Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav David Sciunnach e
Davide Assael. Nella sezione pilpul una riflessione di Alberto
Cavaglion e Francesco Lucrezi.
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Benjamin Netanyahu
@netanyahu 18 agosto At Lebanese border today. IDF is ready
for anything. Watch my full statement [Hebrew, with English subtitles]:
https://youtu.be/mjhxIoDJ8pQ
El País in English
@elpaisinenglish
18 agosto Row erupts after Jewish US musician Matisyahu removed from lineup at Spain's Rototom festival http://cort.as/W__A
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#PE24BreakingNews
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Libia, i paesi arabi cercano l'unità
È
stata positiva ma cauta la risposta data dal vertice straordinario dei
paesi della Lega Araba convocato ieri al Cairo in seguito alla
richiesta del governo libico di Tobruk di assistenza militare per
affrontare l'Isis. In attesa di una risposta definitiva, nel comunicato
congiunto diffuso al termine della riunione si sottolinea che data la
difficile situazione vi è urgente bisogno di pianificare una strategia
araba che agisca direttamente sul campo, che comprenda anche la
relativa assistenza militare alla Libia per affrontare la minaccia del
Califfato. Nessuna azione concreta viene però specificata, sottolinea
il Corriere della sera, se non l'appuntamento con una nuova riunione il 27 di agosto, sempre al Cairo. Il quotidiano
riporta inoltre che nel frattempo a Palmira, in Siria, il capo del sito
archeologico Khaled Assad è stato decapitato dai miliziani dello Stato
Islamico.
“Fermate Corbyn, è negazionista”. È
bufera su Jeremy Corbyn, candidato favorito alle primarie che
sanciranno la leadership del partito laburista britannico, attaccato
dal giornale ebraico Jewish Chronicle per aver preso parte ad alcuni
eventi del Deir Yassin Remembered, gruppo fondato dal negazionista
della Shoah Paul Eisen. In risposta, Corbyn ha negato simpatie
negazioniste o antisemite e ha dichiarato di aver frequentato Eisen
quando ancora non prendeva queste posizioni (Corriere).
Urtisti, c'è una proposta. Piazza
Risorgimento, largo del Colonnato, via della Conciliazione. Queste le
possibili destinazioni degli urtisti, i venditori di ricordi
allontanati lo scorso luglio dall'area del Colosseo e dei Fori
Imperiali. Questa, secondo il Messaggero, la soluzione individuata dal gabinetto del sindaco Marino.
Bds, vergogna europea. La Stampa
racconta la vicenda che coinvolge il cantante ebreo newyorchese
Matisyahu, che ha annunciato che non si esibirà al festival Rototom
dopo la richiesta preventiva degli organizzatori di una dichiarazione a
favore della nascita di uno Stato palestinese. Questo ed altri episodi
nella cronaca del “tranquillo week end antisemita” che appare oggi sul Foglio.
Fronti contrapposti. Il Corriere
fa il punto sul dibattito in corso negli Stati Uniti riguardo
all'intesa sul nucleare iraniano, la cui approvazione deve essere
ancora votata al Congresso, illustrando la battaglia tra diversi gruppi
e associazioni, che vede contrapposte tra le altre la American Israel
Public Affairs Committee (AIPAC), che ha investito diversi milioni di
dollari nella campagna contro l'accordo, e Jstreet, che invece fa
pressioni in senso opposto.
Parole in libertà. Su Libero Filippo
Facci critica l'utilizzo che definisce “fuorviante” di termini quali
Shoah e deportazione per raccontare le vicende della contemporaneità.
L'attacco è rivolto al leader leghista Matteo Salvini, che proprio
l'altro giorno ha parlato di “genocidio del popolo italiano”, ma non
solo. “Deportazione, Shoah. Le parole ad minchiam”, titola Libero.
Chissà, pensando alla vasta produzione di questi anni, se è anche una
parziale autocritica.
Veleni No Expo.
Torneranno in piazza a Milano i No Expo, che hanno annunciato una nuova
manifestazione per il 19 settembre. Una protesta che prende di mira non
solo l'esposizione, sottolinea Libero,
ma usa parole di stampo antisemita e antisionista anche nei confronti
del Partito Democratico, criticato tra le altre cose per aver sfilato
il 25 aprile accanto alla Brigata Ebraica. Un attacco è rivolto anche a
Emanuele Fiano, candidato alle prossime primarie del centrosinistra.
Israele, tra start-up e divario sociale. Il Sole 24 Ore analizza
la situazione socio-economica di Israele: se da un lato a Tel Aviv la
qualità della vita è molto alta grazie al fiorire del settore
dell'hi-tech, esistono alcuni squilibri per quanto riguarda le fasce
degli ebrei ultraortodossi e dei cittadini arabi israeliani,
rispettivamente il 10 e il 20 per cento della popolazione.
Lo sciopero di Allan. Si
è risvegliato dal coma in cui era caduto giovedì Mohammed Allan, il
31enne detenuto palestinese che da 65 giorni è in sciopero della fame. Avvenire
riporta che Allan, prigioniero da novembre in detenzione amministrativa
senza imputazione, chiede la scarcerazione e minaccia di riprendere lo
sciopero se il suo caso non sarà risolto entro 24 ore.
L'ira di Elton John. È
scontro aperto tra il cantante Elton John e il sindaco di Venezia Luigi
Brugnaro, sulla decisione, riportata tra gli altri anche dal New York
Times, di ritirare dalle scuole libri accusati di diffondere teorie
gender. Alla critica di sir Elton, che ha due figli con il marito David
Furnish e a Venezia ha una casa, Brugnaro ha risposto via Twitter: “Io
bifolco e bigotto? Lui ricco e arrogante, pensi a tirar fuori i schei
per aiutare Venezia” (Repubblica).
Milano, è scontro sulla “famiglia naturale”.
È polemica sull'annuncio della Regione Lombardia, che organizzerà nella
sua sede di un nuovo forum sulla cosiddetta “famiglia naturale”, dopo
quello che nel gennaio scorso aveva scatenato l'indignazione per aver
coinvolto un'associazione che si propone di curare i gay. Repubblica sottolinea che anche questa volta comparirà nel manifesto il logo di Expo.
A Rimini con rav Korsia. Al
via domani a Rimini la 36esima edizione del Meeting per l'amicizia tra
i popoli. Il titolo di quest'anno riprende una poesia di Mario Luzi:
“Di che mancanza è questa mancanza, cuore, che a un tratto ne sei
pieno? Tra gli ospiti, ricorda Avvenire, il gran rabbino di Francia Haim Korsia.
Studi Germanici, Ascarelli presidente. È
Roberta Ascarelli, esperta di letteratura ebraico-tedesca, la nuova
presidente dell'Istituto di Studi Germanici di Villa Sciarra a Roma,
prima donna a ricoprire l'incarico. La nomina, riporta Avvenire, è arrivata dal ministro Giannini.
Le suggestioni della Bologna ebraica. Repubblica
annuncia un appuntamento culturale al Museo ebraico di Bologna in
occasione della serata “Muri, portoni e coprifuochi”, dedicata agli
itinerari cittadini più affascinanti.
Francesca Matalon twitter @fmatalonmoked
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