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27 dicembre 2015 - 15 Tevet 5776

alef/tav
Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Benedetto Carucci Viterbi e di David Bidussa. Nella sezione pilpul una riflessione di Claudio Vercelli.
 
CRIF
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26 dicembre
Agression de pompiers, profanation d'une salle de prière musulmane en #Corse
Le CRIF condamne fermement ces exactions anti républicaines

UJS
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26 dicembre 2015
Shavua Tov from #limmud, excited for the week ahead! @gabrielquotes @leannemarie_m @GeorginaBye  @UJS_PRES @AYA_UJS
 
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L'Isis e la minaccia a Israele
"Ci stiamo avvicinando a voi, il castigo sarà duro, la Palestina sarà la vostra tomba”. È la minaccia del leader dello Stato Islamico Abu Bakr Al Baghdadi che ha promesso guerra agli ebrei e a Israele nel primo audio diffuso dopo sette mesi di silenzio, in cui chiama a raccolta i fedeli per combattere le battaglie del Califfato. Oltre a Israele, al Baghdadi si scaglia contro la coalizione anti Isis (americani, russi e l'Arabia Saudita). Un nuovo messaggio che arriva, sottolinea il Corriere della sera, nel contesto delle segnalazioni dell'intelligence austriaca, che fanno temere possibili attacchi in luoghi affollati di diverse capitali europee a capodanno. È dunque alta l'allerta, specialmente dopo l'arresto il 22 dicembre a Sarajevo di undici militanti, sospettati dalla procura di pianificare un attentato per la notte del 31 dicembre.

Ministri al lavoro sulla sicurezza. “Il comunicato di Al Baghdadi, al di là delle verifiche necessarie che non si fanno all'impronta, vuole esibire forza in un momento che invece è di vera difficoltà militare. Certamente Daesh non va sottovalutato, la sfida sarà lunga, ma l'azione della comunità internazionale è diventata più efficace”. Sono parole di rassicurazione quelle del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, intervistato da Repubblica, di fronte ai nuovi allarmi sul fronte del terrorismo. Sull'allerta lanciata dall'Austria invita dunque alla cautela: “La polizia austriaca parla di persone che sono state segnalate. Non trasformerei questo in nulla di più o di meno rispetto allo scenario in cui siamo da mesi: nulla di più perché non ci sono informazioni precise su luoghi, date, dettagli particolari. Nulla di meno perché in Italia come in Europa tutti abbiamo ben chiaro quello che Daesh e i suoi accoliti hanno compiuto e possono compiere. Lavoriamo per la sicurezza – il suo appello – senza lasciarci fuorviare”. D'accordo il ministro dell'Interno Angelino Alfano: “Mai sottovalutare nulla – ha detto in un'intervista al Corriere – ma non possiamo nemmeno farci paralizzare”.

Israele, un bilancio di tre mesi di terrore. Sono molti i giornali italiani a fare il bilancio, con la consueta unilateralità, dell'ultima spirale di violenze scoppiata in Israele ormai tre mesi fa, denominata dai media “Intifada dei coltelli”, a causa della quale hanno perso la vita circa 150 persone. “Non passa giorno senza un tentativo di accoltellamento o l'uso dell'auto come ariete per investire passanti o soldati israeliani di guardia ai check-point e ai principali incroci stradali”, scrive Repubblica, e non hanno fatto eccezione le ultime giornate in cui attacchi terroristici palestinesi con armi da taglio e automobili sono stati sventati dalle forze dell'ordine israeliane a Gerusalemme e in Cisgiordania.

La decisione dolorosa di Amos Oz. Repubblica pubblica un testo dello scrittore israeliano Amos Oz in sostegno dell'ong B'Tzelem con la quale condivide un'aspra critica al governo del suo paese per la sua politica nei confronti degli insediamenti. In segno di tale protesta, scrive Oz, “ho appena deciso di non partecipare più a nessuna iniziativa in mio onore delle ambasciate israeliane nel mondo. Non è stata una decisione facile – ammette – bensì molto dolorosa”.

Filippine, colpisce il terrorismo islamico. È di nove vittime il bilancio dell'attacco dei miliziani islamisti nelle Filippine appartenenti al gruppo Bangsamoro, parte di un movimento storicamente legato ad Al Qaeda che nel 2015 ha professato fedeltà all'Isis. Circa duecento terroristi – riporta il Corriere – hanno ucciso, a colpi di arma da fuoco e prendendo in ostaggio una famiglia, i contadini di due villaggi cristiani di una provincia a sud del paese a maggioranza musulmana.

Corsica, l'attacco alla moschea. È nata una guerriglia nelle periferie di Ajaccio, in Corsica, dove in seguito a un'imboscata tesa ai vigili del fuoco, una frangia di partecipanti a una manifestazione in loro sostegno si è diretta in una delle cinque moschee della città devastando tutto e cercando di fare un falò con alcune copie del Corano al grido di “stiamo a casa nostra, arabi fuori”. Immediata la condanna del primo ministro Manuel Valls e del ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve, riporta il Messaggero, mentre il Front National ha puntato il dito contro lo Stato “che non è più in grado di far regnare l’ordine”.

La cronaca fotografica della Tass. Le pagine romane del Corriere raccontano la mostra fotografica, in corso fino all'8 gennaio alla Casa della Memoria e della Storia, intitolata "La cronaca fotografica della Tass. 1945 - La Liberazione dell'Europa dal nazifascismo", curata dalla stessa agenzia di stampa russa Tass - con il Centro Russo Borodina-Merano e in collaborazione con Anpi Roma e Zètema - che ha riaperto le porte dei suoi archivi storici presentando i lavori dei corr ispondenti fotografici.

Jabès, poeta e filosofo. Sull'inserto culturale del Corriere della sera La lettura, Donatella Di Cesare presenta il Libro delle Interrogazioni (Livre des Questions) di Edmond Jabès, analizzandone il ruolo di poeta e di filosofo. Il volume è appena uscito edito da Bompiani all'interno della serie “Il pensiero occidentale” a cura di Alberto Folin con un saggio introduttivo di Vincenzo Vitiello.

Francesca Matalon twitter @fmatalonmoked
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