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30 luglio 2015  - 14 Av 5775
alef/tav
Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Elia Richetti e di Sergio Della Pergola. Nella sezione pilpul una riflessione di Stefano Jesurum e Daniel Funaro.
 
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Mogherini vs Netanyahu
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha approvato la costruzione “immediata” di trecento alloggi nell'insediamento di Beit El, nei pressi di Ramallah, dando seguito a una decisione presa tre anni fa. L'annuncio arriva nelle ore successive a una sentenza emessa dalla Corte Suprema, che ha confermato l'obbligo di demolire due palazzi, riaprendo il dibattito politico. Nel frattempo si è pronunciata sulla decisione di Netanyahu la rappresentante degli Esteri per l'Unione Europea Federica Mogherini, affermando – riporta tra gli altri il Messaggero – che “Israele deve dimostrare non solo con le parole ma anche con i fatti l'impegno a perseguire la creazione di due Stati”.

La morte del mullah Omar. I giornali riportano la notizia della morte del mullah Omar, leader dei talebani afghani. Il decesso sarebbe avvenuto nel 2013 in un ospedale del Pakistan ma l'annuncio ufficiale, dopo molti altri mai confermati, è arrivato solo ieri attraverso Abdul Hassib Seddiqi, portavoce dei servizi segreti afghani. L'ultimo messaggio scritto attribuito al mullah Omar e diffuso dalle agenzie di stampa, ricorda tra gli altri il Corriere dellla sera, risale a sole due settimane fa, quando affermava l'apertura dei talebani al negoziato per porre fine a molti anni di guerra.

Roma, il futuro del Museo. “Museo della Shoah, ripartenza con polemica” titola il Corriere della sera Roma dando conto delle sfide che attendono il museo nel breve e nel lungo termine, a pochi giorni dalla nomina del nuovo presidente Mario Venezia. Tra i nodi più critici, si legge, la riorganizzazione della squadra di ricercatori che dovrà curare i progetti legati alla memoria. “Secondo il Consiglio – afferma Venezia – i ricercatori, storici e archivisti, rappresentano un elemento che valorizzerà il futuro museo. E chi ha già lavorato alla fondazione ha contribuito a raccogliere un fondamentale patrimonio librario, di opere filmiche e fotografiche, e ha realizzato importanti mostre. Adesso si tratta di trovare un punto di equilibrio fra il pieno rispetto della normativa del 'jobs act' e la necessità di non privarsi di questo patrimonio di conoscenze”. Ad intervenire anche l'ex presidente Leone Paserman, che denuncia alcune recenti difficoltà operative. “Avevamo dei contratti a progetto che erano scaduti tutti tra marzo e giugno e quindi non avevo più nessun collaboratore. In questi sette anni penso di aver svolto bene il mio compito – dice l'ex presidente – ma alla fine ero in condizioni di non poter più lavorare: non avevo né segreteria, né amministrazione, né personale”.

“Brutta aria nella mia Milano”. “Molti si stano nascondendo dietro questa nobile causa per sfogare il loro più becero antisemitismo”. Queste le parole (riportate dal Giorno) di Daniele Nahum, responsabile per la cultura del PD milanese, diffuse attraverso i social a commento di un incontro a cui ha partecipato, durante il quale una donna facente parte di un comitato in sostegno della causa palestinese, ha fatto affermazioni sull'ebraismo e su Israele, paragonando tra l'altro quest'ultimo all'Isis. Dice Nahum: “Negli ultimi giorni, nella mia Milano, devo dire di aver respirato una brutta aria”.

Scuole paritarie, niente Imu. Per le scuole paritarie continuerà a valere la norma attualmente in vigore per l'esenzione del pagamento dell'Imu. Ad annunciarlo ponendo fine al dibattito, si legge su Avvenire, il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan. “Le norme in vigore hanno l'approvazione dell'Unione Europea” ha detto il ministro. Soddisfatto Maurizio Lupi, capogruppo di Area Popolare alla Camera, che ha commentato: “Ora spetta darne comunicazione agli enti locali, visto che ancora una volta si è ribadito che le scuole paritarie svolgono un servizio pubblico”.

Oxfam e il boicottaggio. Il direttore generale di Oxfam Italia Roberto Barbieri scrive oggi una lettera alla Stampa, rispondendo a un articolo comparso sul quotidiano a firma di Maurizio Molinari sull'isolamento di Israele da parte delle Ong, per chiarire che l'organizzazione non ha mai chiesto il boicottaggio di Israele, ma è “contraria al commercio con gli insediamenti israeliani in Cisgiordania”.
“Ognuno è libero di sostenere o meno campagne di boicottaggio nei confronti di chicchessia ma è opportuno ricordare che si tratta di un tema oggetto di contesa, giuridica e morale” la replica di Molinari, che ha ricordato anche quanto dichiarato dal premier italiano Matteo Renzi sul fatto che “chi boicotta Israele, boicotta se stesso”.

Il rapporto di Amnesty. In un rapporto presentato a Gerusalemme, Amnesty International ha affermato che nel 2014 le Forze di difesa israeliane si sarebbero macchiate di crimini di guerra nel corso dell'operazione Margine di protezione. Pronta la reazione del ministero degli Esteri israeliano, che ha definito il rapporto lacunoso nella metodologia, nella descrizione dei fatti, nelle analisi e nelle conclusioni (Libero, tra gli altri)

L'accordo di Haavara. Sul Corriere della sera, Sergio Romano risponde a una lettera in cui si chiedono chiarimenti sull'accordo di Haavara, firmato nel 1933 dalle autorità economiche della Germania di Hitler e la federazione sionista, che dava il permesso di emigrare nell'allora Palestina britannica ma lasciando i propri beni in Germania. “Paradossalmente – si legge – l'accordo piaceva a entrambe le parti. Il regime traeva un vantaggio economico dall'espulsione degli ebrei e i movimenti sionisti erano lieti che l'ebraismo tedesco andasse a rafforzare la presenza ebraica in Palestina”.

Maccabi a Berlino. In un articolo sulla Stampa sull'estate berlinese, tra i vari eventi di intrattenimento offerti dalla città si citano anche i Giochi europei del Maccabi, attualmente in corso in “un luogo più che simbolico, l'Olympiapark di Charlottenburg: si svolsero lì le olimpiadi naziste del 1936 che Adolf Hitler aveva vietato agli ebrei”.

Selvaggia in Israele. Sul Fatto Quotidiano, l'opinionista Selvaggia Lucarelli racconta la sua esperienza con i controlli di sicurezza della compagnia aerea El Al, alla partenza del suo volo per una vacanza in Israele.

Francesca Matalon twitter @fmatalonmoked
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