il settiman-ale
I sorrisi tra Bibi e Tsipras
Ma
cosa avranno avuto mai da sorridersi tanto, Netanyahu e Tsipras?
Proprio nella Giornata della Memoria, quando uno s’aspetta che il
leader degli ebrei del mondo sia assorto nel doloroso ricordo,
l’abbiamo visto, dopo una visita lampo del ministro della Difesa
Ya’alon ad Atene il giorno prima, accogliere felice e scherzoso il
leader del ribaltone della sinistra greca a Gerusalemme, per poi
addirittura convolare con lui a Cipro il giorno dopo, una sorta di
fuitina politica, col bonario presidente cipriota a benedire l’amore
finora proibito. Ma non erano antisemiti questi greci? E proprio con
Tsipras, poi. I commentatori hanno continuato a chiederselo perplessi
la settimana dopo, come Shimon Shiffer su Ynet il 1 febbraio, dopo che
ne avevano scritto su Haaretz il politologo greco David Patrikarakos il
26 gennaio, l’ex responsabile degli esteri palestinese Nabil Sha'ath il
27, perfino l’ex ambasciatore israeliano ad Atene, Arye Mekel, il 31.
Alessandro Treves
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