24 dicembre 2015 - 12 Tevet 5776 |
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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Elia Richetti e di
Sergio Della Pergola. Nella sezione pilpul una riflessione di Stefano
Jesurum e Daniel Funaro.
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Haaretz.com @haaretzcom
24 dic
Assault at Modi'in construction site was a terror attack - http://htz.li/4fw
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Gerusalemme, torna la violenza
Il
rabbino Reuven Biermacher e Ofer Ben Ari sono i nomi delle due vittime
dell'attentato di ieri a Gerusalemme, dove due palestinesi armati di
coltello hanno attaccato nei pressi della Porta di Giaffa i passanti. I
due attentatori sono stati uccisi dalle forze di sicurezza israeliane.
A dare un certo rilievo alla notizia in Italia, solo Avvenire che
sottolinea come, in base alle ricostruzioni, “uno dei due israeliani
deceduti sarebbe stato colpito dal fuoco amico della polizia” mentre
non è chiaro se i due attentatori fossero affiliati a Hamas o ad altra
organizzazione terroristica. A riguardo, lo Shin Bet ha annunciato di
aver smantellato non lontano da Gerusalemme una vasta cellula
terroristica di Hamas che “progettava attentati dinamitardi e attacchi
suicidi in Israele”. In queste ore un altro attentato ha invece avuto
luogo in Cisgiordania: due guardie di sicurezza sono state ferite da un
terrorista nei pressi di Ariel.
Museo della Shoah di Roma e la posa della prima pietra.
Con un emendamento alla legge di Stabilità il governo ha stanziato tre
milioni di euro per la realizzazione del Museo della Shoah di Roma. A
luglio, scrive il Corriere della Sera nelle sue pagine romane, è
prevista la posa della prima pietra. “È un momento importante, -
dichiara al quotidiano di via Solferino Luca Zevi, architetto
responsabile del progetto museale - si conclude un ciclo amministrativo
molto complesso, e adesso finalmente non solo la città ma l'Italia
potrà avere il Museo”. I prossimi passi, riporta ancora il Corriere,
sono già stati decisi: tutte le procedure sono state espletate,
compresa l'aggiudicazione definitiva, quindi adesso il Campidoglio
dovrà firmare il contratto con l'impresa aggiudicatrice e,
presumibilmente nella prossima estate, a Villa Torlonia (luogo in cui
sorgerà il museo), dovrebbero iniziare i lavori.
Israelitico, la decisione della Regione per la riapertura.
In una nota diffusa nelle scorse ore la Regione Lazio fa sapere che
sono state avviate “le procedure per lo sblocco, seppur parziale, delle
attività degli ambulatori collegati all'ospedale Israelitico”.
“Per l'ospedale e l'ambulatorio di via Veronese 59 – si legge nella
nota - si provvederà in tempi brevi, dopo la presentazione dei
documenti richiesti dai verbali, al rilascio del provvedimento di
autorizzazione a esercitare l'attività sanitaria”(Repubblica Milano).
La lettera dell'imam a un ebreo. Sul
Corriere Sette, il giornalista Stefano Jesurum riporta la lettera
ricevuta dall'imam di Trieste Nader Akkad, incontrato dopo una
manifestazione legata ai fatti di Parigi in cui l'imam aveva dichiarato
dal palco “Noi al fianco dei nostri fratelli ebrei”. Nella lettera
inviata a Jesurum, Akkad parla di terrorismo e islamofobia e scrive che
“Capire l'odio e la paura collettiva verso di noi vuol dire capire fino
in fondo l'orrore subìto da voi. Battiamoci insieme”. “Le due comunità,
ebraica e islamica, - continua l'imam - lavorino assieme anche affinché
torni la pace in Israele e in Palestina, due Stati amici per due popoli
fraterni”.
Libia, l'Onu e il ruolo italiano.
Le Nazioni Unite hanno approvato all'unanimità la risoluzione per la
nascita di un governo di unità nazionale in Libia (frutto dell'accordo
siglato a Tabruk dalle due fazioni).Venti i punti da seguire per il
nuovo esecutivo, caldeggiato dall'Italia, e che dovrebbe diventare un
presidio per arginare l'Isis nel Nord Africa (Corriere).
Israele-Italia, l'accordo sulla previdenza.
“È entrato in vigore il 1° dicembre il nuovo accordo sulla previdenza
sociale tra lo Stato di Israele e l’Italia. L’accordo, stipulato in
realtà nel 2010 ma ratificato in Italia solo lo scorso giugno (legge
98/2015), si occupa della materia strettamente pensionistica e
sostituisce lo Scambio di lettere del 1987 che si limitava a regolare
il lavoro degli italiani in Israele” (Avvenire).
I giovani e la Shoah. Nelle sue
pagine fiorentine, la Nazione ricorda la conclusione della mostra
“I giovani ricordano la Shoah. Dieci anni di memoria attraverso
le opere degli alunni delle scuole italiane”, a cura del Ministero
dell'istruzione, dell'università e della ricerca, in collaborazione con
l'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
Daniel Reichel
twitter @dreichelmoked
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