28 ottobre 2015 - 15 Cheshvn 5776 |
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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav David Sciunnach e
Davide Assael. Nella sezione pilpul una riflessione di Alberto
Cavaglion e Francesco Lucrezi.
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Maurizio Molinari
@Maumol
27 ottobre
#Golan, i jet russi hanno colpito lunedì posizioni ribelli siriane sul lato opposto alla frontiera con #Israele
The Times of Israel
@TimesofIsrael
27 settembre Rabin killer’s brother held over Facebook post threatening president http://dlvr.it/CZFMyB
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#PE24BreakingNews
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Israele, continua la tensione
in strada e sui social
Armi
da fuoco, coltelli, esplosivi e munizioni. Si tratta dell'armamentario
sequestrato nella notte dall'esercito israeliano che, nel corso di
perquisizioni in Cisgiordania, ha arrestato diversi palestinesi,
ritenuti legati ad “attività terroristiche”. A riportarlo,
l'Osservatore Romano che sottolinea come, a distanza di settimane
dall'inizio delle violenze e degli attentati terroristici, la tensione
in Israele e nei territori palestinesi continua ad essere alta. Nel
quadro c'è anche la Striscia di Gaza, da dove è partito nelle scorse
ore un razzo contro il Sud d'Israele e a cui l'aviazione di Tsahal ha
risposto colpendo obiettivi strategici nella Striscia. Motore delle
violenze sarebbe, almeno secondo il presidente dell'Autorità
Palestinese Mahmoud Abbas, “il sentimento di delusione delle giovani
generazioni, che non hanno speranza in una soluzione”. Rimane aperto
l'interrogativo su quali risposte abbia dato lo stesso Abbas a questo
“sentimento di delusione” che porterebbe i palestinesi ad armarsi di
coltello e attaccare civili e soldati israeliani. Una modalità di
compiere atti terroristici che, secondo molti, trova sui social network
una pericolosa spalla e per questo si è passati alle vie legali per
fermarne la diffusione. Ventimila cittadini israeliani hanno intentato
una causa contro Facebook: l'accusa al social network è di non aver
bloccato le istigazioni, continuamente rilanciate in rete, da parte
palestinese a compiere atti terroristici contro Israele. I firmatari
della class action, riporta Avvenire, hanno chiesto di rimuovere
“l'ondata di video estremisti, affermazioni e fumetti postati dai
palestinesi”.
Distorsioni della Memoria. Velenosa
la lettera a cui risponde in modo puntuale Furio Colombo sul Fatto
Quotidiano, in cui un lettore lo accusa di strumentalizzare la Memoria
della Shoah, e quindi ricordare le responsabilità italiane, nel
presunto tentativo di voler distogliere l'attenzione o addirittura
negare i diritti dei palestinesi. “Come può la memoria senza fine di un
grande e quasi riuscito tentativo di sterminio, essere interpretato
come una divagazione, parlare di ieri per non parlare di oggi?”, si
chiede Colombo. “Il fatto è che se interventi come questi fossero
motivati da amore e solidarietà per la Palestina, - si legge
nell'editoriale - invece che da odio per Israele (i due sentimenti non
sono reciproci) porterebbero un po' più di luce invece che il buio
delle 'coltellate per disperazione'".
Le “Tre erre” degli Usa. È
stata battezzata la strategia delle “Tre erre”: Raqqa (Siria), Ramadi
(Iraq) e raid nei due paesi. È il nuovo piano di interventi annunciato
ieri dal segretario alla Difesa americano Ashton Carter – e descritto
dal Corriere della sera – per riconquistare le città invase dallo Stato
Islamico che riporta i soldati americani in prima linea. In pratica,
con truppe speciali appoggiate dall'aviazione essi aiuteranno gli
alleati locali sulle roccaforti dell'Isis in Siria e Iraq. Una
decisione che sarà deliberata nei prossimi giorni, determinata dalla
necessità di cambiare strategia di fronte alle azioni russe.
