David
Sciunnach,
rabbino
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"...uomini
consacrati voi sarete per Me…" (Shemòt 22, 30) Ha detto il Grande
Tzaddik Rabbì Menachem Mendel di Kotzk a proposito di questo verso:
Santificate le vostre azioni umane, questo è il fondamento della
santità che viene richiesta all’uomo. Angeli non mancano all’Eterno in
cielo...
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Davide
Assael,
ricercatore
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Si
parla molto di emergere del populismo e di partiti xenofobi e
nazionalisti, ma siamo sicuri che la strategia politica per
contrastarli non finisca, invece, per favorirli? La recente, aspra
polemica fra Matteo Renzi e la Commissione Europea è l’ennesimo esempio
di una visione politica che, per contrastare l’euroscetticismo
dilagante, ne introietta gli argomenti. Così, per contrastare i
populisti in casa propria, si finisce con l’aumentare il divario con i
possibili alleati nell’europarlamento. Un modo di fare che non è solo
irritante per il linguaggio volgare e sbruffonesco messo in campo, ma
che è anche un’incredibile miopia politica. Il tutto mentre il caso
spagnolo, caduto in un inquietante silenzio, certifica un nuovo
andazzo: in Europa (ma forse in tutto l’Occidente democratico) o hai
una legge elettorale che ti permette di governare con il 30% dei
consensi (fra i pochi che votano), oppure non si formano più i governi.
Insomma, un quadro incredibilmente caotico, che continua a gettare
ombre fosche sul fututro. Ah, pare che Tsipras in Grecia sia a rischio
tenuta, stretto fra le forche caudine della riforma delle pensioni e le
richieste della Troika. Giusto per aggiungere un po’ di pepe.
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Lotta al terrorismo,
Kerry loda l'Italia
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“L’Italia
è tra i Paesi più attivi nella lotta all’Isis. Il suo impegno nella
coalizione è uno dei più grandi in termini di persone, di contributi
finanziari e militari in Iraq e, in particolare, per il suo ruolo di
leadership in Libia nel processo di formazione del governo”. Così il
segretario di Stato americano John Kerry nel corso dell’incontro con il
ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni a Roma (Sole 24 Ore).
Fermo intervento del mondo accademico che conta contro i 169 firmatari
del manifesto di boicottaggio del Technion, in gran parte pesci piccoli
dell’università italiana. “La scienza è il miglior modo per superare le
conflittualità. Boicottare Israele vuol dire boicottare la ricerca
scientifica e questo non è mai un bene” dice tra gli altri Marco Gilli,
magnifico del Politecnico di Torino (Repubblica). “Il boicottaggio non
è solo contro Israele e le sue politiche. È di chiaro stampo
antisemita” sottolinea il presidente dell’Italian Technion Society
Piero Abbina (Il Fatto Quotidiano).
In uscita in Francia L’esprit du judaïsme (Grasset), il nuovo saggio di
Bernard-Henry Lévy. Un’opera molto attesa, che è al tempo stesso
filosofica e politica, un manifesto e un racconto personale. “In questo
libro difendo l’umanesimo contro il comunitarismo. Sostengo che
l’essere ebrei è rivolgersi agli altri uomini e mai restare chiusi in
se stessi” racconta il filosofo al Corriere.
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ISRAELE - UN NUOVO ATTACCO TERRORISTICO Gerusalemme, l'odio alle porte
Due
agenti di polizia israeliane e un giovane civile sono rimaste feriti in
un attentato compiuto nei pressi della Porta di Damasco, a Gerusalemme,
da tre terroristi palestinesi. Le due agenti, di 20 e 19 anni, versano
in condizioni gravi mentre gli attentatori sono stati uccisi dalle
forze di sicurezza presenti sulla scena. I tre terroristi, riportano i
media locali, sono arrivati sul luogo dell'attentato armati di
coltelli, armi da fuoco ed esplosivo. Insospettite dal loro
atteggiamento, le agenti hanno chiesto ai tre di presentare i documenti
e mentre uno dei palestinesi mostrava la sua carta di identità un altro
ha aperto il fuoco, ferendole entrambe. "Questo è un attacco combinato,
una questione seria, ed è stato sventato grazie alla vigilanza della
polizia" ha dichiarato Assi Aharoni, portavoce della polizia di
Gerusalemme. Aharoni ha dichiarato che senza la prontezza di intervento
dimostrata in questa circostanza l'attacco terroristico sarebbe potuto
risultare molto più grave.
