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8 ottobre 2015 - 25 Tishri 5776

alef/tav
Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Elia Richetti e di Sergio Della Pergola. Nella sezione pilpul una riflessione di Stefano Jesurum e Daniel Funaro.
 
Micky Rosenfeld ‏@MickyRosenfeld
(7 ottobre)
Palestinian terrorist from Hebron in Petach Tikva after stabbing Israeli man with knife. Security measures continue.

 
 
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L'Intifada dei coltelli
Israele sta subendo “un’ondata di terrorismo” in risposta alla quale servono “calma” e “determinazione”. Così il primo ministro Benjamin Netanyahu sulle tensioni delle ultime ore (il Corriere della sera, tra gli altri, parla di “Intifada dei coltelli”). Ripetuti gli attacchi palestinesi, fortunatamente senza vittime: da Gerusalemme a Kiryat Gan, da Malee Adumim a Petach Tikva. Scontri sono stati registrati anche a Giaffa, dove una folla di dimostranti ha cercato di lanciare sassi e molotov contro una scuola religiosa ebraica. In ragione della situazione d’emergenza, Netanyahu ha deciso di annullare il previsto vertice in Germania con la cancelliera Angela Merkel.
Significativa intervista del Foglio a Yehuda Glick, attivista ebreo ferito gravemente lo scorso anno da un terrorista palestinese. “Il mondo islamico – dice Glick – usa la Spianata delle Moschee come scusa per eccitare le masse e distruggere il popolo ebraico”. E poi aggiunge: “Musulmani, ebrei e cristiani, chiunque voglia pregare Dio, senza discriminazioni di sorta, deve poter accedere al luogo sacro. Soltanto sotto la sovranità israeliana, a partire dal 1967, Gerusalemme si è aperta a tutte le fedi”.

Una via per Luciana. Il 17 novembre la via napoletana che fino ad oggi ha portato il nome del presidente del Tribunale della razza fascista Gaetano Azzariti verrà dedicata alla piccola Luciana Pacifici, tra le più giovani vittime della Shoah in Italia. Luciana viveva a pochi metri da quell’isolato e, come ha ricostruito il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano, era nata il 28 maggio 1943 da Loris Pacifici ed Elda Procaccia. Un ampio articolo sul Corriere della sera ricostruisce il forte valore simbolico della cerimonia.

Mosca-Washington: ancora tensione. Ieri 26 missili russi hanno colpito il territorio dello Stato Islamico. Un’azione definita “un successo” da Mosca, che dichiara di aver colpito tutti gli obbiettivi (una fabbrica di munizioni, un centro di comando, campi di addestramento, depositi di armi e una fabbrica di munizioni). Perplessità continuano però ad arrivare dagli Stati Uniti: l’accusa è che la Russia anziché colpire direttamente il Califfato si rivolga contro gli oppositori di Bashar Assad, compresi quelli moderati sostenuti da Washington (Repubblica).

Il ministro: “Isis? Un pericolo per tutti”. La futura presenza militare italiana in Iraq si spiega solo “con la lotta all’Isis, pericolo per il futuro del mondo” senza nessun retropensiero e senza mire rivolte alla leadership della missione in Libia: così il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha illustrato la decisione di far scendere in campo l’Italia attraverso quattro Tornado che saranno configurati come cacciabombardieri. “In questo momento – ha spiegato il ministro – la coalizione e il governo iracheno stanno dicendo che dobbiamo essere più forti e più determinati nella lotta all’Isis. E questo è un obiettivo che condividiamo” (Corriere, tra gli altri).

Il coraggio dell’Arma. Il Corriere Roma pubblica una fotonotizia della cerimonia in ricordo dei carabinieri deportati dai nazisti svoltasi ieri nella Capitale con la partecipazione di numerosi esponenti del mondo ebraico. Dal presidente UCEI Renzo Gattegna, intervenuto nel corso dell’iniziativa assieme al rabbino capo Riccardo Di Segni, ai vertici della Comunità romana (invitati anche lla presidente Ruth Dureghello e il vicepresidente Ruben Della Rocca). Tra gli ospiti anche l’ex leader comunitario Riccardo Pacifici.

Cameron: via l’odio dalle scuole. “Se una scuola religiosa insegnerà l’intolleranza la chiuderemo”. Lo ha annunciato il premier inglese David Cameron durante il Congresso del partito conservatore. Cameron ha infatti spiegato come il fondamentalismo metta le sue radici proprio nel periodo dell’educazione (facendo l’esempio di come alcune scuole islamiche trasmettano l’odio anti-ebraico). “Questi bambini – ha sottolineato – devono avere le menti aperte, i loro orizzonti allargati. Non avere le loro teste riempite dal veleno e i loro cuori dall’odio”.

I rimborsi di Marino. Fa discutere la richiesta di rimborso spese presentata dal sindaco di Roma Ignazio Marino per una colazione dal modico importo (poco più di otto euro) offerta a un Testimone della Shoah durante un viaggio della Memoria in Polonia. La richiesta, resa pubblica ieri, è stata duramente contestata dal Movimento Cinquestelle (Quotidiano Nazionale).

Nuove pagine da sfogliare. Repubblica presenta oggi “Il cielo sopra l’inferno” di Sara Helm (in uscita con Newton Compton) dedicato a Ravensbrück, l’unico lager nazista destinato alle sole donne. Tra queste, fu imprigionata anche Milena Jensenskà, intellettuale e giornalista nota per essere stata intima di Franz Kafka. Su Panorama e il Messaggero viene presentato il saggio “La notte di Sigonella” (ed. Mondadori) che ricostruisce i fatti dell’Achille Lauro, la nave da crociera che trent’anni fa fu assaltata da terroristi palestinesi che uccisero un ebreo americano disabile, Leon Klinghoffer. Il libro vuole dimostrare come la scelta del presidente del Consiglio Bettino Craxi di non lasciar intervenire gli americani venne accettata e poi valutata come opportuna dagli stessi Stati Uniti.

Rachel Silvera twitter @rsilveramoked
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