Souvenir fascisti, parla il sindaco di Predappio. Sulle
pagine di Libero parla il sindaco di Predappio Giorgio Frassineti,
città natale di Mussolini e meta di pellegrinaggio per neofascisti, in
merito alla proposta di alcuni deputati del Pd di vietare il commercio
di immagini legate a Mussolini. Frassineti ha accolto la proposta del
suo partito con favore, senza preoccupazione per l'economia locale, ma
ha aggiunto: “Qui bisogna agire sul versante culturale e fare i conti
con la nostra storia, come hanno fatto i tedeschi. Io vorrei che
Predappio fosse utile in tal senso – il suo appello – vorrei che le
polemiche sui souvenir non nascondessero il vero problema”.
Una scelta profetica.
“È un segno incoraggiante il fatto che oggi, anche tra rabbini ebrei,
un numero crescente di esponenti ritenga che il tempo è maturo per
approfondire le questioni teologiche nel dialogo ebraico-cristiano. Ci
auguriamo di cuore che la celebrazione del cinquantesimo anniversario
di Nostra Aetate possa fornire un nuovo impulso per portare avanti
questo compito necessario”. Queste le parole di auspicio del cardinale
Kurt Koch, presidente della Commissione vaticana per i rapporti
religiosi con l'ebraismo, affidate all'Osservatore Romano, che ha
definito la pubblicazione del documento sui rapporti tra ebrei e
cristiani una “scelta profetica”.
L'Eni e il gas israeliano.
La Stampa riporta che Claudio Descalzi, amministratore delegato della
multinazionale italiana nel campo dell'energia Eni, è in arrivo a
Gerusalemme per discutere con il primo ministro Benjamin Netanyahu
dell'esportazione di gas naturale israeliano in Europa passando
attraverso l'Egitto di Abdel Fattah Al-Sisi. “La visita di Eni
testimonia l'interesse delle compagnie internazionali per le nostre
risorse”, le parole di soddisfazione del ministro dell'Energia
israeliano Yuval Steinitz, secondo cui “è possibile una stretta
cooperazione tra Israele, Egitto, Cipro, Giordania e forse, in futuro,
Grecia e Turchia”.
UK, appelli pro e contro il boicottaggio di Israele.
Il Foglio parla della pagina pubblicitaria comparsa ieri sul quotidiano
inglese The Guardian, in cui 343 accademici delle università di tutta
la Gran Bretagna hanno firmato una dichiarazione di appoggio al
boicottaggio di Israele, parlando di “violazioni intollerabili dei
diritti umani inflitte al popolo palestinese”. Tra i firmatari anche
alcuni studiosi italiani nelle università britanniche. Sempre sulle
pagine del Guardian è stata l'autrice di Harry Potter J.K. Rowling a
lanciare un appello per la “cultura per la coesistenza”, in cui
sottolinea che “i boicottaggi culturali che vogliono isolare Israele
sono divisivi e discriminatori, e non favoriscono la pace”.
Elezioni in Egitto, urne deserte. “Non
ho votato per il rinnovo del Parlamento e non voterò. Non serve, Sisi
ha messo al bando qualsiasi forma di opposizione”. Così in
un'intervista al Corriere il celebre scrittore egiziano Ala al Aswani
denuncia duramente la mancanza di democrazia nel paese, dovuta al
regime e alla censura del presidente Abdel Fattah Al-Sisi. “Mi è stato
vietato di scrivere sui giornali egiziani, non posso apparire alla
televisione”, afferma al Aswani. Sul quotidiano anche il ritratto di
Naguib Sawiris, leader del “Partito degli Egiziani Liberi”, da lui
fondato insieme a cinquemila attivisti legati al vecchio regime di
Hosni Mubarak, pronti però a cercare una terza via tra Fratelli
Musulmani e militari revanscisti. “Abbiamo battuto i fascisti
religiosi”, ha affermato Sawiris che, guidato dalla speranza di
costruire un Egitto “libero e democratico” potrebbe presto trovarsi a
controllare il gruppo parlamentare più numeroso, nonostante il misero
26 percento di affluenza alle urne nella prima tornata elettorale.
Ospedale Israelitico. Le
cronache locali di Corriere della Sera, Repubblica e Messaggero tornano
anche oggi sulle indagini riguardanti la conduzione dell'Ospedale
Israelitico di Roma.
Francesca Matalon twitter @fmatalonmoked
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