Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Benedetto Carucci
Viterbi e di David Bidussa. Nella sezione pilpul una riflessione di
Claudio Vercelli.
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Haaretz.com @haaretzcom (4 luglio) Israeli Arab given 3-year jail term for joining ISIS in Syria
Maurizio Molinari @Maumol (3 luglio) #Isis, i jihadisti del #Sinai rivendicano il lancio di tre razzi Grad contro #Israele: "Abbiamo colpito la #Palestina occupata"
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#PE24BreakingNews
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Pericolo dal Sinai
Diventa
sempre più caldo il territorio del Sinai, dopo le ultime azioni contro
l'Egitto perpetrate dai jihadisti affiliati all'Isis. Una situazione
particolarmente pericolosa per il confinante Israele, scrive Davide
Frattini sul Corriere della Sera, contro il quale venerdì sono stati
lanciati tre razzi rivendicati dal gruppo Ansar Bayt al Maqdis che ha
giurato fedeltà allo Stato Islamico. Per difendersi, Israele avrebbe
già attivato dei droni che controllano la zona nella quale i caccia
egiziani non riescono a volare e acconsentito ad un incremento delle
truppe egiziane al confine. A commentare la situazione Shaul Shay, ex
vice-capo della Sicurezza nazionale: "Dobbiamo sperare che gli egiziani
siano in grado di risolvere i loro problemi prima che si riversino su
di noi. Stiamo assistendo ad un livello di confronto militare mai visto
sul Sinai".
Iran, l'accordo sul nucleare “mai così vicino”. "Nonostante
alcune differenze rimangano, non siamo mai stati così vicini ad un
esito duraturo". Così il ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif
dichiara in un videomessaggio riferendosi agli accordi sul nucleare in
corso a Vienna che si protrarrano fino al 7 luglio. E continua,
sottolineando la sfida in comune con l'Occidente: "La nostra minaccia
oggi è proveniente dall'estremismo violento".
In cambio dell'apertura verso il nucleare da parte dell'Occidente,
scrive oggi il Fatto Quotidiano, l'Iran "prometterebbe di unire le
forze agli Usa e ai loro alleati nella lotta comune contro i jihadisti
sunniti dell'autoproclamato Califfato". Un'alleanza, continua il Fatto,
che però lascia l'amaro in bocca nel preoccupato Israele, più volte
minacciato dall'Iran, l'Arabia Saudita e le monarchie del Golfo. E in
attesa di una intesa, il Corriere della Sera pubblica oggi un reportage
sulla gioventù progressista di Teheran in bilico tra diritti negati e
voglia di libertà: dal fondatore di Aparat, lo youtube persiano, a
Shahla Sherkat fondatrice di un giornale femminista chiuso da
Ahmadinejad.
Nucleare in Iran, il memoriale per gli scienziati. Il
Fatto Quotidiano riporta la notizia della nascita in Iran di un
memoriale in ricordo degli scienziati morti mentre cercavano di
realizzare il nucleare nel Paese. Gli scienziati, spiega la targa
all'ingresso, sarebbero stati 'uccisi' da agenti segreti israeliani del
Mossad "nel grande scontro tra fede ed eresia".
Emergenza in Tunisia.
Dopo l'attentato al Bardo e l'ultimo attacco a Susa, la Tunisia
proclama, attraverso il presidente Essebsi, lo stato di emergenza che
per trenta giorni concederà più potere alle autorità politiche e alla
polizia limitando però i diritti civili. Dichiara Essebsi: "Non
torneremo indietro. Vogliamo un paese democratico, con un sistema
repubblicano laico, mentre i terroristi vogliono il Califfato".
(Repubblica)
Porte aperte contro l'indifferenza. L'edizione
milanese di Repubblica torna a parlare dell'iniziativa promossa dal
Memoriale della Shoah di Milano, che ha aperto le sue porte per
accogliere i profughi e aiutare la città a fronteggiare l'emergenza
migranti con l'aiuto della Comunità Sant'Egidio. A raccontare è
Ulderico Maggi di Sant'Egidio: "Da dieci giorni si crea una curiosa
mescolanza di uomini e donne di tradizioni religiose diverse".