Sul
luogo dell'attentato sono stati trovati due esplosivi che sono stati
immediatamente disinnescati dagli artificieri. I terroristi, tutti
ventenni, provenivano dalla città di Qabatya, nel nord della
Cisgiordania, e da Jenin.
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QUI MILANO Il web e la sicurezza informatica,
le buone pratiche da conoscere
Sicurezza
informatica, istruzioni per l’uso. Unione delle Comunità Ebraiche
Italiane, Comunità ebraica di Milano e Polizia Postale organizzano
un’occasione di confronto per rappresentare al meglio le problematiche,
i fenomeni e i comportamenti raccomandati e più opportuni per arginare
i rischi e limitare l’accesso alle informazioni più delicate.
L’appuntamento
è per lunedì 8 febbraio, alle 19, nei locali della scuola ebraica
milanese. Interverranno i due copresidenti della Comunità Milo Hasbani
e Raffaele Besso, l’assessore alle Finanze UCEI Noemi Di Segni, il
direttore della redazione giornalistica dell’Unione Guido Vitale, il
dirigente della Polizia di Stato Salvatore Labarbera, il ricercatore
del Cdec Stefano Gatti e l’esperto di sicurezza digitale Simone
Tedeschi.
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UNA CITTADINA DEI CARPAZI RITROVA L'ORGOGLIO Sanders, il tifo che non ti aspetti
"Tutta Slopnice al tuo fianco"
“Beh, l’eccitazione in giro è molta” racconta Adam Soltys alla Agence France Press.
Soltys è il sindaco di Slopnice, villaggio nel sud della Polonia.
È da qui che, nel 1921, il 17enne Eli Sanders partì alla volta degli
Stati Uniti in cerca di fortuna. Oggi che il figlio Bernie, la grande
sorpresa delle primarie democratiche, è in corsa per la Casa Bianca,
l’orgoglio campanilistico sembra diffondersi ogni giorno di più tra gli
abitanti di questa località adagiata tra le valli dei Carpazi. “Siamo
fieri del senatore Sanders, che porta il nome di Slopnice nel mondo.
Gli auguriamo i migliori successi” aggiunge il primo cittadino.
La storia ebraica di Slopnice si interrompe quasi del tutto con la
Shoah. Sotto l’occupazione nazista i campi intorno al villaggio rurale
furono infatti usati per effettuare dei lanci aerei, mentre gli
esercizi commerciali e i beni degli ebrei che vi risiedevano vennero
chiusi e confiscati. I familiari di Eli rimasti furono tutti deportati
e uccisi.
Bernie
e suo fratello hanno voluto andare a fondo delle loro origini ebraiche:
nell’estate del 2013 sono venuti personalmente in visita a Slopnice,
che oggi conta circa 6500 abitanti. Soltys li ha accolti e portati in
visita per il paese, mostrandogli tra le altre cose il memoriale in
ricordo delle vittime della Seconda guerra mondiale. E poi due delle
scuole locali e persino il luogo dove un tempo sorgeva la casa di
famiglia dei Sanders, di cui Bernie e Larry hanno avuto la possibilità
recuperare documenti ufficiali e foto d’epoca conservate negli archivi
comunali.
Un incontro che ha rafforzato ulteriormente il legame tra il senatore e
il suo luogo d’origine, il cui affetto è testimoniato dal fatto che
conosce addirittura qualche parola di polacco, come ha raccontato con
entusiasmo Soltys, che lo ha descritto come “un uomo molto simpatico,
caloroso e amichevole”.
