23 dicembre 2015 - 11 Tevet 5776 |
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23 dicembre
‘We don’t need governments to make peace’: Israel gets unofficial Iranian 'embassy' http://trib.al/QyZloGF
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Il Movimento islamico a Israele:
"Libereremo Gerusalemme"
Messo
al bando dal governo del Premier israeliano Benjamin Netanyahu, il
Movimento islamico, realtà politica palestinese vicina ai Fratelli
musulmani, si racconta al quotidiano La Stampa attraverso le parole del
suo leader, Raed Salah Abu Shakra. Intervistato da Maurizio Molinari,
Raed Salah, condannato per aver incitato gli arabi palestinesi
israeliani alla rivolta violenta contro Israele, accusa: “La moschea di
Al Aqsa è violata quotidianamente dagli ebrei, soldati e civili. Ci
sono dozzine di gruppi ebraici che vogliono costruire il Terzo Tempio
sulle rovine di Al Aqsa, il dovere dei musulmani, di ogni Paese, è di
impedirlo. In qualsiasi maniera”. Per il governo Netanyahu il Movimento
islamico è uno dei responsabile della recente escalation che ha portato
al moltiplicarsi degli attentati contro civili e soldati israeliani.
Raed Salah, pur affermando di essere contro la violenza, alla domanda
sua quale rapporto voglia costruire con Israele, afferma “Noi siamo
palestinesi del 1948, ovvero dei territori che vennero occupati allora.
Siamo a favore della fine dell'occupazione”; per poi aggiungere,
incalzato da Molinari, “L'occupazione è una sola, deve finire, per
restituire la terra a chi ci ha sempre abitato e non è venuto da
Vienna, Parigi o New York. Anche il mio arresto è un frutto
dell'illegalità dell'occupazione”. Nel corso dell'intervista poi il
leader del Movimento afferma che l'organizzazione è vicina alla
politica turca di Erdogan mentre è contraria all'Isis.
Iraq, l'Isis all'angolo.
Ramadi, città irachena considerata una roccaforte sunnita e un punto
strategico dell'Isis, sta per essere liberata dall'esercito del governo
di Baghdad, racconta il Corriere della Sera. Si tratterebbe di una
vittoria significativa perché, scrive La Stampa, “serve a dimostrare
che Baghdad è in grado di battere l’Isis con forze militari miste, e
non solo con le milizie sciite”. Intanto nella capitale irachena è
arrivato il presidente del Senato Pietro Grasso che ha incontrato i
rappresentati del governo locale, dimostratisi favorevoli all'invio di
un contingente italiano in difesa della diga di Mosul (Corriere). A
Grasso è stato inoltre chiesto l'aiuto dell'Italia a tutela della
sicurezza dei beni archeologici iracheni.
Israele contro gli estremismi interni. “Non
accetteremo questo terrorismo”, la condanna del Premier israeliano
Benjamin Netanyahu rispetto all'attacco portato da alcuni estremisti
ebrei contro una casa palestinese in Cisgiordania. “In piena notte,
hanno sfondato la finestra dell’abitazione, dove dormivano una coppia
di genitori con un figlioletto di nove mesi e hanno scagliato
all’interno due candelotti fumogeni”, la ricostruzione di Avvenire. La
famiglia palestinese è incolume e la polizia israeliana sta indagando
per assicurare i responsabili alla giustizia.
Bologna, espulso perché propagandava per l'Isis.
“L'insospettabile Tahir Abdelali, 30 anni, marocchino, sposato con una
donna italiana e residente in via delle Fonti (zona Corticella), è la
quinta persona espulsa da Bologna per motivi legati al terrorismo dopo
le stragi di Parigi”, racconta Repubblica nelle sue pagine bolognesi.
Ad annunciare il provvedimento, il ministro dell'Interno Angelino
Alfano. Parlando dell'episodio, Yassine Lafram, portavoce degli imam
delle nove moschee bolognesi, afferma che il problema è il reclutamento
che avviene online, sui social network mentre le moschee “sono un
presidio di sicurezza”.
Accertamenti a Napoli.
La procura di Napoli ha disposto un'indagine conoscitiva sulla gestione
dei fondi per il progetto approvato nel 2009 per il recupero della
sinagoga in via Cappella Vecchia e per alcune opere nel cimitero
ebraico a Poggioreale. A darne notizia, il quotidiano il Mattino che
ricostruire l'iter che ha portato la magistratura a svolgere dei primi
accertamenti sulla contabilità della Comunità ebraica. I fondi per il
restauro dei due siti ebraici sono pubblici e l'indagine conoscitiva,
sottolinea il Mattino, nasce dalla volontà di “sgomberare il campo dai
dubbi e verificare se vi siano state o meno presunte irregolarità”
legata alla gestione dei fondi stessi, erogati nel 2009. Gli
accertamenti fanno riferimento al periodo precedente all'attuale
presidenza della Comunità ebraica partenopea, da cui, riporta sempre il
Mattino, non sono stati registrati commenti alla vicenda.
Noa ad Assisi. La
cantante israeliana Noa sarà protagonista del trentesimo concerto del
25 dicembre ad Assisi. In un'intervista ad Avvenire, Noa racconta il
suo impegno sul fronte del dialogo tra i popoli. “Ho iniziato 20 anni
fa, dopo l'assassinio di Yitzhak Rabin. - afferma la cantante - Sentivo
che se questo grande uomo aveva potuto sacrificare la sua vita per la
pace, anch'io avrei potuto sacrificare un po' del mio tempo e della mia
popolarità per una causa così importante. Da allora ho fatto questo
costantemente e in molti modi”.
Daniel Reichel twitter @dreichelmoked
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