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11 maggio 2015 - 22 Iyar 5775
PAGINE EBRAICHE 24
ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav

Paolo Sciunnach,
insegnante
“Ma perché questi ebrei ortodossi si ostinano ad opporsi di fronte al desiderio di una donna di leggere il Sefer Torah in pubblico, magari al Kotel, con tanto di Tallit e Tefillin?
Tento una parziale risposta…
La maggior parte delle autorità concordano sul fatto che una donna non può leggere il Sefer Torah e non ha la forza giuridica (in quanto esente da alcune norme) per fare uscire d’obbligo un pubblico di uomini ed essere chiamata alla Alyah. Si veda Meghillà 23a; Shulchan Aruch, Orach Chaym 282:3.
 
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Anna
Foa,
storica
Le elezioni polacche, di cui al momento in cui scrivo conosco solo i risultati degli exit poll, non ci dicono nulla di buono. Come dice Adam Mischnik in un'intervista di ieri a Repubblica, è il riemergere nell'Europa dell'Est del post-comunismo dei nazionalismi, con il loro strascico di razzismo, autoritarismo, antisemitismo. Dopo l'Ungheria, sarà di nuovo la Polonia? E l'Unione Europea, su cui tanto avevamo sperato per garantire ai paesi dell'Europa democrazia e libertà, come potrà reagire a questa deriva nazionalista?
 
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Siria, la strage dimenticata
Da una parte il regime di Bashar Al Assad, dall’altro i miliziani dell’Isis. In Siria i civili sono stretti tra due fuochi (a cui si aggiungono le altre fazioni anti-Assad) e le vittime sono oramai più di 220mila dall’inizio del conflitto. Eppure sul conflitto siriano, denuncia il Corriere della Sera attraverso l’inchiesta di Lorenzo Cremonesi e l’editoriale di Pierluigi Battista, è calato il silenzio con Europa e Stati Uniti immobili di fronte alle continue stragi. “La strategia del governo – scrive Cremonesi riportando l’ultimo rapporto di Amnesty International che denuncia i crimini del regime di Assad – è poco mutata rispetto ai mesi iniziali delle rivolte: creare il panico nelle zone controllate dai nemici, paralizzare la vita dei civili, le scuole, i mercati, distruggere gli ospedali, uccidere medici e infermieri, bloccare le infrastrutture, sino a spingere la popolazione a desiderare la restaurazione della dittatura pur di farla finita con violenza e caos”. Assad “serve” all’Europa e agli Stati Uniti, sottolinea Battista, in funzione anti-Isis e per questo sui suoi crimini è calato il silenzio. “Se Assad ‘serve’, bisogna che il compimento del massacro del popolo siriano avvenga senza nemmeno una protesta verbale – scrive Battista – Se per danneggiare l’espansionismo dell’Isis, bisogna chiudere un accordo al ribasso con gli ‘alleati’ dell’Iran, allora bisogna far finta di non vedere che a Teheran si inneggia all’Olocausto per colpire ‘l’entità sionista’”.

Biennale di Venezia, la chiesa diventata moschea. Polemiche sul padiglione islandese realizzato dall’artista svizzero-islandese Christoph Büchel che “ha affittato la chiesa di Santa Maria della Misericordia — di proprietà privata dal 1973, inutilizzata dal 1969 — trasformandola in una vera e propria moschea” (Repubblica). Il patriarcato di Venezia ha dichiarato che “Per ogni utilizzo diverso dal culto cristiano cattolico va richiesta autorizzazione all’autorità ecclesiastica indipendentemente da chi, al momento, ne sia proprietario”, richiesta che non è stata inoltrata. “Non vogliamo provocare nessuno – spiega a Repubblica il presidente della comunità islamica veneziana Mohamed Amin Al Ahdab – ma questo è anche un modo per mettere alla prova e sensibilizzare la città. Un gesto d’arte, all’insegna del dialogo, di cui anche le preghiere fanno parte. Una moschea provvisoria, che chiuderà come una tenda con la fine della Biennale, ma sarà servita al confronto”.
 
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  davar
israele
Netanyahu cerca consensi 
Mercoledì dovrebbe essere il giorno in cui Israele conoscerà il volto del suo 34esimo esecutivo. Il Primo ministro Benjamin Netanyahu prima di diramare le sue scelte riguardo agli incarichi di governo attende di sapere se il tetto massimo per la nomina di ministri e viceministri verrà abolito dalla Knesset. "Continuerò a lavorare per allargare il governo", ha dichiarato oggi Netanyahu, riferendosi, secondo i quotidiani israeliani, alla possibilità di aprire le porte dell'esecutivo anche ai laburisti di Isaac Herzog, riformulando così gli equilibri all'interno della coalizione.
Una coalizione chiamata in queste ore a votare compattata in parlamento la modifica della citata norma sul numero massimo di ministri (18 più 4 viceministri il numero attualmente previsto), dando seguito a quanto deciso ieri all'unanimità dal gabinetto uscente. La Corte di Giustizia israeliana, interpellata dal leader di Yesh Atid Yair Lapid, ha dato il via libera alla modifica, sottolineando la competenza della Knesset in merito alla questione. Ma il passaggio in parlamento potrebbe non essere così facile per Netanyahu, che ha bisogno di più incarichi a disposizione per poter bilanciare le richieste all'interno della sua coalizione.
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Qui Roma - "Le religioni come sistemi educativi"
Libertà religiosa e pluralismo
La sfida raccolta dal ministro

