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17 febbraio 2016 - 8 Adar 5776
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
David
Sciunnach,
rabbino
“…di prima spremitura per illuminare e far salire il lume eterno…” (Shemòt 27, 20). Ci fa notare il commento Toledòt Itzhàk, che la parola Katit – di prima spremitura, si può dividere in due parti. La seconda parte, ha come ghematrià-valore numerico 410 che sono gli anni del primo Santuario. Mentre la prima parte, che ha come ghematrià-valore numerico 420, sono gli anni del secondo Santuario. Nonostante questo, il terzo ed ultimo Santuario sarà eterno come è scritto: “… per illuminare e far salire il lume eterno…”.
David
Assael,
ricercatore
Heinz Christian Strache era nella foto di gruppo con Le Pen e gli altri euroscettici europei alla riunione milanese organizzata da Matteo Salvini un paio di settimane fa. Ed oggi abbiamo subito il primo, grande successo politico raggiunto del leader della Lega: le posizioni di Strache sono state recepite dal governo austriaco in carica, che ha deciso la costruzione di un nuovo muro sul confine italiano. Così, tutti gli immigrati che arriveranno da noi, qui resteranno; esattamente il contrario di quanto auspicato dal segretario leghista. Quando si dice lungimiranza politica! Bossi col 5% teneva in mano Berlusconi, Salvini col 15% è destinato all'opposizione e fa campagna elettorale per i partiti esteri, che perseguono obiettivi politici diametralmente opposti ai suoi interessi. Complimenti, bisogna mettersi d'impegno.
Unioni civili, l'ira di Renzi 
Strada in salita per l’approvazione del ddl Cirinnà sulle unioni civili. “Non votiamo la norma taglia emendamenti” ha annunciato a sorpresa il Movimento Cinquestelle, suscitando l’ira del premier Matteo Renzi che ha parlato di “voltafaccia elettorale”. Quali scenari nel breve termine? Scrive la Stampa: “Renzi e il Pd si troveranno oggi davanti a una difficile scelta: insistere con la Cirinnà com’è adesso, e rischiare una bocciatura nei voti a scrutinio segreto. Oppure, ecco l’altra possibilità, negoziare una tregua con i catto-dem, quella trentina di senatori Pd che ieri sera avevano un’aria parecchio sorniona e non si accontenteranno certo di qualche ritocco”.

La divulgazione degli atti acquisiti dalla commissione parlamentare d’inchiesta sul cosiddetto “armadio della vergogna” è oggetto di numerosi approfondimenti sui quotidiani. “Una svolta storica, frutto di un’azione di grande incisività e di sensibilità istituzionale” sottolinea il presidente UCEI Renzo Gattegna, le cui parole sono riportate dall’Osservatore Romano.
“Le carte tratteggiano un paese pieno di ombre, tra criminali di guerra e agenti ossequiosi verso gli ‘antichi comandanti'” sottolinea Repubblica. “C’è tutto il carteggio su Kappler, un gran numero di documenti su Cefalonia, lo sterminio della risiera di San Sabba, le note del ministero della Guerra su crimini e massacratori e le liste di chi passò dalle file naziste alle poltrone di governo o ai vertici della giustizia tedesca” conferma il Corriere. Attesa per la pubblicazione dei faldoni sulle stragi: da Marzabotto a Sant’Anna di Stazzema.

“Bene, è un segnale importante. Non per la comunità ebraica ma per tutta la società”. Al Corriere Roma la presidente della Comunità ebraica Ruth Dureghello commenta la decisione del Movimento Cinquestelle di sospendere la candidatura dalle “Comunarie” del prof negazionista Antonio Caracciolo. “Credo fosse un dovere del Movimento mandare un messaggio chiaro e inequivocabile: non sto parlando del singolo candidato, sto dicendo che il Movimento aveva il dovere di dire chiaramente a quali valori fa riferimento, a quali principi si ispira”.

