23 novembre 2015 - 11 Kislev 5776 |
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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri di Paolo Sciunnach e di
Anna Foa. Nella sezione pilpul una riflessione di Daniela Fubini.
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Haaretz.com @haaretzcom
23 nov
Gaza rocket lands in open area in southern Israel http://dlvr.it/Cpwhpy
The Jerusalem Post @Jerusalem_Post
23 nov
Netanyahu: Israelis joining ISIS will lose citizenship http://dlvr.it/CpvHZJ #IsraelNews
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#PE24BreakingNews
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Aggiornamenti regolari e notizie provenienti dal mondo ebraico, sulla homepage del portale dell'ebraismo italiano www.moked.it oppure seguendo il link diretto http://bit.ly/1uQoBHo
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Alfano: "Italia, siamo tranquilli
ma nessuno è a rischio zero"
Mentre
a Bruxelles, sede della cellula terroristica dell'Isis che ha colpito
Parigi, continuano blitz e arresti di persone legate agli attentati,
l'Italia alza il livello di guardia: “in Italia si può stare tranquilli
– afferma il ministro dell'Interno Angelino Alfano – la nostra
intelligence funziona” ma, avverte, “nessun Paese è a rischio zero” per
questo “una compressione della privacy potrebbe essere necessaria”. In
tutta Italia è stata aumentata la sicurezza anche se si è ben lontani
dalla blindata Bruxelles, dove nella notte un blitz della polizia ha
portato all'arresto di 16 persone e le autorità inseguono il ricercato
Salah, l'attentatore di Parigi riuscito a fuggire. Il clima che si
respira nella Capitale belga come testimonia la chiusura al culto
sabato delle sinagoghe: la prima volta dalla Seconda guerra mondiale,
scrive La Stampa. Su Repubblica invece un quadro dei movimenti dei
terroristi dell'Isis, responsabili dei diversi attentati alla Capitale
francese: per mesi, si legge nell'articolo, si sono mossi senza
problemi tra Italia, Francia, Belgio e Grecia.
Il terrorismo palestinese uccide ancora. Una
ragazza israeliana di vent'anni è stata uccisa ieri a coltellate da un
terrorista palestinese nei pressi dell'insediamento di Gush Etzion. Era
il terzo attentato compiuto nell'arco della giornata, riporta
Repubblica. “Gli assassini agiscono individualmente, questo non è un
terrorismo di organizzazioni, - ha dichiarato il primo ministro
d'Israele Benjamin Netanyahu - ma di individui incitati soprattutto dai
social network, di cui è difficile prevedere gli attacchi”. Sul
Giornale, Fiamma Nirenstein fa un parallelismo tra le vittime del
terrorismo israeliane e quelle di Parigi: “Se i morti di Israele non
fanno notizia”, il titolo del pezzo.
L'appello dell'Israelitico.
“Questo ospedale sta morendo giorno dopo giorno. Portarlo alla chiusura
costituirebbe un danno occupazionale e sanitario”. È quanto ha
dichiarato Alfonso Celotto, Commissario straordinario dell'Ospedale
Israelitico di Roma, rivolgendo un appello alla Regione Lazio perché
conceda l'autorizzazione sanitaria - “anche provvisoria”- all'ente che
da lavoro a quasi 700 persone e a un altro centinaio nell'indotto.
“Dobbiamo restituire l'Israelitico a Roma dopo aver girato pagina nella
massima trasparenza”, le dichiarazione di Celotto, riportate sulle
pagine romane del Corriere della Sera. La sua nomina, ricorda il
quotidiano, è arrivata dopo la tempesta giudiziaria che ha investito
l'ospedale ed è stata decisa dalla Comunità ebraica della Capitale,
proprietaria dell'ente. Celotto, scrive il Corriere, è una figura
completamente estranea al mondo ebraico romano e ora guiderà l'Ospedale
con un incarico di dodici mesi, in attesa della nomina del Commissario
prefettizio.
Le risposte alla violenza dell'Isis. Il
filosofo francese Bernard-Henri Lévy, in un editoriale pubblicato sul
Corriere della Sera, auspica l'intervento dell'Occidente via terra in
Siria e in Iraq per battere l'Isis e si chiede se gli Stati Uniti si
schiereranno al fianco della Francia in questa guerra. Proprio nelle
prossime ore i suoi dubbi potrebbero essere sciolti, visto l'imminente
incontro tra il presidente Usa Barack Obama e il presidente francese
Francois Hollande (Corriere). E mentre si decidono i piani militari,
l'economista Nouriel Roubini, intervistato da Repubblica, avverte che
il terrorismo può avere ripercussioni serie sull'Europa: “la vera sfida
– afferma – è investire contro la paura evitando la crisi”. Furio
Colombo (Fatto Quotidiano) invece riflette sulla possibile azione
militare: “Bombardando con forza e potenza colpisci. Ma chi? Certo non
coloro che hanno impiantato in modo geniale questo mondo parallelo di
terrore irraggiungibile. Adesso tocca a noi essere geniali e scoprire
il gioco. II loro marchio è la pratica della assoluta mancanza di
pietà. La prova di genialità a noi richiesta per continuare la vita è
molte volte più grande. E non è la guerra”.
“Chiedi a tuo padre”. Paolo
Conti sul Corriere della Sera racconta “Lo straordinario volume di
ricordi che il decano dei rabbini italiani, Chajm Vittorio Della Rocca,
ha voluto consegnare alla cultura collettiva del nostro Paese,
soprattutto della città di Roma”. “Con Chiedi a tuo padre/ un rabbino
di Roma si racconta (edito da Salomone Belforte) – scrive Conti - Rav
Della Rocca riguarda al se stesso della foto scattata nel giugno 1944
dalle Forze armate americane, pochi giorni dopo la Liberazione di Roma.
Rav Vittorio Della Rocca lì ha dieci anni ma il suo sguardo è già
consapevole, la didascalia parla chiaro: figlio della Shoah”.
Più moschee, più controlli. Intervista
da Libero, il giornalista David Parenzo sostiene la necessità di
costruire più luoghi di culto in Italia per i musulmani e al contempo
garantire su di essi un controllo delle autorità in modo da evitare
covi di fanatismo. “L'Islam – afferma Parenzo – come l'Ebraismo è una
cultura differente e va rispettata”. Poi sul titolo di Libero
all'indomani degli attentati il giornalista commenta: “Loro sono dei
bastardi terroristi. Voi avete fatto un titolo malefico, che offende
pure chi non è terrorista. Se aveste scritto "islam radicale bastardo",
l'avrei sottoscritto”.
L'Europa del nuoto in Israele.
L'italiano Gregorio Paltrinieri, campione del mondo nei 1500 metri, si
prepara alla sfida degli Europei che andranno in scena a Netanya dal 2
al 6 di dicembre. C'era chi aveva sollevato delle perplessità sulla
scelta del paese per questioni di sicurezza ma Paltriniere,
intervistato da Repubblica, afferma “C'è chi è a favore, chi contrario.
Io non mi preoccupo, non avrebbe senso. Dopo Parigi è ancora più chiaro
che non è possibile purtroppo prevedere tutto. L'alternativa è restare
in casa con le tapparelle abbassate. Non è vita, è terrore e spingerci
in un angolo è proprio quello che vogliono i terroristi”.
Daniel Reichel
twitter @dreichelmoked
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