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19 agosto 2015 - 4 Elul 5775

alef/tav
Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav David Sciunnach e Davide Assael. Nella sezione pilpul una riflessione di Alberto Cavaglion e Francesco Lucrezi.
 
Benjamin Netanyahu
‏@netanyahu
18 agosto
At Lebanese border today. IDF is ready for anything. Watch my full statement [Hebrew, with English subtitles]: https://youtu.be/mjhxIoDJ8pQ

El País in English
‏@elpaisinenglish
18 agosto
Row erupts after Jewish US musician Matisyahu removed from lineup at Spain's Rototom festival http://cort.as/W__A 
#PE24BreakingNews
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Libia, i paesi arabi cercano l'unità
È stata positiva ma cauta la risposta data dal vertice straordinario dei paesi della Lega Araba convocato ieri al Cairo in seguito alla richiesta del governo libico di Tobruk di assistenza militare per affrontare l'Isis. In attesa di una risposta definitiva, nel comunicato congiunto diffuso al termine della riunione si sottolinea che data la difficile situazione vi è urgente bisogno di pianificare una strategia araba che agisca direttamente sul campo, che comprenda anche la relativa assistenza militare alla Libia per affrontare la minaccia del Califfato. Nessuna azione concreta viene però specificata, sottolinea il Corriere della sera, se non l'appuntamento con una nuova riunione il 27 di agosto, sempre al Cairo. Il quotidiano riporta inoltre che nel frattempo a Palmira, in Siria, il capo del sito archeologico Khaled Assad è stato decapitato dai miliziani dello Stato Islamico.

“Fermate Corbyn, è negazionista”. È bufera su Jeremy Corbyn, candidato favorito alle primarie che sanciranno la leadership del partito laburista britannico, attaccato dal giornale ebraico Jewish Chronicle per aver preso parte ad alcuni eventi del Deir Yassin Remembered, gruppo fondato dal negazionista della Shoah Paul Eisen. In risposta, Corbyn ha negato simpatie negazioniste o antisemite e ha dichiarato di aver frequentato Eisen quando ancora non prendeva queste posizioni (Corriere).

Urtisti, c'è una proposta. Piazza Risorgimento, largo del Colonnato, via della Conciliazione. Queste le possibili destinazioni degli urtisti, i venditori di ricordi allontanati lo scorso luglio dall'area del Colosseo e dei Fori Imperiali. Questa, secondo il Messaggero, la soluzione individuata dal gabinetto del sindaco Marino.

Bds, vergogna europea. La Stampa racconta la vicenda che coinvolge il cantante ebreo newyorchese Matisyahu, che ha annunciato che non si esibirà al festival Rototom dopo la richiesta preventiva degli organizzatori di una dichiarazione a favore della nascita di uno Stato palestinese. Questo ed altri episodi nella cronaca del “tranquillo week end antisemita” che appare oggi sul Foglio.

Fronti contrapposti. Il Corriere fa il punto sul dibattito in corso negli Stati Uniti riguardo all'intesa sul nucleare iraniano, la cui approvazione deve essere ancora votata al Congresso, illustrando la battaglia tra diversi gruppi e associazioni, che vede contrapposte tra le altre la American Israel Public Affairs Committee (AIPAC), che ha investito diversi milioni di dollari nella campagna contro l'accordo, e Jstreet, che invece fa pressioni in senso opposto.

Parole in libertà. Su Libero Filippo Facci critica l'utilizzo che definisce “fuorviante” di termini quali Shoah e deportazione per raccontare le vicende della contemporaneità. L'attacco è rivolto al leader leghista Matteo Salvini, che proprio l'altro giorno ha parlato di “genocidio del popolo italiano”, ma non solo. “Deportazione, Shoah. Le parole ad minchiam”, titola Libero. Chissà, pensando alla vasta produzione di questi anni, se è anche una parziale autocritica.

Veleni No Expo. Torneranno in piazza a Milano i No Expo, che hanno annunciato una nuova manifestazione per il 19 settembre. Una protesta che prende di mira non solo l'esposizione, sottolinea Libero, ma usa parole di stampo antisemita e antisionista anche nei confronti del Partito Democratico, criticato tra le altre cose per aver sfilato il 25 aprile accanto alla Brigata Ebraica. Un attacco è rivolto anche a Emanuele Fiano, candidato alle prossime primarie del centrosinistra.

Israele, tra start-up e divario sociale. Il Sole 24 Ore analizza la situazione socio-economica di Israele: se da un lato a Tel Aviv la qualità della vita è molto alta grazie al fiorire del settore dell'hi-tech, esistono alcuni squilibri per quanto riguarda le fasce degli ebrei ultraortodossi e dei cittadini arabi israeliani, rispettivamente il 10 e il 20 per cento della popolazione.

Lo sciopero di Allan. Si è risvegliato dal coma in cui era caduto giovedì Mohammed Allan, il 31enne detenuto palestinese che da 65 giorni è in sciopero della fame. Avvenire riporta che Allan, prigioniero da novembre in detenzione amministrativa senza imputazione, chiede la scarcerazione e minaccia di riprendere lo sciopero se il suo caso non sarà risolto entro 24 ore.

L'ira di Elton John. È scontro aperto tra il cantante Elton John e il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, sulla decisione, riportata tra gli altri anche dal New York Times, di ritirare dalle scuole libri accusati di diffondere teorie gender. Alla critica di sir Elton, che ha due figli con il marito David Furnish e a Venezia ha una casa, Brugnaro ha risposto via Twitter: “Io bifolco e bigotto? Lui ricco e arrogante, pensi a tirar fuori i schei per aiutare Venezia” (Repubblica).

Milano, è scontro sulla “famiglia naturale”. È polemica sull'annuncio della Regione Lombardia, che organizzerà nella sua sede di un nuovo forum sulla cosiddetta “famiglia naturale”, dopo quello che nel gennaio scorso aveva scatenato l'indignazione per aver coinvolto un'associazione che si propone di curare i gay. Repubblica sottolinea che anche questa volta comparirà nel manifesto il logo di Expo.

A Rimini con rav Korsia. Al via domani a Rimini la 36esima edizione del Meeting per l'amicizia tra i popoli. Il titolo di quest'anno riprende una poesia di Mario Luzi: “Di che mancanza è questa mancanza, cuore, che a un tratto ne sei pieno? Tra gli ospiti, ricorda Avvenire, il gran rabbino di Francia Haim Korsia.

Studi Germanici, Ascarelli presidente. È Roberta Ascarelli, esperta di letteratura ebraico-tedesca, la nuova presidente dell'Istituto di Studi Germanici di Villa Sciarra a Roma, prima donna a ricoprire l'incarico. La nomina, riporta Avvenire, è arrivata dal ministro Giannini.

Le suggestioni della Bologna ebraica. Repubblica annuncia un appuntamento culturale al Museo ebraico di Bologna in occasione della serata “Muri, portoni e coprifuochi”, dedicata agli itinerari cittadini più affascinanti.

Francesca Matalon twitter @fmatalonmoked
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