8 luglio 2015 - 21 Tamuz 5775 |
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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav David Sciunnach e
Davide Assael. Nella sezione pilpul una riflessione di Alberto
Cavaglion e Francesco Lucrezi.
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The Jerusalem Post @Jerusalem_Post
7 luglio
US intends to brief Israel on progress in Iran nuclear talks http://bit.ly/1H8APOT
Moshe Bogie Ya'alon @bogie_yaalon
7 luglio
With the Italian Chief of Staff, General Claudio Graziano. We share core values and interests with Italy.
Rabbi Sacks @rabbisacks
7 luglio
Worth highlighting today on the 10th commemoration of the 7/7 attacks: Reflections from R.Sacks written in July 2006. http://www.rabbisacks.org/
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#PE24BreakingNews
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Aggiornamenti regolari e notizie provenienti dal mondo ebraico, sulla homepage del portale dell'ebraismo italiano www.moked.it oppure seguendo il link diretto http://bit.ly/1uQoBHo
Le notizie vengono pubblicate anche su twitter, @paginebraiche, con l'hashtag #PE24BreakingNews.
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L'Iran si divide sull'accordo
Nonostante
i continui rinvii della scadenza, l'accordo sul nucleare tra Iran e il
gruppo dei 5+1 (Cina, Francia, Gran Bretagna, Russia, Stati Uniti più
la Germania) sembra essere vicino. A confermarlo, dopo le dichiarazioni
del segretario di Stato Usa John Kerry, il ministro degli Esteri
Mohammed Javad Zarif, l'uomo in cui è riposta la fiducia di quella
parte dell'Iran che auspica l'intesa. Come racconta Vanna Vannuccini
nel suo reportage da Teheran (Repubblica), il Paese è diviso e in molti
contestano l'imminente accordo con il “Grande Satana”, ovvero gli Stati
Uniti secondo la definizione dell'ayatollah Komehini. Alcuni quotidiani
iraniani colgono l'occasione e si scagliano contro Israele e contro il
loro alleato americano, accusati di opprimere i palestinesi. Ed è
proprio un punto legato a Israele ad essere al centro delle trattative
tra i 5+1 e Teheran: le potenze occidentali chiedono il blocco delle
esportazioni di armi ai gruppi terroristici di Hamas e Hezbollah da
parte del regime iraniano, che storicamente supporta le costanti
aggressioni dei due movimenti a Israele. Lo Stato ebraico intanto, per
bocca del suo primo ministro Benjamin Netanyahu, invita gli Stati Uniti
a non fidarsi dell'Iran e a bloccare l'accordo che, l'allarme di
Netanyahu, rischia di “aprire la via alla costruzione della bomba
nucleare iraniana”. Secondo Libero, per arginare questa eventualità e
fermare l'Iran, Israele sta lavorando a un'intesa con Arabia Saudita,
Egitto e Giordania, paesi a maggioranza sunnita, preoccupati del
rafforzarsi del potere dell'Iran sciita.
La propaganda dell'Isis contro Roma.
Il movimento dello Stato islamico ha pubblicato un manuale per istruire
i terroristi ad attaccare l'Occidente. Tra gli obiettivi, racconta
Maurizio Molinari su La Stampa, anche Roma: “Entreremo in Italia da
Nord, convergeranno i musulmani inglesi, francesi, spagnoli, tedeschi e
scandinavi. - si legge nel testo pubblicato da Site - E da Est i
bosniaci, albanesi e kosovari. Così raggiungeremo Roma”. Tra le
strategie del terrore indicate nel manuale - in cui si ordina il
reclutamento in particolare di bambini e adolescenti -, attacchi
“con auto in corsa come fanno i palestinesi in Israele ma rinforzandole
davanti con metalli” per riuscire a causare più vittime fra i passanti.
Eva Fischer (1920-2015).
È scomparsa ieri a Roma, all'età di 95 anni, la pittrice Eva Fischer,
considerata l'ultima esponente della Scuola romana. Il Messaggero la
ricorda oggi come “La pittrice amata da Dalì e Chagall” e cita
l'intervista rilasciata dalla Fischer a Pagine Ebraiche in cui racconta
il suo amore per la pittura, la tragedia della Shoah, l'uccisione per
mano dei nazisti del padre Leopoldo – rabbino della città natale di
Eva, Daruvar nell'Ex Jugoslavia -, ma anche l'amicizia con personaggi
come Chagall, Renato Guttuso, Ennio Morricone e Carlo Levi.
Milano, la festa per la fine del Ramadan.
Anche la Comunità ebraica milanese parteciperà all'incontro organizzato
domani dalla Comunità di Sant'Egidio assieme ad alcuni esponenti del
mondo musulmano per festeggiare la fine del Ramadan. “L’incontro –
scrive Avvenire - assume un particolare significato alla luce del
drammatico scenario del Medio Oriente dove la violenza colpisce
cristiani e musulmani, soffocando ogni tentativo di dialogo per la
pace”.
Oltraggio alla Memoria.
“Esporre una cosa simile in un museo d'arte è qualcosa di talmente
offensivo e disgustoso che abbiamo ritenuto indispensabile protestare”,
spiega Efraim Zuroff, direttore a Gerusalemme del Centro Simon
Wiesenthal, esprimendo tutto il suo sconcerto per l'installazione video
esposta al museo di Cracovia che mostra uomini nudi all'interno delle
camere a gas che “giocano ridendo ad acchiapparella”, riporta
Repubblica. Una macabra installazione, ricorda il quotidiano, che aveva
rappresentato la Polonia alla Biennale di Venezia nel 2006. Forte la
protesta di alcune organizzazioni ebraiche internazionali che parlano
di un insulto gravissimo alla memoria della Shoah.
Israele, corpi speciali contro l'Isis. Il
capo di Stato maggiore israeliano Gadi Eisenkot ha annunciato la
formazione di una brigata speciale dell'esercito, che riunisce l'élite
militare d'Israele, per “aumentare l'efficienza e l'abilità di risposta
nelle situazioni di crisi, come quelle degli ultimi tempi nel Sinai
egiziano con la sfida dei gruppi jihadisti e nel Golan con i riflessi
(compreso il coinvolgimento degli sciiti libanesi di Hezbollah) della
guerra in corso in Siria” (Avvenire).
Una donna alla guida dell'Accademia delle arti di Berlino.
“Dopo trecento anni, forse era il momento giusto” ha dichiarato ai
giornalisti Jeanine Meerapfel, prima donna chiamata a guidare
l'Akademie der Künste, l'Accademia delle Arti di Berlino. “Nata a
Buenos Aires nel 1943, in una famiglia di ebrei tedeschi fuggita in
Argentina prima della seconda guerra mondiale, - racconta l'Osservatore
Romano - Jeanine Meerapfel ha studiato nella scuola di giornalismo
della sua città e ha lavorato per vari giornali argentini prima di
trasferirsi a Ulm, in Germania, nel 1964 per studiare cinema. Per anni
critica cinematografica, nel 1981 gira il suo primo lungometraggio,
Malou, che vince il premio Fipresci a Cannes, seguito da un'altra
dozzina di film”.
Roma, i complimenti di una paziente.
Sul Corriere della Sera una lettera di una paziente ricoverata
all'israelitico di Roma e diretta a Paolo Conti, in cui ringrazia il
personale per le cure ricevute. "Grazie ai miei fratelli ebrei che mi
hanno curata bene", il titolo della lettera.
Daniel Reichel twitter @dreichelmoked
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