Un dottorato di ebraistica che colma una carenza grave nell’ambito dell’istruzione superiore italiana. Ma soprattutto l’avvio di una Commissione sul pluralismo religioso che non veda fra i nove componenti i rappresentanti delle diverse confessioni, ma esperti di diverse estrazioni e sette donne fra gli effettivi.
L’educazione alla conoscenza delle religioni di cui si compone l’Europa, volta al pluralismo e al confronto, è tra le priorità del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca italiano. A ribadirlo con forza è il ministro Stefania Giannini che ha introdotto il prestigioso convegno “Europa e cultura europea. Le religioni come sistemi educativi”, patrocinato dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, dalla Comunità ebraica di Roma, dall’Università La Sapienza e dal Centro ebraico Pitigliani: “Sono fiera – spiega il ministro – di avere difeso e promosso un dottorato di ebraistica a Ravenna, la cui mancanza era imbarazzante e disonorevole, e al quale – mi piace segnalarlo – contribuisce anche la Conferenza episcopale italiana attraverso l’infrastruttura nazionale di ricerca per le scienze religiose che sosteniamo”. A intervenire, tra gli altri, l'assessore al Bilancio dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici, la professoressa Antonella Castelnuovo, il professore Sergio Bottai e il direttore della redazione Ucei Guido Vitale.
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qui genova
Comunità, eletto il Consiglio  
Un nuovo Consiglio per la Comunità ebraica di Genova, i cui iscritti si sono recati ieri alle urne per eleggere l'esecutivo che resterà in carica per i prossimi quattro anni.
Maggior numero di preferenze per il consigliere UCEI Ariel Dello Strologo. Nella squadra di governo comunitario anche Miryam Kraus, Angiolo Chicco Veroli, Gionata Zazzu, Sara Vitale, Valeria Vesali e Silvio Sciunnach.
Nelle prossime ore il Consiglio si riunirà per decretare l'assegnazione dei diversi incarichi e delle diverse responsabilità.
 

