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29 dicembre 2015 - 17 Tevet 5776
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Roberto
Della Rocca,
rabbino
Il libro di Bereshìt, contrassegnato da gravi conflitti fraterni, si conclude con la ripacificazione familiare. I fratelli preoccupati che, dopo la morte del loro padre, Yoseph potesse vendicarsi di loro per averlo venduto, vengono rassicurati perché in verità sarebbero stati agenti del volere divino, poiché tutto era previsto. Ciò nonostante i fratelli dovranno assumersi le loro responsabilità, invocando il perdono di Yoseph e supplicandolo per ben tre volte (Bereshìt, 50; 17). È da questo episodio che i Maestri del Talmud (Yomà 87 a) imparano che prima del Kippùr siamo obbligati a chiedere il perdono a una persona offesa almeno per tre volte. A dimostrazione che il conflitto/ripacificazione tra Yoseph e i suoi fratelli assurge a paradigma di quella coniugazione necessaria e indissolubile tra preveggenza divina e responsabilità umana. La regia divina della storia non deve mai costituire un alibi per deresponsabilizzarci.
 
Dario
Calimani,
anglista
Ogni tanto bisogna distogliere lo sguardo dal grande mondo e sporgersi alla finestra, e osservare la gente comune che, solo per recarsi al lavoro o a far la spesa, deve girare continuamente gli occhi da ogni parte, per evitare che qualcuno la pugnali alle spalle. Una volta era solo una metafora.
 
 
 
L'archivio della vergogna
Con un decreto entrato in vigore ieri, la Francia rende accessibili al pubblico gli archivi del regime collaborazionista di Vichy del maresciallo Petain. Come spiega il Messaggero, spiccano tra gli altri i documenti delle “brigate speciali” incaricate di dare la caccia a ebrei e partigiani.

“L’Italia avrà un ruolo centrale nella stabilizzazione e nel futuro della Libia. E non penso solo al settore della sicurezza, il vostro ruolo sarà centrale anche per la ricostruzione economica”. Così il primo ministro Fayez Al-Serraj nel suo incontro a Palazzo Chigi con il premier Matteo Renzi (Corriere).

L’Isis ripiega ma non è una vittoria, ammonisce Maurizio Molinari su La Stampa. “A causa della perdita di Ramadi lo Stato Islamico (Isis) termina l’anno in condizioni peggiori rispetto a come lo aveva iniziato ma la sua sconfitta appare ancora lontana perché – scrive il giornalista, dal primo gennaio alla conduzione del quotidiano – il Califfo combatte con la tattica delle tribù del deserto: ritirarsi e limitare i danni per preparare la rivincita”.
 
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  davar
qui ferrara - la nomina DI DARIO DISEGNI
"Presidenza del Meis un onore,

