21 ottobre 2015 - 8 Cheshvan 5776 |
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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav David Sciunnach e
Davide Assael. Nella sezione pilpul una riflessione di Alberto
Cavaglion e Francesco Lucrezi.
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Maurizio Molinari @Maumol (20 Ottobre)
#Israele, Arabi ed ebrei allo stesso tavolo? Allo #HummusBar pagano la metà
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#PE24BreakingNews
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Berlino, Kerry incontra Bibi
Rafforzare
lo status quo sulla Spianata delle Moschee e riportare la calma dopo
l’escalation di violenza del terrorismo palestinese nelle ultime
settimane: è quanto si prefigge il segretario generale delle Nazioni
Unite, Ban Ki Moon, arrivato ieri (a sorpresa) a Gerusalemme.
Una missione, scrive la Stampa, che aprirebbe la strada al lavoro
diplomatico del segretario di Stato americano John Kerry, che oggi a
Berlino incontrerà il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e
venerdì il presidente palestinese Abu Mazen. Lo scopo della mediazione
sarebbe quello di trasformare l’accordo verbale sulla gestione del sito
religioso in un accordo sottoscritto da Netanyahu e dal re giordano
Abdallah, a capo dell’ente Waqf che gestisce la Spianata. Intanto le
tensioni sono proseguite anche ieri: un cittadino israeliano è stato
ucciso a Hebron dopo lanci di pietre e un militare è stato accoltellato
da due attentatori, mentre al confine con Gaza sono continuati gli
scontri. Sventato inoltre un attentato terroristico nei pressi di un
asilo.
Sempre di ieri la notizia dell’arresto dello sceicco Hassan Yousef, uno
dei più influenti leader di Hamas, il gruppo terroristico che controlla
la Striscia. Yousef è stato accusato di aver incitato all’odio e alla
violenza contro Israele.
Israele, la voce degli italiani.
Su Avvenire vengono riportate le testimonianze di alcuni Olim Hadashim,
i nuovi immigrati trasferitisi dall’Italia in Israele, che convivono
ogni giorno con la paura di nuove violenze. Se Aron Fabio Lotardi
racconta di come riesca a portare il figlio a scuola ogni giorno stando
attento “ad ogni faccia e ogni mano” dopo i numerosi episodi di
accoltellamenti da parte di terroristi palestinesi, Alberto Moscati
spiega: “La paura è naturale, ma è la terra in cui ho scelto di vivere
e nessuno mi farà cambiare idea su questo”. Anche Avigail Sereni è
preoccupata, ma sottolinea come la convivenza tra persone di religioni
diverse sia possibile: “Basta volerlo”. “Quanto durerà, come andrà a
finire” si chiede invece Renata, che abita a Gerusalemme e la cui
storia è raccontata su Repubblica e accostata a quella di Leila,
l’araba israeliana che teme che il figlio possa diventare l’ennesimo
lupo solitario in cerca di violenza.
Demenza digitale, l’odio corre sulla rete.
Sul Foglio vengono riportate numerose frasi pubblicate da utenti di
Facebook sul gruppo “Boicotta Israele” nel quale si incita all’odio
contro gli ebrei e si invita a cancellare Israele dalle cartine
geografiche. “Questi forum – scrive il quotidiano – sono la
dimostrazione che il vero volto del Bds, il boicottaggio d’Israele non
è quello interessato alla pace, ma quello che vive e vibra di un odio
patologico e trasversale nei confronti del popolo ebraico”.
“Brigata Ebraica, una proposta da sostenere”.
Sul Fatto Quotidiano un intervento di Furio Colombo sulla proposta di
legge per far conferire la medaglia d’oro della Resistenza alla Brigata
Ebraica (l’iniziativa ha come primi firmatari i parlamentari Pd Lia
Quartapelle ed Emanuele Fiano). “Ricordare con una medaglia la Brigata
ebraica – scrive Colombo – vuol dire ricordare che giovani ebrei già
insediati nel territorio del ‘mandato britannico’ della Palestina si
sono uniti come volontari in un corpo militare che non aveva Stato ma
aveva e voleva avere una forte identificazione contro chi, in Italia,
in Germania, in tutta Europa, li aveva privati di cittadinanza e di
ogni diritto”.
La manovra di Gutgeld.
Sul Corriere della sera un’intervista al commissario alla spending
review, il parlamentare italo-israeliano Yoram Gutgeld. La manovra
economica che si sta tracciando è, nelle parole di Gutgeld, “largamente
a favore delle fasce più disagiate, del lavoro, della produzione e
degli investimenti”.
Marine Le Pen in tribunale.
Incitamento all’odio razziale: questa l’accusa che pende sulla leader
del Fronte Nazionale francese Marine Le Pen, convocata ieri in
tribunale per alcune dichiarazioni del 2010 in cui si paragonavano le
preghiere islamiche per strada all’occupazione nazista. La sentenza,
riportano i quotidiani, è fissata per il 15 dicembre.
Libri, il nuovo Yehoshua. Il
Corriere della sera e La Stampa dedicano oggi ampio spazio al nuovo
libro dello scrittore israeliano Abraham Yehoshua, “La comparsa”,
pubblicato da Einaudi e in calendario alla manifestazione letteraria
milanese Bookcity. Protagonista del romanzo, come già annunciato sul
numero di Pagine Ebraiche di maggio, è per la prima volta una donna,
l’arpista Noga, e il suo rapporto con la maternità.
L’ora della discordia.
Nella quotidiana ‘amaca’ su Repubblica Michele Serra riflette con
durezza sull’ora di religione nelle scuole anche alla luce del
crescente numero di studenti esonerati (ai suoi tempi, scrive, “quasi
solo ragazzi ebrei o di famiglia comunista, mosche bianche che quando
uscivano dall’aula era impossibile non notare”). Sostiene il
giornalista: “Una materia che in sé, e qualunque sia il livello di
apertura mentale del docente, crea dei separati in classe, è una
materia ‘sbagliata’, fuori contesto e fuori tempo”.
Rachel Silvera twitter @rsilveramoked
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