Se non visualizzi correttamente questo messaggio, fai click qui

4 ottobre 2015 - 21 Tishri 5776
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Benedetto
Carucci Viterbi,
rabbino
Percepire la precarietà della vita - tema fondante la ricorrenza di Sukkoth che sta terminando - non significa in nessun modo sminuire il valore assoluto della vita umana. Vivere una settimana nella Sukkah non può e non deve significare il dover contemplare la possibilità di cadere sotto i colpi di arma da fuoco tornando a casa con i propri figli o quella di essere accoltellati mentre ci si reca a pregare al Kotel.
 
David Bidussa,
storico sociale
delle idee
In tutte le storie di edificazione della nazione, la tomba del leader fondatore è un luogo di venerazione. Di Mosé, invece, come si legge nei versi finali di “Vezoth ha-berachà” (Deut. 34,6), non si sa di preciso dove sia la tomba. Meglio. Una possibilità in meno di trasformare la memoria in culto della persona.
 
 
 
Israele, ancora terrore
Il terrorismo torna a Gerusalemme: è di qualche ora fa la notizia del ferimento da parte di un attentatore palestinese di un quindicenne israeliano alla Porta di Damasco. L’aggressore è stato bloccato e ucciso dalla polizia, mentre il ragazzo è in ospedale in condizioni stabili. Ieri sera invece un palestinese, Mohand Halabi di Ramallah, ha aggredito una famiglia di ebrei ultraortodossi in cammino verso il Muro del Pianto uccidendo due uomini e ferendo gravemente una donna e un bambino di due anni. L’azione, ancora una volta acclamata da Hamas, avviene a quarantotto ore dall’uccisione dei coniugi Henkin, freddati mentre erano in macchina nella strada verso Itamar, e ha spinto il premier Benjamin Netanyahu a convocare per oggi una riunione con i responsabili della sicurezza. Per il leader dell’opposizione israeliana Itzhak Herzog, scrive la Stampa, quanto sta avvenendo “dimostra che Netanyahu sta perdendo il controllo della sicurezza di Israele e non ha un piano per combattere questo terrore che indica l’inizio di una terza Intifada”. Tra le reazioni, anche quella del presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello.

Israele e la “leggenda nera”. Sul Corriere della sera una riflessione di Angelo Panebianco sulle posizioni anti-israeliane di intellettuali e accademici in Europa, secondo l’editoralista sempre più condivise: “La leggenda nera su Israele (Israele Stato criminale, nazista, eccetera) si diffonde, praticamente inarrestabile, in Europa. Il Parlamento europeo ha appena votato, a larga maggioranza, a favore della identificazione delle merci provenienti dai territori palestinesi sotto controllo israeliano contribuendo così a rafforzare la spinta già in atto in molti Paesi al boicottaggio dei prodotti israeliani. Da molto tempo ormai, assistiamo a sempre più frequenti gesti di inimicizia nei confronti delle università israeliane da parte di ricercatori europei. La diffusione e il radicamento della leggenda nera su Israele va di pari passo con la forte crescita, da diversi anni a questa parte, degli episodi di antisemitismo. Le due cose sono collegate”.
 
Leggi

 
  davar
israele - le parole del presidente reuven rivlin
"Il terrorismo non ci sconfiggerà"
“I nostri nemici sanno come ferirci ma non possono sconfiggerci. Questa è una lotta quotidiana”. Parole, quelle del presidente di Israele Reuven Rivlin, pronunciate davanti a migliaia di persone, una folla raccoltasi a Gerusalemme per partecipare ai funerali (nell'immagine) delle vittime dell'ennesimo attentato. Parole che cercano di infondere coraggio di fronte alla violenza del terrorismo palestinese che nelle scorse ore è tornato a colpire dopo aver lasciato orfani giovedì scorso sei bambini: prima un ragazzo di Ramallah, Mohand Halabi, ha aggredito una famiglia di ebrei ultraortodossi in cammino verso il Muro del Pianto, uccidendo due uomini - Aaron Bennett e rav Nechamia Lavi - e ferendo gravemente una donna e un bambino di due anni; poi, sempre nella Capitale, un altro terrorista nella notte ha accoltellato un ragazzo di quindici anni, ricoverato immediatamente in ospedale e fuori pericolo di vita. “La lotta contro il terrorismo richiede determinazione”, ha affermato Rivlin mentre la tensione a Gerusalemme rimane alta e le forze di sicurezza israeliana sono impegnate da una parte a contenere le violenze di manifestanti palestinesi – con lancio di pietre e molotov – e dall'altra ad individuare i responsabili dell'attacco di giovedì scorso, con ricerche e arresti in Cisgiordania.
Leggi