 
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  davar
GLI STORICI A CONFRONTO 
Si apre l'armadio della vergogna
"Passo avanti significativo"

La divulgazione degli atti del cosiddetto “armadio della vergogna” continua a tenere banco tra gli storici contemporanei.
Prolifico autore di saggi sul periodo nazifascista, Claudio Vercelli guarda con interesse alle nuove carte: “È ancora presto per dire se tutto il materiale sarà effettivamente fruibile dalla collettività, ma si tratta comunque di un fatto importante. Tre in particolare – afferma – sono gli aspetti su cui vale la pena riflettere”. Il primo, la conferma di una evoluzione culturale della società italiana che permette oggi di far luce su episodi ritenuti per molti anni inaccettabili vercellie inconoscibili. “Viene marcata una distanza con quei tempi, insieme a una maggiore disponibilità a coglierne il senso” osserva Vercelli. Il secondo, lo stimolo a trattare i documenti come un punto di partenza e non necessariamente come una meta. “La ricerca storica è un’operazione complessa, che non può basarsi soltanto su quello che troviamo scritto nei documenti. Bisogna mantenere una prospettiva larga – dice Vercelli – cogliendo ad esempio le relazioni e i nessi impliciti”. Il terzo, la possibilità di esplorare le responsabilità dei soggetti che furono compartecipi nei crimini del fascismo e del nazismo. Magari meno esposti, ma comunque coinvolti. Su tutti le pubbliche amministrazioni. “Se i documenti saranno letti e approfonditi adeguatamente – conclude – ho la sensazione che potranno emergere molti elementi rilevanti, sia sui segnali di continuità che su eventuali fratture maturate nel dopoguerra”.
Concorda Lutz Klinkhammer, direttore di storia contemporanea all’Istituto Germanico di Roma. “Il mio invito è quello di essere pazienti, perché il materiale è talmente tanto da necessitare un po’ di tempo per una sua valutazione esaustiva. Comunque – spiega – l’impressione è che ci siano delle novità non di poco conto rispetto al carteggio e agli atti conservati in archivi pubblici già liberamente consultabili”. La pubblicazione degli elenchi, prosegue Klinkhammer, costituisce di per sé “una grossa facilitazione” ma non può sostituirsi ad elementi imprescindibili dell’identità di uno storico chiamato a svolgere con professionalità il proprio mestiere. E cioè, elenca il nostro interlocutore, “fiuto, bravura individuale, lavoro a tappeto negli archivi”.
Decisamente ottimista la studiosa Elisabetta Insolvibile, il cui nonno scampò all’eccidio di Cefalonia: “Devo ancora studiare le carte, ma dai titoli e da quel poco che ho visto mi pare che non manchino gli spunti e le sollecitazioni”. Ad incuriosirla la possibilità di approfondire ulteriormente le responsabilità italiane in quegli anni bui, sia nell’arco temporale 1940-43 che nei mesi della Repubblica Sociale. E ancora, la sua speranza è che possano emergere nuovi elementi su chi organizzò e rese possibile la fuga di Kappler da Roma.
Anche Tullia Catalan (Trieste) si augura che i conti col passato vengano fatti fino in fondo. Con particolare riferimento ai crimini compiuti all’interno della Risiera di San Sabba, l’unico campo di sterminio attivo in Italia. “Mi riservo di leggere con calma le carte, ma auspico fortemente che si possa fare un passo in avanti. Ci sono alcune verità, molto dolorose, su cui troppo spesso abbiamo avuto le mani legate. Penso ad esempio al collaborazionismo locale, tra i più significativi”.


Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

PENALIZZATI SIA EBREI CHE ISLAMICI
Macellazione rituale, l'Olanda verso nuove limitazioni
Il governo olandese ha annunciato l’intenzione di introdurre nuove misure volte a limitare la macellazione rituale prevista dalle regole ebraiche e musulmane, tra cui un divieto di esportazione di carne casher e halal. Lo ha fatto sapere in queste ore – riporta la Jewish telegraphic Agency – il ministro dell’Agricoltura Martijn van Dam, inviando una lettera alla Tweede Kamer, una delle due camere del Parlamento (nell'immagine).