(Nell'immagine in alto Bernie Sanders davanti al memoriale di Slopnice)
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israele AstroSamantha atterra a Tel Aviv
"Spazio, conquistiamolo insieme" “Quando
trascorri abbastanza tempo nello spazio, l’intero pianeta Terra diventa
come il tuo giardino di casa”. L’astronauta italiana Samantha
Cristoforetti, alias AstroSamantha, sbarca in Israele, e sottolinea
come in fondo si senta già un po’ a casa, grazie ai numerosi “passaggi”
sopra il paese con la Stazione spaziale internazionale. Ma anche grazie
alla calorosa accoglienza ricevuta, e “alla scintilla che ho trovato
negli occhi dei ragazzi e delle ragazze, che ho avuto modo di
incontrare qui, che assomiglia a quella dei ragazzi e delle ragazze di
tutto il mondo”.
Tra le tappe della detentrice del duplice record di donna e astronauta
europeo che ha trascorso più tempo nello spazio in un singolo viaggio
(200 giorni da novembre 2014 a giugno 2015), una visita a un liceo dove
si lavora alla progettazione di un microsatellite, e un incontro con
gli studenti dell’Università di Tel Aviv, ma soprattutto la conferenza
dedicata a Ilan Ramon, l’astronauta israeliano scomparso nel 2003
nell’incidente dello shuttle Columbia, che costò la vita ai sette
membri dell’equipaggio.
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QUI PISA - un RICORDO DI michele luzzati "Maestro di storia e di umanità" Lo
spettro è ampio. "Diversi angoli di visuale", come evoca il titolo
dell'iniziativa. È un grande omaggio a più voci, segnato dalla
presenza di molti numi illustri dall'Italia e dal mondo, quello che va
concludendosi in queste ore a Pisa nel ricordo di Michele Luzzati
(1939-2014), insigne studioso di ebraismo che proprio nella città
toscana ha scritto le pagine più importanti della sua attività
accademica e di ricerca.
"Diversi angoli di visuale, fra storia medievale e storia degli ebrei".
Questo il titolo completo del convegno in tre giornate che va
concludendosi in queste ore e che è organizzato, tra gli altri, da
Università degli Studi, Scuola Normale, Comune e Centro
interdipartimentale di studi ebraici.
Significativa partecipazione di pubblico e un parterre di relatori
giunti non solo da tutta Italia ma anche da Germania, Spagna, Stati
Uniti, Israele, che hanno ripercorso molti temi cari a Luzzati, con
particolare riferimento alla presenza ebraica sul territorio nel
Medioevo e nel Rinascimento.
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Ticketless - Referendum
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Avrei
un pio desiderio. Sulle unioni civili, e soprattutto sulla controversia
intorno alle adozioni, mi piacerebbe che il paese si esprimesse con un
voto, come fu per divorzio e aborto. Lo so, non sono più i tempi,
l’Italia ha altre urgenze e un referendum sul tema dell’omosessualità
sarebbe un lusso che non ci possiamo permettere in tempi di crisi
economica mordente. Però, però… a chi sta a cuore la storia del costume
italiano, verrebbe molto utile sapere che cosa verrebbe fuori dalla
conta… anche dentro le comunità ebraiche. Arduo davvero fare delle
previsioni, troppo tempo è passato dall’ultima volta in cui si è andati
alla conta su una questione di coscienza. Siamo cambiati?
Alberto Cavaglion
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Periscopio - Perdono
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Tra
le tante tematiche affrontate nel corso della varie manifestazioni
intercorse per il Giorno della Memoria, particolarmente interessante mi
è sembrato l'argomento scelto come titolo per l'incontro promosso a
Napoli dal Centro Universitario per la Ricerca Bioetica, organismo che
unisce, in un comune impegno, tutte le otto Università della Campania,
ossia la "problematicità del perdono", intorno al quale si sono
confrontati, davanti a un nutrito pubblico di giovani, relatori di
diversa estrazione.
Solo pronunciare la parola 'perdono' il Giorno della Memoria potrebbe
apparire scandaloso, ma la discussione è stata invece, a mio avviso,
utile e interessante, in quanto è andata al di là del semplice rifiuto
del perdono (inteso come semplicistico e gratuito "condono" della
colpa, e magari di una colpa incommensurabile), per affrontare alla
radice il problema di cosa tale parola voglia e possa significare.
Francesco Lucrezi, storico
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