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19 febbraio 2016 - 10 Adar 5776
Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri di Pierpaolo Pinhas Punturello e di Gadi Luzzatto Voghera. Nella sezione pilpul una riflessione di Anna Segre, Francesco Moises Bassano e Ilana Bahbout.
 
IDF ‏@IDFSpokesperson 
18 feb
Today, Sgt. Tuvia (Yanai) Weissman was killed by a Palestinian while grocery shopping. May his memory be a blessing

JTA | Jewish news ‏@JTAnews 
18 feb
Rivlin to US Jewish leaders: Don’t politicize relationship with Israel: http://bit.ly/1ouBurD 

The Economist ‏@TheEconomist

18 febbraio
Michael Bloomberg: billionaire centrist, ex-mayor, and saviour of American politics? http://econ.st/1QnEjqJ


 
#PE24BreakingNews
Aggiornamenti regolari e notizie provenienti dal mondo ebraico, sulla homepage del portale dell'ebraismo italiano www.moked.it oppure seguendo il link diretto http://bit.ly/1uQoBHo
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La violenza in Medio Oriente,
è ancora intifada dei coltelli 

La lunga striscia di violenza in Israele e Cisgiordania, avviata l'ottobre scorso con la cosiddetta intifada dei coltelli, continua a fare vittime. Ieri, infatti, in Cisgiordania è stato accoltellato a morte Tuvia Yanai Weissman, soldato israeliano di 21 anni. Ad aggredirlo, mentre si trovava con la moglie e il figlio in un supermercato, due quattordicenni palestinesi, che hanno ferito anche un'altra persona. I due aggressori sono stati entrambi uccisi. A dare brevemente notizia dell'attentato, Libero, il Fatto Quotidiano e Avvenire. Quest'ultimo riporta di un dossier della Commissione Giustizia e Pace, ente legato ai vescovi cattolici, in cui si parla di “situazione 'stagnante e senza vita, senza luce di speranza' sofferta sia dagli israeliani, che hanno bisogno di 'sicurezza e tranquillità', sia dai palestinesi, che attendono 'la fine dell'occupazione' e lo sviluppo effettivo di uno Stato indipendente”.

L'Islam e l'Intesa con lo Stato italiano. Sul Corriere della Sera, a firma di Goffredo Buccini, l'appello alle forze di governo italiano a costruire una carta dei valori con l'Islam, che porti al riconoscimento di quest'ultimo da parte dello Stato e, dall'altra parte, alla sua piena adesione ai principi della Costituzione. L'ultimo tentativo in questo senso fu di Giuliano Amato nel 2006-2008 e, riporta Buccini, “scaturì per reazione a una sortita antisemita dell'Ucoii, la più forte organizzazione delle comunità islamiche italiane (allora ritenuta assai vicina alla Fratellanza musulmana)”. Da quel progetto, poi arenatosi, nacque una Carta dei valori in cui si prevedeva “il riconoscimento dell’Islam italiano, il supporto (normativo e anche finanziario) all’emersione delle moschee, in cambio di una esplicita adesione a elementi costitutivi della nostra cultura e del nostro patrimonio identitario come libertà, tolleranza, uguaglianza uomo-donna”.

Museo del fascismo, il sì di 50 storici. “Come storici riteniamo che la costruzione di un museo sul periodo fascista della storia italiana sia da valutare in modo positivo, considerate le garanzie di serietà, rigore scientifico che il sindaco Frassinetti ha sempre posto come requisiti necessari”. L'opinione di cinquanta storici – tra cui riporta il Giornale Marco Gervasoni, Marcello Flores, Alessandro Campi e Stephen Gundle – espressa in una lettera che appoggia la creazione di un museo del fascismo a Predappio. Un museo che dovrà prendere esempio da istituzioni simili nel mondo, in cui si favorisce la conoscenza dei fatti storici e si evita ogni tipo di celebrazione, scrivono i firmatari (La Stampa).

La storia di Villa Palme. “Negli anni Trenta era la Scuola del Mediterraneo sulle colline di Recco, nata per ospitare e far studiare i bambini ebrei scampati al Nazismo”, scrive Repubblica Genova ricordando la storia di Villa Palme. Una storia che oggi i ragazzi di una scuola ligure vogliono far rivivere attraverso un video. “Se ne parlerà domenica 21 febbraio alle 18 – scrive il quotidiano - al Museo Luzzati di Porta Siberia, per lanciare una iniziativa di crowdfounding per trovare i fondi necessari per la realizzazione del video”.

Polonia e le accuse all'eroe di Solidarnosc. Al pesante clima che si respira in Polonia, dove l'Unione europa guarda con preoccupazione la politiche autoritarie del governo ultraconservatore di destra, si aggiunge l'accusa  - raccontata da La Stampa - a Lech Walesa, “l’eroe di Solidarnosc e dell’indipendenza, il sindacalista che liberò la Polonia dalla dittatura comunista” di essere stato una spia dell'Urss. “Non si possono cambiare i fatti con le bugie, le accuse e le prove false”, la difesa di Walesa.

Segnalibro - Gurlitt, il mercante d'arte del nazismo. Esce in Germania il libro a firma della storica d'arte Meike Hoffmann della Freie Universitaet di Berlino e della giornalista del Tagesspiegel Nicola Kuhn che ricostruisce la storia di Hildebrand Gurlitt, noto come il mercante d'arte di Hitler, e dell'incredibile vicenda che porterà la polizia tedesca a scoprire nel 2010 nello squallido appartamento in cui vive il figlio di Hildebrand, Cornelius, 1400 capolavori requisiti dai nazisti durante la guerra. Molti di quei quadri appartenevano a famiglie ebraiche.

Israele, chi è Amir Ohana. “Davanti ai parlamentari israeliani ha salutato i due figli e Alon, 'l'amore della mia vita'. I gemelli Ella e David sono nati da poco attraverso la maternità surrogata negli Stati Uniti. Perché Amir Ohana – racconta il Corriere della Sera Sette - è il primo deputato apertamente gay a entrare alla Knesset per il Likud, il partito conservatore al governo. 0 come ha proclamato nel giorno dell'insediamento: 'Sono omosessuale, un falco della destra nelle questioni di sicurezza, un liberal in quelle sociali'”.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked
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