Oltre al divieto sull’esportazione, le nuove misure porranno la produzione di carne casher e halal sotto il controllo di supervisori. Il loro compito – si legge nella lettera – sarà di “assicurare il rispetto dei requisiti legali in materia di benessere degli animali”, che in particolare riguarderanno il processo di macellazione senza precedente stordimento previsto sia dalla religione ebraica sia da quella islamica, e saranno i macelli stessi a dover sostenere i costi legati alla “presenza permanente di supervisori”. Questi ultimi proverranno della Netherlands Food and Consumer Product Safety Authority, un’organizzazione che l’anno scorso aveva già posto il problema all’attenzione delle comunità ebraiche e musulmane del paese poiché aveva esortato il governo a vietare la macellazione rituale in quanto “inumana”.
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qui berlino
Merkel incontra Netanyahu:

"L'Iran riconosca Israele"
Senza il riconoscimento di Israele, la Germania non normalizzerà i suoi rapporti con l’Iran. È il messaggio che la cancelliera Angela Merkel ha inviato nelle scorse ore a Teheran da Berlino, dove ha incontrato il premier israeliano Benjamin Netanyahu. In una conferenza congiunta tra i due capi di governo, Merkel ha assicurato l’impegno della Germania nel garantire la sicurezza di Israele anche di fronte alle minacce iraniane. Seppur Gerusalemme e Berlino siano in disaccordo sulla rimozione delle sanzioni al regime degli Ayatollah (la Germania ha fatto parte del gruppo dei 5+1 che hanno portato all’accordo sul nucleare iraniano), questo non implica che lasceremo solo lo Stato ebraico, ha detto la Merkel.
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melamed - i lavori dell'ihra a lucerna
Memoria, uno sguardo al futuro
Si concludono oggi i lavori della International Research Conference on Education about the Holocaust, conferenza organizzata dalla delegazione svizzera presso l’International Holocaust Remembrance Alliance in collaborazione con la Pedagogische Hochschule di Lucerna. Due giorni e mezzo intensissimi, in cui le presentazioni si sono alternate alle tavole rotonde, ai diversi panel che si svolgevano in parallelo, e in cui ogni coffee break era la scusa per discutere di ricerche in corso e, soprattutto per progettarne di nuove. In rappresentanza di una trentina di paesi diversi, provenienti da università, centri di ricerca, istituzioni governative e non, i presenti hanno avuto l’occasione di confrontarsi sullo stato attuale della ricerca sull’insegnamento della Shoah.
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qui torino - SEGNALIBRO 
"Antifascismo, valore in crisi"
“L’antifascismo, nella sua storia e nella sua cultura, è stato il momento più alto, di maggiore tensione ideale e morale che l’Italia repubblicana abbia mai vissuto”. Sono parole tratte da L’eclisse dell’antifascismo (ed. Laterza) di Manuela Consonni, volume presentato nelle scorse ore al Museo diffuso della Resistenza di Torino. La presentazione dell’opera è stata accompagnata dalle riflessioni di Anna Foa, studiosa dell’età moderna e autrice della prefazione, di Stefano Levi della Torre, accademico, pittore e saggista e di Fabio Levi, direttore del Centro Internazionale di Studi Primo Levi.