qui torino
I quarant'anni di Ha Keillah
Quarant’anni di storia per Ha Keillah, organo di informazione del Gruppo di Studi Ebraici di Torino. Un anniversario, celebrato ieri nel centro sociale comunitario con testimonianze, ricordi, aneddoti, musica, momenti di spensieratezza che hanno strappato un sorriso a molti. A fare gli onori di casa Anna Segre, attuale direttrice di Ha Keillah oltre che apprezzata firma dei nostri notiziari quotidiani e del giornale dell’ebraismo italiano Pagine Ebraiche.
Palestra intellettuale, centro propulsore di cultura e dibattito, punto di riferimento per molte migliaia di lettori in tutta Italia. Nel suo emozionato resoconto il senso della missione di una testata che, partendo da Torino, ha assunto negli anni una dimensione sempre più nazionale.
A prendere la parola anche i suoi predecessori David Sorani, direttore di Ha Keillah dal 1987 al 2010, e Vicky Franzinetti, chiamata a svolgere una funzione di “traghettatrice” (come lei stessa si è definita) fino al 2012, anno in cui ha ceduto l’incarico alla Segre.
Tra le molte testimonianze anche quella dell’ex presidente della Comunità ebraica Tullio Levi, che alla storia della testata ha dedicato alcuni applauditissimi versi in rima, e dell’attuale vicepresidente comunitario Alda Guastalla. Un saluto anche dal direttore della redazione giornalistica UCEI Guido Vitale e dal rabbino capo Ariel Di Porto.
Tanti i messaggi di affetto pervenuti alla redazione. Dal presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, che ha sottolineato come Ha Keillah rispecchi “la straordinaria vivacità di una Comunità che molto ha dato all’ebraismo italiano e che molto potrà ancora dare”, all'attuale leader comunitario Dario Disegni, che ha ricordato la collaborazione di personalità “che hanno segnato profondamente la storia dell’ebraismo italiano del dopoguerra e il cui lascito morale e civile è tuttora patrimonio fondamentale di ciascuno di noi”.
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Il premio al ristorante israeliano della city
Londra, il menu parla ebraico 
Il cibo della Gerusalemme di oggi, nella Londra più di tendenza. È l’incontro vincente di The Palomar, il ristorante aperto a Soho soltanto un anno fa da tre chef israeliani del Machneyuda di Gerusalemme, premiato come miglior ristorante nei prestigiosi Veuve Clicquot GQ Food and Drink Awards, assegnati dal mensile inglese GQ.
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INFORMAZIONE – INTERNATIONAL EDITION
La stagione delle parole
La rivista ebraica Ha Keillah ha festeggiato a Torino i suoi primi 40 anni di vita. Ho rivolto agli amici che hanno voluto partecipare alla gioiosa festa di compleanno di questo giornale un breve saluto. Capita troppo spesso, purtroppo, di vedere un giornale ebraico che viene accolto con indifferenza, che non è mai uscito dalla busta della spedizione e che di conseguenza non avrà alcun lettore. Ma non mi è mai capitato con Ha Keillah. Un motivo in più per festeggiare questo anniversario e per affrontare con coraggio i prossimi quarant’anni”.
Così il coordinatore dei dipartimenti Informazione e Cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e direttore di Pagine Ebraiche Guido Vitale sottolinea nel suo appuntamento settimanale It Happened Tomorrow.
Proprio a Torino, si aprirà il prossimo giovedì il Salone del Libro, che per cinque giorni trasformerà il capoluogo piemontese nella capitale della parola scritta. Pagine Ebraiche sarà protagonista della rassegna con numerosi eventi dentro e fuori dalla Fiera, ma anche con la consueta distribuzione straordinaria del numero di maggio a tutti i visitatori, giornale che è presentato anche al pubblico internazionale.
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qui firenze - festival delle religioni
Un ponte oltre i conflitti
Nel 2014 ci si era focalizzati sul tema dello “scontro”. Quest'anno ci si propone invece di “andare oltre”, nel tentativo di gettare il pensiero oltre lo scontro distruttivo.
Si presenta con queste premesse la seconda edizione del Festival delle Religioni (12-17 maggio), organizzato a Firenze da Francesca Campana Comparini, anima e fondatrice dell'associazione “Luogo d'incontro”. Tanti i temi al centro del confronto, con il coinvolgimento delle diverse realtà religiose e culturali del territorio e con il significativo contributo, tra le altre, della Comunità ebraica fiorentina.
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l'assemblea nazionale dell'adei-wizo
A Torino, l'Adei si rinnova
Sono stati resi noti i nomi delle candidate che concorreranno alle elezioni per il rinnovo del Consiglio dell'Associazione Donne Ebree d'Italia in programma nel corso dell'assemblea nazionale di Torino (17 e 18 maggio) cui parteciperanno delegate elettrici provenienti da tutto il paese. Quattordici le consigliere, oltre alla presidente, che comporranno il nuovo esecutivo.
Hanno avanzato la propria candidatura Michela Caracciolo (Padova), Ann Curiel (Firenze), Carla Guastalla (Livorno), Silvana Hannuna (Roma), Ester Silvana Israel (Milano), Viviana Levi (Roma), Ines Miriam Marach (Bologna), Liora Misan (Trieste), Ziva Fischer (Roma), Roberta Nahum (Roma), Sara Procaccia (Roma), Miriam Rebhun (Napoli), Susanna Sciaky (Milano), Emanuela Servi Di Castro (Firenze), Paola Sonnino (Roma), Lea Voghera Fubini (Torino), Stefania Zevi (Milano).

qui verona
I luoghi di Amos Oz
Si è chiusa tra molti consensi la mostra fotografica "Amos Oz, i luoghi, i momenti" allestita in collaborazione con la locale sezione dell'associazione Italia Israele nei locali della Comunità ebraica.
Tanti i veronesi e tanti anche i turisti, italiani e stranieri, che hanno visitato l'esposizione inaugurata in occasione di Yom HaAtzmaut, la festa dell'indipendenza dello Stato di Israele.
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pilpul
 Oltremare - Salita a Yerushalaim
L'autista chiede "prendo a destra o diritto?" e un coro di israeliani per nulla indispettiti risponde d’un fiato " a destra, poi scendi lì vedi la fermata dell'autobus? La superi e da lì tutto dritto". Il coro tace e io mi domando quando mai diventerò una vera e totale israeliana. Perché per adesso in situazioni come queste prevale ancora la sorpresa, anche se l'assurdo di dover essere noi viaggiatori a insegnare la strada all'autista, giá non mi urta.
Eccoci qui, in autostrada con un guidatore che non sa uscire da Tel Aviv e vedremo se sa entrare in Gerusalemme. Il verde delle colline già ci accompagna. Fosse un nuovo immigrato sarebbero partite domande a onde, da un capo all'altro dell'autobus, con signore che propongono uno shidduch e altri che scoprono parentele e luoghi in comune, a spasso per generazioni e paesi nel mondo
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Daniela Fubini, Tel Aviv
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