21 giugno 2015 - 4 Tamuz 5775 |
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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Benedetto Carucci
Viterbi e di David Bidussa. Nella sezione pilpul una riflessione di
Claudio Vercelli e Francesca Matalon.
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The Economist @TheEconomist 21 giugno
Israel's proud tradition of holding leaders to account is under threat http://econ.st/1M2fMRa
The Jerusalem Post @Jerusalem_Post 20 h20 ore fa Visualizza traduzione
Herzog to French FM: Israel, world will pay heavy price for mistake in Iran negotiations http://bit.ly/1MUvQEW
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#PE24BreakingNews
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Gli Usa e la strage di Charlestone Come fermare l'odio razzista
Molti
gli interrogativi che scuotono gli Stati Uniti dopo la strage di
Charlestone, compiuta venerdì scorso da un fanatico del suprematismo
bianco che ha ucciso otto persone, tutte afroamericane. “Non ho scelta,
devo farlo” annunciava l'assassino sul suo blog, in cui definiva i neri
“stupidi e violenti...Hanno un quoziente dl Intelligenza basso...La
segregazione non è una cattiva cosa è una misura difensiva” (Corriere
della Sera). Deliri condivisi sul suolo statunitense da diverse
organizzazioni razziste e in favore della supremazia bianca, come
racconta Vittorio Zucconi su Repubblica. “L'aggressività, la virulenza
sono in aumento – spiega Zucconi - e almeno cento negli ultimi cinque
anni sono state le vittime di 'hate killings', di omicidi condotti per
puro odio razziale. Inclusi ebrei, sempre ben presenti nella mitologia
del "Bianco Anglosassone Protestante" insidiato da afroamericani,
"razze inferiori" assortite, "meticci", 'latinos', omosessuali. Da
chiunque non corrisponda all'ideale del perfetto "ariano"
americanizzato”.
La Capitale e la protesta del Family day.
Manifestazione ieri a Roma, organizzata da diverse associazioni
cattoliche, per protestare contro le unioni civili. “Fermiamo nozze e
adozioni gay”, uno degli slogan più presenti in piazza San Giovanni,
teatro dell'iniziativa promossa dal Comitato "Difendiamo i nostri
figli” che annovera tra le sue richieste l'abolizione della legge 194
sull'aborto. “Una piazza enorme, anche se forse il milione non c'è. Una
piazza di fedi, rosari e parole d'ordine. Si unisce nel grido: 'No alle
adozioni per i gay, no alle unioni civili'. Intransigenti e felici di
esserlo”, scrive il quotidiano Repubblica che in un altro pezzo
dedicato alla manifestazione titola “Preti, imam suore e rabbini la
santa alleanza delle religioni”, riportando, tra gli altri, l'invio di
un messaggio agli organizzatori del Family Day da parte del rabbino
capo di Roma Riccardo Di Segni. “La vostra manifestazione è importante
perché indica la necessità di non travolgere culture e fondamenti
consolidati in nome di nuove ideologie – il massaggio di rav Di Segni –
Dobbiamo tutti insieme lavorare per stabilire modelli condivisi e
rispettosi della sensibilità, delle tradizioni, delle differenze e
delle sofferenze”.
Iran, l'accordo che non c'è.
Il 30 giugno scade il termine per la conclusione dell'accordo sul
nucleare iraniano condotto dal gruppo dei 5+1 (Stati Uniti, Cina,
Russia, Gran Bretagna, Francia e Germania) con Teheran. Sul Sole 24
Ore, Alberto Negri spiega quali sono gli interessi in gioco e i
rapporti del presidente Usa Barack Obama con chi questo accordo non lo
vuole. “A un’intesa è ostile lo stesso Congresso Usa, dove la
maggioranza repubblicana tenta di soffocare un presidente debole che
con questo accordo potrebbe lasciare un’eredità tangibile in politica
estera – scrive Negri - Non la vogliono neppure Israele e l’Arabia
Saudita, che pur non avendo relazioni diplomatiche da un anno si
incontrano, neppure tanto segretamente, per far saltare l’accordo”.
Sulla scrivania di Primo Levi.
“Scattata nel 1986, una foto di Gianni Giansanti mostra Primo Levi al
suo tavolo di lavoro. Con la macchina da scrivere elettrica solidamente
posizionata davanti a lui, e poco distante il computer Macintosh -
intrigante compagno di gioco, oltreché di «videoscrittura» - che ebbe
una parte non piccola nell'ultimo scorcio della sua vita”, scrive
Sergio Luzzatto sul Sole 24 Ore, raccontando la storia di un testo
inedito dello scrittore torinese dal titolo “Primo Levi - Lo scrittore
non scrittore”.
Il Bds e Israele.
Quali sono le conseguenze del movimento di boicottaggio contro Israele
promosso dai palestinesi? A interrogarsi sull'effetto del Bds, Fiamma
Nirenstein sul Giornale secondo cui questo movimento colpisce Israele,
la possibilità di un trattato di pace e “può danneggiare tutto il mondo
dal punto di vista scientifico, culturale, economico, della lotta
contro il terrorismo,e anche dal punto di vista morale più profondo”.
Bergoglio al tempio dei valdesi.
Domani per la prima volta nella storia un pontefice metterà piede in un
tempio valdese, scrive La Stampa raccontando l'imminente visita di
Bergoglio su cui riflette – sempre sulle pagine del quotidiano torinese
– il moderatore della Tavola valdese Eugenio Bernardini. “Noi
'eretici', lo accogliamo come un fratello”, l'apertura di Bernardini al
papa.
Italia e l'emergenza profughi.
Secondo il capo di stato maggiore della Difesa Claudio Graziano il
blocco navale in Libia per cercare di fermare l'arrivo di profughi
sulle coste italiane è “controproducente. Siccome in nessun caso viene
meno il dovere di salvare le vite dei naufraghi, i barconi punterebbero
contro le navi del blocco”. Intervistato da Aldo Cazzullo sul Corriere,
Graziano parla anche della minaccia del terrorismo in Italia e della
situazione della sicurezza, ricordando l'impegno delle forze
dell'ordine a difesa delle comunità ebraiche sul territorio.
Daniel Reichel
twitter @dreichelmoked
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