al lavoro per aprire il museo"
“Sono grato al ministro Dario Franceschini per il compito che mi è stato affidato. È un onore e allo stesso tempo una sfida molto impegnativa”. A parlare è Dario Disegni, nominato nelle scorse ore nuovo presidente della Fondazione del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah (Meis) di Ferrara dal ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini. “Durante questo mandato – sottolinea a Pagine Ebraiche Disegni, attuale presidente della Comunità ebraica di Torino e della Fondazione Beni culturali ebraici in Italia – si procederà al completamento del cantiere del Meis e all’inaugurazione del museo stesso. Occorrerà costruire un progetto museale di grande qualità, tenendo presente che oramai i musei non ricalcano più solo la vecchia concezione dell’esposizione di collezioni ma devono essere fondamentalmente dei centri culturali, di ricerca, di aggregazione e incontro. Saranno questi i principi ispiratori del lavoro che ci attende”. Disegni eredita l’incarico da Riccardo Calimani, alla presidenza del Meis dal 2008, a cui Franceschini ha espresso gratitudine per il lavoro svolto. “Nel ringraziare Riccardo Calimani per la preziosa opera svolta alla guida del Meis dal 2008 a oggi, – ha dichiarato il ministro – esprimo al presidente Disegni e a tutto il Cda i miei migliori auguri di buon lavoro nel completamento di questa importante realtà culturale”. Il neopresidente si è detto “molto contento della conferma del Consiglio precedente, composto da figure di eccellente qualità professionale”. A sedere nel Cda, assieme al presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, Carla Di Francesco, nominata dal Mibact, Massimo Maisto in rappresentanza del Comune di Ferrara, e Massimo Mezzetti per la Regione Emilia Romagna. “La nomina del presidente e la conferma del Consiglio di amministrazione – ha affermato il ministro Franceschini – è un altro importante passo in avanti verso la concreta realizzazione del Meis di Ferrara che si aggiunge alle significative risorse, 7 milioni di euro per i prossimi due anni, stanziate con il piano strategico Grandi Progetti Culturali”.
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IL PRESIDENTE DEI RABBINI ITALIANI
"Dialogo, segnali confortanti"
“Il clima è sicuramente diverso rispetto a qualche decennio fa. Sarebbe sbagliato illudersi che i problemi non esistano più, ma alla Chiesa e ai suoi rappresentanti va comunque riconosciuto un impegno sincero. E questo è senz’altro un ottimo presupposto”. Cinquanta anni di Nostra Aetate, nuovi impegni e progettualità, la prossima visita di Bergoglio al Tempio Maggiore di Roma. Per rav Giuseppe Momigliano, presidente dell’Assemblea dei Rabbini d’Italia, il dialogo ebraico-cristiano conosce una stagione “importante”. Ma affinché funzioni davvero, ammonisce, è fondamentale essere se stessi fino in fondo. Introiettando ad esempio la lezione di Chanukkah, la festa delle luci che afferma l’ineludibile proiezione verso l’esterno testimoniata dal risplendere dei candelabri a otto braccia alle finestre del mondo libero. Ma a patto che dentro di noi arda una fiammella. La fiammella di un’identità solida e consapevole.
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RIVLIN incontra i LEADER CRISTIANI
"Israele, il vostro porto sicuro"
In un Medio Oriente segnato da lutti e persecuzioni, Israele rimarrà sempre un porto sicuro di protezione e tolleranza. Lo ha confermato il presidente israeliano Reuven Rivlin, incontrando ieri i principali leader cristiani. “Sono fiero – ha detto Rivlin – che Israele protegga la libertà di religione e di espressione di tutti, qualunque sia la loro fede. Non ci basta che questa sia una casa sicura per i cristiani, vogliamo che questa comunità prosperi e giochi un ruolo chiave nella nostra società”.
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SPOTLIGHT - BROADWAY
Il violinista cambia musica
Inutile dire quanto sia importante la “Tradition” per i fan del Violinista sul tetto, ma alla quinta produzione a Broadway del musical era ora di aggiungere anche qualche elemento nuovo. Ci ha pensato il duo israeliano composto dal coreografo Hofesh Shechter e dal compositore Oran Eldor, che hanno dato vita a una piccola rivoluzione kletzmer nelle atmosfere dello shtetl più famoso del mondo.  Leggi
QUI ROMA - IL BANDO
Israelitico, si cerca un direttore
Scadrà il prossimo 5 gennaio il bando per la presentazione di candidature per ricoprire l'incarico di nuovo direttore sanitario dell'Ospedale Israelitico di Roma.
Per partecipare al bando, reso pubblico in queste ore, sarà necessario inviare il proprio curriculum vitae, corredato da una dichiarazione di disponibilità e da una lettera motivazionale. Tre le possibili modalità di invio: mediante consegna a mano alla segreteria del commissario straordinario presso la sede in piazza San Bartolomeo all’Isola; mediante raccomandata andata/ritorno indirizzata alla stessa sede; mediante pec indirizzata a ospedale@pec.ospedaleisraelitico.it
Il commissario straordinario di nomina comunitaria Alfonso Celotto potrà quindi convocare alcuni dei candidati per un colloquio conoscitivo, anche avvalendosi di una commissione di esperti.
RECORD DI PUNTI IN NBA PER L'ISRAELIANO
Casspi, un marziano a canestro
Record personale di sempre, record di squadra fuori dalla lunetta. Il cestista israeliano Omri Casspi entra nell’olimpo dei Sacramento Kings. Anche se la sua straordinaria prestazione sul parquet – 36 punti, di cui 27 conquistati con nove tiri da fuori – non ha evitato al quintetto californiano la sconfitta contro i rivali dei Golden State Warriors, la squadra più forte e in forma del basket americano (gli ospiti hanno prevalso con il punteggio di 122 a 103). Per Omri, che ha 27 anni ed è il primo israeliano a militare in Nba (ci gioca del 2009), una giornata comunque storica. Leggi

pilpul

Storie - Il processo Dreyfus
Anniversari da ricordare. Il 22 dicembre del 1894 il capitano dello Stato Maggiore Alfred Dreyfus viene condannato dal tribunale militare francese con la falsa accusa di alto tradimento nei confronti della Patria. Una condanna avvenuta senza prove, sulla base di un forte pregiudizio antiebraico. Un processo che susciterà roventi polemiche sulla stampa europea dell’epoca, dividendo l’opinione pubblica e rinfocolando l’antisemitismo presente in molte fasce della società del vecchio continente.

Mario Avagliano Leggi


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