17 luglio 2015 - 1 Av 5775 |
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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri di Pierpaolo Pinhas
Punturello e di Gadi Luzzatto Voghera. Nella sezione pilpul una
riflessione di Anna Segre, Francesco Moises Bassano, Ilana Bahbout e
Laura Salmon.
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Haaretz.com @haaretzcom
16 luglio
British Jew who fled Nazis funds rescue of Christians fleeing ISIS http://htz.li/2Wa
The Atlantic @TheAtlantic
16 luglio
Israeli opposition leader Isaac Herzog: Iran deal "will unleash a lion from the cage" http://theatln.tc/1HAO1wb
Haaretz.com @haaretzcom
16Khamenei just lost his genocide button. How's that not a victory for Israel? - Opinion http://htz.li/2W9
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#PE24BreakingNews
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L'Iran e la partita diplomatica
Una
disfatta diplomatica per il premier Benjamin Netanyahu. Così diversi
quotidiani israeliani, riporta oggi Repubblica, hanno definito la firma
a Vienna degli accordi sul nucleare tra le potenze occidentali e
l'Iran. Tra i più critici della gestione di Netanyahu delle trattative
sull'accordo iraniano, il leader dell'opposizione Isaac Herzog a cui il
primo ministro ha però offerto un posto all'interno dell'esecutivo,
proponendo un governo di unità nazionale. “Facce nuove in grado di
ritessere il filo di quell'alleanza con gli Usa – scrive Repubblica per
spiegare la mossa di Netanyahu di aprire ai laburisti di Herzog - mai
messa in discussione, ma che dopo la firma di Vienna appare agli
israeliani sfilacciata e semina insicurezza nel futuro strategico della
regione”. Un futuro che secondo Washington sarà più sicuro per il Medio
Oriente grazie all'accordo siglato con l'Iran e la sfida sarà
convincere di questo gli alleati dell'area, a partire da Gerusalemme.
Barack Obama, che come spiega Avvenire ha dalla sua anche la Russia, ha
offerto a Netanyahu rassicurazioni e maggiori aiuti per la difesa di
Israele.
Il trattato con l'Iran è la cosa giusta?
Furio Colombo risponde sul Fatto Quotidiano sulla bontà dell'accordo
siglato con Teheran dal gruppo dei 5+1. “Si direbbe che tutte le luci
dell'intelligenza occidentale siano puntate su un lato solo (l'Iran
moderno che assomiglia all'Occidente, vuole rientrare nelle grandi
relazioni internazionali e mostra moderazione)- scrive Colombo -
trascurando la ramificazione di rapporti territoriali e religiosi che
l'Iran raggiunge, e da cui viene raggiunto, in tutta quella parte del
mondo”. Per Gianni Riotta (La Stampa) la scommessa - un azzardo,
secondo l'analista Klein Halevi (il Foglio) - di Obama è quella di
evitare che quelle ramificazioni, come accade oggi, vengano usate
dall'Iran per destabilizzare l'area. L'accordo e la riaffermazione
degli Stati Uniti come prima potenza a livello internazionale
dovrebbero rappresentare l'argine per il regime di Teheran. In una
lettera al Corriere, Riccardo Pacifici esprime la sua contrarietà
all'intesa affermando che non fermerà “l'egemonia sciita guidata
dall'Iran nella regione” ma che mette in pericolo Israele e l'Europa.
La Terra e l'etica ebraica.
Sul Corriere Sette Aldo Grasso riflette, a partire da un
seminario organizzato dal Keren Kayemet Le Israel al Padiglione
Israele, sull'etica della terra. Grasso parla dell'osservanza
nell'ebraismo della Shmitah, l'anno di riposo che ogni sette anni viene
dato ai campi destinati alla coltivazione, come simbolo di rispetto
della terra e contro l'attuale sfruttamento intensivo che ha
determinato “spesso la perdita di biodiversità, l'inquinamento delle
acque, dei terreni e dell'aria”.
Milano e il riconoscimento a Oz.
L'università statale di Milano ha deciso di conferire la laurea honoris
causa allo scrittore israeliano Amos Oz, perché “Col suo impegno
personale dimostra coraggiosa fiducia nella possibilità di risolvere
anche i conflitti più drammatici con lo strumento della ragione, del
dialogo, del confronto” (Corriere).
Storia degli ebrei.
Si intitola la Storia degli ebrei: Dalle origini ai nostri giorni, il
libro dell'orientalista Michel Abitbol pubblicato recentemente da
Einaudi in cui si ricostruiscono le vicende dell'ebraismo nel corso dei
secoli (Il Mattino), con particolare attenzione alle persecuzioni e
all'evoluzione dell'antisemitismo.
Daniel Reichel
twitter @dreichelmoked
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