Emanuele Levi
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QUI NEW YORK - MODA E MODI
Mizrahi, il genio ribelle
“Non c’è nulla di importante nella vita se non il coraggio. Non c’è nulla di importante nella vita se non guardare in faccia quello di cui hai più paura e affrontarlo. Questo per me è tutto”.
Stilista amato dai premi Oscar ma anche artista multiforme, intervistatore pettegolo, attore nei film di Woody Allen e regista di opere teatrali: è piuttosto complicato riassumere con una qualifica la carriera trentennale di Isaac Mizrahi, al quale il Jewish Museum di New York dedica una grande mostra che verrà inaugurata il prossimo 18 marzo.
Nato nel 1961 da una famiglia ebraica molto religiosa originaria di Aleppo (Siria), Mizrahi ha compiuto i suoi studi presso la yeshiva di Flatbush, dimostrando fin da giovanissimo una spiccata propensione per l’arte e lo stile. A 10 anni ha ricevuto da suo padre la prima macchina da cucire, mentre l’amore per i vestiti di sua madre Sarah lo ispirerà inevitabilmente.
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LUTTO NEL MONDO DELL'ARTE
Eugenio Carmi (1920-2016)
Una persona indimenticabile, sia a livello artistico che a livello personale. Così Nicoletta Pallini, curatrice di una mostra interamente dedicata l’anno scorso a Eugenio Carmi al Palazzo Ducale di Genova, ricorda a Pagine Ebraiche il grande pittore scomparso ieri a Lugano all’età di 96 anni. Ebreo genovese, Carmi è stato uno dei maggiori esponenti dell’astrattismo italiano, che seppe usare accanto alla tela e ai materiali più classici, anche materiali della quotidianità e addirittura di scarto, come quelli delle fabbriche, mischiandoli per ricreare nuove e inaspettate forme d’arte. Questo spirito innovatore si ritrova anche nella channukkiah da lui disegnata per il Museo della Luci di Casale Monferrato, che raccoglie una collezione di candelabri di arte contemporanea. Quella di Carmi, realizzata nel 2000, è disegnata con una tecnica mista su legno e tessuto, riprendendo le forme geometriche e le tinte brillanti che caratterizzano l’opera del pittore.
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pilpul

Ticketless - Intimità marrane
Non è la prima volta, e temo non sarà l’ultima, che mi capita di segnalare un articolo uscito sul sito www.storiamestre.it, uno dei luoghi di dibattito più vivaci e intensi che si possano incontrare navigando in rete. Oggi vorrei rinviare alla traduzione di un saggio di Giovanni Levi sul tema delle “intimità marrane”, che i giovani redattori di “storiamestre” hanno tradotto dal francese (uscito in origine sotto il titolo Intimité marrane, sulla rivista di psicoanalisi Penser/Rêver (n. 25, 2014, pp. 103-113). “L’intimità è una emozione ambigua”, si legge, “che possiamo osservare dall’esterno ma che non possiamo verbalizzare. Ed è ambigua anche nel momento in cui si vive direttamente”. Partendo dalla biografia di Zorzi (Giorgio) Cardoso, unico figlio maschio di Giacomo Cardoso, Giovanni Levi svolge una serie di osservazioni molto acute sul rapporto conflittuale delle identità ebraiche nascoste, confinate nella segreta sfera del Regno delle Madri, come diceva Giacomo Debenedetti. Il padre di Cardoso era stato il terzo console portoghese a Venezia dopo Lodovico Lopes di Coimbra, morto a Venezia nel 1620, seguito nella carica dal genero Giorgio Cardoso proveniente da Fez, dove professava apertamente l’ebraismo, morto di peste a Venezia nel 1630 dove – secondo una denuncia all’inquisizione – frequentava la chiesa, ma “stava alla messa ridendo e facendo poco conto” e aveva dato a suo figlio Giacomo un pedagogo ebreo “un giudeo con la baretta chiamato Santes che lo portava con la mano in braccio”. Il saggio si snoda lungo il crinale dell’autobiografia ebraica nella seconda metà del Novecento e offre spunti di grande interesse sul tema delle identità plurali dell’ebraismo contemporaneo.

Alberto Cavaglion 

Periscopio - Irena Sendler
Al di là degli aspetti morali, educativi, civili, uno dei più grandi meriti della Giornata della Memoria – e che, pur di fronte agli aspetti problematici di varia natura (più volte, da diverse parti richiamati, con varietà di argomentazioni), ne rende tanto importante l’esistenza – è senz’altro quello di far conoscere a un più vasto pubblico storie di straordinaria importanza, altrimenti condannate a restare nell’ombra, o a scivolare inesorabilmente nell’oblio.

Francesco Lucrezi, storico
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