Repubblica cita inoltre la cucina solidale Beteavon allestita dalla
Merkos l’Inyonei Chinuch del movimento Chabad-Lubavitch.
"Da più di dieci giorni – si legge su Avvenire – con la regia di
Sant'Egidio, la Comunità ebraica milanese, anglicani ed evangelici,
ortodossi, musulmani e cattolici, accolgono ogni sera una trentina di
profughi di passaggio in città, donne, bambini e minori, nella sede del
Memoriale della Shoah, il Binario 21 da cui partivano i treni maledetti
che deportarono gli ebrei ad Auschwitz".
Italiano fermato in Iraq. Si
trova in stato di fermo ad Erbil, l'italiano Alessandro De Ponti che
aveva cercato di entrare illegalmente dalla Siria in Iraq. Il ragazzo è
stato fermato e ferito dai peshmerga ma, rassicura la Farnesina, le sue
condizioni non destano preoccupazioni. De Ponti, spiegano i suoi
conoscenti, sarebbe partito per assistere e aiutare la popolazione
curda ma, sottolinea il Messaggero, la sua posizione sarebbe ancora da
chiarire.
Solidarietà ai cristiani perseguitati.
Un manifesto di solidarietà ai cristiani perseguitati in Africa e Medio
Oriente è stato firmato dai cattolici ed ebrei partecipanti al simposio
tenutosi presso la Facoltà di Teologia Redemprtoris Mater della diocesi
di Callao in Perù. Un incontro, scrive l'Osservatore romano, celebrato
in occasione dell'anniversario della Nostra Aetate, la dichiarazione
sui rapporti tra Chiesa ed altre religioni, che ha aperto una
prospettiva di relazioni "fondate sul dialogo".
Buber e Scholem.
Sul domenicale del Sole 24 Ore, Giulio Busi recensice "Martin Buber
interprete dell'ebraismo" di Gershom Scholem (ed. Giuntina, a cura di
Francesco Ferrari). "Quello tra Gershom Scholem, lo svettante storico
del misticismo, e Martin Buber, il pensatore forse più noto del
giudaismo novecentesco - scrive Busi - è stato amore di parole e di
pensieri, durato per cinquant'anni e per cinquant'anni venato di
rammarichi e di reciproci rimproveri".
TERRORisms. Un
progetto che riflette sull'ondata di terrorismo e le implicazioni
legate ad esso: così si presenta TERRORisms, l'iniziativa avviata nel
2013 dall'Unione dei Teatri d'Europa e che arriva il 7 luglio al
Piccolo Teatro Studio Melato di Milano con lo spettacolo "5 morgen" di
Armin Petras. Tra i paesi coinvolti Francia, Israele (con il teatro
nazionale Habima di Tel Aviv), Norvegia e Serbia (La Lettura, Corriere
della Sera).
“Medico per difendere la vita”.
Sul Giornale una ampia intervista al celebre medico chirurgo
Cristiano Huscher che durante la sua carriera ha subito sei processi
senza essere mai condannato e 'collezionato 65 avvisi di garanzia'.
Huscher spiega come la vocazione del medico sia nata dalla propria
origine ebraica: "La vita è un valore troppo grande. Io in quanto ebreo
non posso comportarmi da vigliacco" e ripercorre la vita del padre,
scampato dalla Shoah. Infine spiega: "A trascinarmi in tribunale sono
quasi sempre stati gli altri medici".
Schindler a Narni.
Dal 7 luglio torna a Narni il festival del cinema restaurato, dedicato
questo anno ai film sui temi della guerra. Tra le proiezioni anche il
celebre Schindler's List di Steven Spielberg che verrà presentato dallo
storico Marcello Pezzetti alla presenza di Piero Terracina, Testimone
sopravvissuto alla Shoah (Messaggero).
Soka Gakkai verso l'Intesa.
Il premier Matteo Renzi ha sottoscritto la bozza di una intesa tra Soka
Gakkai, scuola buddista giapponese e lo Stato italiano, facendo così
acquisire diritti come "assistenza spirituale in ospedali e carceri,
sepoltura rituale, scuola, esenzioni fiscali" e quel che più conta,
aggiunge Repubblica, "l'accesso fra qualche anno all'otto per mille".
Rachel Silvera
twitter @rsilveramoked
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