12 Giugno 2015 - 25 Sivan 5775 |

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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri di Pierpaolo Pinhas
Punturello e di Gadi Luzzatto Voghera. Nella sezione pilpul una
riflessione di Anna Segre, Francesco Moises Bassano e Ilana Bahbout.
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Matteo Salvini
@matteosalvinimi
11 giu Da clandestini 180 casi di SCABBIA a Milano, nonché
altre centinaia di malati. Andassero ad abbracciare Renzi e la
Boldrini! #Salvini #Lega
Roberto Maroni
@RobertoMaroni
11 giu
@matteorenzi deve chiedere a @UN una missione di
'life keeping' in #Libia: così si affronta il problema e si salvano
vite umane ST
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#PE24BreakingNews
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Aggiornamenti regolari e notizie provenienti dal mondo ebraico, sulla homepage del portale dell'ebraismo italiano www.moked.it oppure seguendo il link diretto http://bit.ly/1uQoBHo
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Razzi che non fanno notizia
Riprende
il lancio di ordigni dalla Striscia di Gaza verso il Sud di Israele.
Sirene d'allarme in molte località, tra cui Ashkelon, consuete corse
nei rifugi per mettersi al sicuro (fortunatamente gli ordigni non hanno
raggiunto il territorio israeliano). Ma la cosa non sembra fare più
notizia. Tanto che oggi non se ne trova minimamente traccia sui
giornali.
Roma, Comunità al voto.
Quarantotto ore all'apertura dei seggi per il voto di rinnovo del
Consiglio della Comunità ebraica romana. Sulle pagine locali di
Repubblica una panoramica sulle quattro liste in corsa e sulle singole
candidature alla presidenza, con proposte che vanno a inserirsi in una
campagna elettorale che viene definita “molto combattuta, soprattutto
su Internet e sui social network”. Repubblica sceglie di dare voce in
particolare a Claudia Fellus, leader di Binah-Cer posto per tutti,
intervistata sulle ragioni della sua candidatura. “Devono finire
l'epoca della litigiosità e dela sovraesposizione mediatica. Da lunedì
il presidente, chiunque sia – afferma, intervistata da Gabriele Isman –
dovrà davvero rappresentare tutti”.
Sulla prima pagina del Corriere Roma un editoriale di Paolo Conti,
intitolato 'Comunità ebraica. Il voto e i temi'. Scrive Conti:
“Difficile immaginare quanto potranno contare l'eredità di Pacifici o
la voglia di cambiamento. E quanto peserà, nel complesso, l'atmosfera
plumbea che grava sulla città con la nuvola di Mafia Capitale. O
prevedere se la Comunità davvero sorprenderà, facendo lievitare
l'afflusso alle urne. L'essenziale è che l'ebraismo romano, eletto il
nuovo vertice, metta da parte le divisioni e resti compatto, com'è
sempre accaduto”.
Perché Roma, conclude il giornalista, “ha storicamente un gran bisogno di una Comunità ebraica forte, coesa, unita”.
La Polonia e la Memoria.
“Nessun sentimento di indignazione può permettere di estenderlo
facendone un atto di accusa a un popolo intero. La Polonia non cambia
il suo rapporto con la memoria dell'Olocausto. Anzi, siamo orgogliosi
del lavoro che abbiamo fatto negli ultimi quindici anni”. E quanto
scrive Tomasz Orlowski, ambasciatore di Polonia a Roma, in una lettera
inviata a Repubblica a seguito dell'indignazione montata in Italia e
nel mondo per la messa all'asta (poi ritirata) di ciò che resta del
campo di sterminio di Belzec.
Inneggiavano ad Hitler, studieranno la Shoah.
Due minorenni di La Spezia, sorpresi nel 2013 a imbrattare i muri con
svastiche e scritte antisemite, sono stati condannati a leggere testi
sulla Shoah. II Tribunale per i minori, si legge sul Venerdì, ha
disposto per i due ragazzi l'affidamento in prova ai servizi sociali
per “liberare la mente dell'ideologia nazista”.
Tareq Aziz, rubata la salma. “È
stato trafugato da uomini armati il corpo di Tareq Aziz, il braccio
destro di Saddam Hussein morto in carcere la scorsa settimana. A
denunciarlo la figlia, a poche ore dal trasferimento della salma da
Baghdad ad Amman per la sepoltura nel cimitero cristiano di Fuheis.
“La
famiglia di Aziz, così come quella di Saddam e di altri esponenti del
partito Baath, si è trasferita in Giordania dal 2003, anno in cui
l’intervento americano in Iraq provocò il rovesciamento del regime di
Hussein” ricorda il Messaggero.
Libertà di espressione: Eco vs Spiegelman.
Sull'Espresso, nella sua Bustina di Minerva, Umberto Eco critica la
decisione di Art Spiegelman di ritirare la copertina disegnata per il
numero di “New Statesman” dedicato alla libertà di pensiero in ragione
del rifiuto alla pubblicazione di una sua caricatura di Maometto.
Scrive Eco: “C'è un principio etico per cui non si dovrebbe offendere
la sensibilità religiosa di altri, ragion per cui anche chi bestemmia a
casa propria non va a bestemmiare in chiesa”.
Adam Smulevich
twitter @asmulevichmoked
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