informazione - pagine ebraiche ottobre 2015
L'impegno contro l'indifferenza
“L’opposto di amore non è odio, è indifferenza. L’opposto di arte non è brutto, è indifferenza. L’opposto di fede non
è eresia, è indifferenza. L’opposto di vita non è morte, è indifferenza”. Si apre con una citazione del premio Nobel e Testimone della Shoah Elie Wiesel il discorso del presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna che durante la Giornata Europea della Cultura Ebraica ha voluto dedicare un pensiero particolare alla crisi dei migranti che ha coinvolto il Paese e l’Europa. È proprio il tema delle migrazioni l’argomento centrale del dossier del mese di ottobre di Pagine Ebraiche curato da Daniel Reichel: un viaggio che inizia con Hans Breuer, il pastore e cantante Yiddish austriaco che con la sua macchina porta al riparo i profughi siriani ed è diventato un fenomeno del web. Spazio poi per l’impegno delle istituzioni ebraiche: dagli appelli del rabbinato, alle iniziative di Milano, Firenze e Torino le cui comunità hanno offerto pasti caldi e un luogo nel quale poter dormire come il Memoriale della Shoah milanese, la “piccola Gerusalemme” fiorentina e una casa torinese messa a disposizione per quattro profughi. In sostegno delle migliaia di persone che fuggono dalla Siria scende poi in campo Israele che oltre la linea di confine cura i feriti e ha all’attivo diverse proposte, tra cui quella della compagnia Sodastream che si è offerta di dare oltre mille posti di lavoro. Le migrazioni sono infine un concetto imprescindibile dalla storia ebraica: il dossier ripercorre la fuga da Tripoli verso l’Italia attraverso i ricordi dell’assessore UCEI Victor Magiar, Jack Luzon, ex consigliere della comunità ebraica romana e Samuel Zarrough, ex presidente di quella livornese. In chiusura inoltre le testimonianze della Yeridah, il fenomeno che vede sempre più ebrei francesi fare l’aliyah e poi decidere di ritornare indietro.
Leggi

informazione - dafdaf ottobre 2015
Un autunno di arte e poesia

fra aglio, musica e biciclette
La nostalgia per le lunghe giornate estive apre il numero di ottobre di DafDaf, con la cover di Luisa Valenti, ma subito si torna a sorridere con la rubrica Musica, Maestra!: Maria Teresa Milano, ebraista e musicologa che da qualche settimana collabora anche con la newsletter Pagine Ebraiche 24, racconta la storia di una canzone a cui sono è affezionata. E spiega: “L’ho scritto altre volte, ogni canzone racconta una storia, che non è solo quella del testo ma anche quella di chi l’ha scritta e l’ha eseguita nel tempo.” E questo mese, subito dopo Rosh HaShanah, il capodanno ebraico, si parla di Shana Tova, musica di Nahum Nardi, parole di Levin Kipnis, con la voce dell’indimenticabile Ofra Haza.
Coloratissime le pagine dedicate alla mostra “United Colors of Judaica” che sarà aperta fino al 28 gennaio, a Tel Aviv, al museo Beit Hatfutsot. L’autore delle opere esposte, che vogliono rappresentare le diverse tradizioni ebraiche in diversi tempi e diversi luoghi, è Eliahou Eric Bokobza artista di origini tunisine nato a Parigi e trasferitosi in Israele ancora bambino. Il Beit Hatfutsot è il Museo del popolo ebraico e dalla sua fondazione, nel 1978, racconta ai visitatori la storia millenaria dell’ebraismo. Continua la sfida di Roberta Anau, scrittrice e cuciniera, che questo mese dedica la sua rubrica alle merende, e oltre alle ricette più tradizionali propone un altro ingrediente che normalmente i giovani lettori non amano particolarmente: l’aglio.
Leggi

qui milano - expo 2015
Scoprire i tesori archeologici:

un ponte tra Italia e Israele
Italia e Israele, due paesi caratterizzati dalla presenza di un patrimonio archeologico di vastissime proporzioni e dal valore inestimabile. Non poteva dunque che partire da questa comune ricchezza la riflessione sul tema dell'Expo milanese dedicato alla nutrizione e alle risorse del pianeta, andando alla scoperta delle tracce più antiche delle tecnologie legate allo sviluppo dell'irrigazione e dell'agricoltura nei panorami culturali delle due aree geografiche. Il risultato di questa ricerca è l'argomento del “Simposio bilaterale di archeologia Italia Israele”, che si svolgerà al padiglione israeliano dell'Expo il 7 e 8 ottobre, realizzato dall'Ambasciata d'Israele a Roma e dal ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo. 
Leggi

qui ferrara - festival internazionale
Guardare oltre confine
Un pubblico, come in passato, tendenzialmente giovane, forse meno numeroso rispetto allo scorso anno (che comunque aveva segnato il record di presenze, con oltre settantamila persone) ma sempre molto partecipe. Parliamo del pubblico del Festival Internazionale di Ferrara, organizzato dall'omonima rivista e dedicato quest'anno al concetto di frontiere. Da quelle varcate dai profughi del Medio Oriente e dell'Africa, in cerca di una nuova vita in Europa, a quelle che si traducono in barriere da superare per chi vive dal basso le diseguaglianze sociali; si è guardato oltre confine, analizzando realtà apparentemente lontane come l'Argentina, il Niger o il Bangladesh (al blogger bengalese Asif Mohiuddin è stato consegnato il premio Anna Politkovskaja di quest'anno). Si è parlato anche di chi le frontiere non le rispetta e anzi le violenta come gli scafisti che lucrano sulle vite umane ma anche i terroristi dell'Isis, che cercano di abbattere i confini attraverso il sangue. Proprio di Isis e del Jihadismo si è trattato in diversi appuntamenti tra cui quello molto partecipato con protagonisti l’orientalista e politologo francese Olivier Roy, Loulowa Al Rashid dell’International crisis group e Christoph Reuter del giornale tedesco Spiegel.


(Nella foto un momento del festival)
Leggi

qui milano
Dentro la Sukkah per ricordare l'importanza delle radici
È la commistione la cifra stilistica dei “Benandanti”, il gruppo musicale italo-sloveno chiamato dall'organizzazione Chabad Naar Israel di Milano a suonare per festeggiare Sukkot al Castello Sforzesco, nei cui cortili come ogni anno hanno allestito una capanna per la festività. Una commistione che riguarda da vicino anche la città di Milano, “che sta vivendo mesi di grande movimento, ed è dunque molto rilevante il segnale dato dall'ebraismo con la sua Sukkah allestita proprio in uno dei suoi luoghi più importanti”, ha osservato il consigliere regionale della Lombardia Fabio Pizzul. “In un momento di grande apertura a futuro come quello attuale – ha continuato – si corre il rischio di dimenticarsi delle proprie radici, e l'ebraismo e la sua presenza storica lo ricordano a una città dalle molteplici identità”.

A rappresentare Naar Israel è stato invece il direttore rav Michael Elmaleh, accanto al rabbino capo di Milano Alfonso Arbib.
Leggi

qui firenze
Le donne cantano il Qohelet
La Megillah di Ruth, il Cantico dei Cantici, il Cantico di Deborah. E ieri, al termine di un percorso di studio coordinato da Shulamit Furstenberg-Levi, i primi tre brani del Qohelet.
Prosegue con successo il lavoro di introiezione (e di successiva esposizione cantata) affrontato da un gruppo di donne fiorentine a confronto con i testi fondamentali della Tradizione e del pensiero ebraico.
I brani proposti nel pomeriggio di Shabbat Chol haMoed non appartengono al repertorio liturgico locale e quindi, per molti dei presenti, hanno costituito una novità assoluta. Fondamentale, nella preparazione, il ricorso alla
registrazione di un cantore ashkenazita.
“Uno degli insegnamenti che ho sentito di più è quello dell’importanza di vivere il tempo di ogni cosa, non passivamente, ma con consapevolezza e con tutto il nostro essere” spiega la presidente della Comunità ebraica Sara Cividalli.
Un percorso che, sottolinea Cividalli, non avrebbe potuto essere tale “senza la tenacia di Shulamit, che ci ha spronate e incitate e ha convinto anche le più incerte”.
Prezioso inoltre il contributo della studiosa Milka Ventura‎.

pilpul
Radicali senza radici/1
Esiste una destra radicale, oggi, e in caso affermativo in cosa consiste? Non di meno, si tratta di un’area politica capace di esprimere un qualche protagonismo oppure è solo un soggetto emarginato e, per più aspetti, residuale? Se negli anni Sessanta e Settanta essa costituiva un presidio ‘antisistemico’, ovvero avverso alla democrazia repubblicana in quanto tale, in Italia così come in Europa, il mutamento del campo del politico e della stessa politica ha senz’altro contribuito a mutarne una parte dei suoi connotati. Insieme ad essi, anche il suo radicamento e i soggetti che rappresenta a tutt’oggi. Il transito più importante è senz’altro quello che si è consumato nel rapporto con i fascismi storici. Usiamo il plurale poiché in Europa le esperienze fasciste, dalla fine della Prima guerra mondiale fino ai due decenni precedenti alla caduta del muro di Belino, nel 1989, sono state molteplici. Parte d’esse, come ben sappiamo, si sono costituite in veri e propri regimi politici. Alcuni effimeri, altri assai più consistenti.

Claudio Vercelli
Leggi





moked è il portale dell'ebraismo italiano
Seguici su  FACEBOOK  TWITTER
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it  Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.