David
Sciunnach,
rabbino
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“Moshè
prese la tenda e la piantò fuori dall’accampamento…” (Shemòt 33, 7). È
interessante notare che Moshè sposta la Tenda del Convegno fuori
dall’accampamento dopo che i figli d’Israele hanno peccato d’idolatria
verso Dio.
Nella Parashà di Terumà è scritto: “Mi faranno un Santuario ed Io
risiederò in loro” (Shemòt 25, 8): da questo c’insegnano i Maestri che
ogni ebreo che si santifica seguendo la Torah ed adempiendo alle
mitzvot diviene un piccolo Santuario dove può risiedere la Shechinà.
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David
Assael,
ricercatore
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La
presa di posizione del sindaco Boris Johnson, carismatica figura dei
Tories inglesi, a favore dell’uscita del suo Paese dall’UE è il più
lampante fallimento della strategia seguita fin qui dai leader europei:
introiettare gli argomenti dei populisti per svuotarli dal di dentro.
Così hanno fatto tutti, da destra a sinistra. Hollande (e prima
Sarkozy) in Francia, Cameron in Inghilterra, Faymann in Austria, Merkel
(per quanto riguarda la politica economica). Per molti versi, anche
Renzi da noi (la polemica contro la burocrazia europea come se l’Europa
non dipendesse dai governi nazionali).
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Scuole francesi, a lezione contro i complottismo
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Dalle
scie chimiche alla setta degli illuminati fino al complotto sionista.
Le teorie cospirazioniste sono sempre esistite ma il social network e
internet ne hanno permesso la proliferazione, raggiungendo soprattutto
i più giovani. Tanto che in Francia uno studente su cinque crede alle
macchinazioni complottiste. Un dato, racconta Repubblica, che ha fatto
preoccupare il ministero dell'Istruzione transalpino che ha deciso di
contrastare il fenomeno mettendo in cantiere “corsi di autodifesa
intellettuale” per gli studenti delle scuole. A fare da apripista un
liceo della banlieu parigina dove già da cinque anni Sophie Mazet,
docente di inglese, ha avviato un progetto antibufale. “È una
battaglia culturale che non si risolve con una legge” spiega Rudy
Reichstadt fondatore del sito Conspiracy Watch, ma ricostruendo la
fiducia con i media e con le istituzioni. “Se alcune teorie sono
fondamentalmente benigne, e ormai polverose, - ricorda Vittorio Zucconi
- ben più maligno è il continuo ritorno del negazionismo sulla Shoah,
che vede nella "esagerazione dell'Olocausto, o addirittura nella sua
deliberata organizzazione, il mezzo usato dal diabolico Ebreo per
realizzare il "complotto" sionista”.
Ultimo saluto a Milano per il grande intellettuale e romanziere
italiano Umberto Eco. A rendere omaggio al professore, scomparso
venerdì scorso, migliaia di persone nel corso dei funerali laici
tenutisi al Castello Sforzesco di Milano. “Addio Eco, ci hai riempito
d'orgoglio”, titola La Stampa mentre Repubblica, nelle sue pagine
milanesi, sceglie di aprire con le parole del sindaco Giuliano Pisapia:
“Grazie Professore hai mostrato la grandezza di questa città”. E per
questo, riporta il Corriere di Milano, il Comune ha deciso di
intitolare una via ad Eco.
Intercettazioni Usa sull'ex premier italiano. Il governo italiano ha
convocato l'ambasciatore degli Stati Uniti in Italia per chiedere
chiarimenti riguardo ai file pubblicati da Repubblica ed Espresso in
collaborazione con Wikileaks e dai quali risulta che le conversazioni
tra l’ex premier Silvio Berlusconi con capi di Stato come Angela
Merkel, Nicolas Sarkozy e Benjamin Netanyahu sono state intercettate
dai servizi americani. “Lo dico da anni che c’è stato un complotto
internazionale”, avrebbe commentato l’ex premier in privato, riporta il
Corriere della Sera, che tra le reazioni della politica italiana
registra quella del deputato Emanuele Fiano: “Fa bene il governo a
pretendere chiarimenti: la vicenda è delicata, occorre cautela ma anche
fermezza nella tutela della nostra sovranità”. Dalle intercettazioni,
scrive Libero, risulta tra le altre cose l'intenzione nel 2010 di
Berlusconi da fare da tramite tra Gerusalemme e Washington in un
momento di particolare tensione tra i due governi. Repubblica, invece,
racconta chi c'è dietro il sistema di spionaggio messo in piedi dagli
Usa, ovvero un agenzia interna al Nsa.
Salvini cerca voti nelle periferie romane. Il leader della Lega Nord
Matteo Salvini vuole attirare a sé “quella vasta area elettorale
che non sopporta Rom e immigrati”, scrive La Stampa. Per questo Salvini
si era smarcato dall'appoggiare la candidatura di Bertolaso per il
centrodestra a Roma, dopo che l'ex capo della protezione civile aveva
dichiarato “non ho mai votato Berlusconi, ho fatto la campagna
elettorale per Rutelli e i Rom sono una categoria vessata”. E ora il
leader leghista vuole guadagnarsi gli elettori della periferia romana
per mettere in piedi un partito nazionale stile Le Pen in Francia.
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Qui Roma – Il Premio FiuggiStoria
“Facciamo i conti col passato”
L’arma della Memoria contro l’oblio, la negazione, il buio della ragione.
Serve una presa di coscienza, ferma e collettiva. Bisogna riattivare
determinate sensibilità. E insieme lavorare sulla divulgazione, sulla
cultura, sull’incontro. Perché l’Italia, viene detto, “non ha ancora
fatto pace col proprio passato”.
Lancia l’allarme Pino Pelloni, segretario del Premio FiuggiStoria.
L’occasione è la cerimonia di consegna dei riconoscimenti della sesta
edizione del premio, avvenuta ieri nella cornice di Palazzo San Macuto
a Roma.
Una preoccupazione condivisa dai giornalisti, storici e scrittori la
cui opera è stata riconosciuta come meritoria e cui lo stesso Pelloni
ha donato una simbolica Menorah di Anticoli, l’antica Fiuggi,
realizzata dall’artista Nicola Tella.
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il rapporto annuale dell'organizzazione
Amnesty: “2015 annus horribilis,
passi indietro sui diritti umani”
“Il
2015 non è stato un bell’anno”. Non ha esordito con una nota positiva
il direttore generale di Amnesty International Italia Gianni Ruffini,
nel presentare il rapporto 2015- 2016 dell’organizzazione, che ogni
anno produce una relazione sulla situazione dei diritti umani nel
mondo, nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Roma, all’Istituto
dell’Enciclopedia Italiana, in contemporanea con molte altre città in
tutto il mondo. Nel volume, edito in Italia da Infinito, si analizzano
le violazioni dei diritti umani commesse nel corso dell'ultimo anno
paese per paese, inclusi un capitolo su Israele e uno sull'Autorità
palestinese in cui si trovano, tra le altre cose, alcune considerazioni
sullo storico conflitto e l'ultima ondata di violenza, cominciata lo
scorso ottobre e ribattezzata dai media "l'intifada dei coltelli"
ovvero decine di attentati terroristici compiuti dai palestinesi contro
civili e soldati israeliani per lo più attraverso accoltellamenti. A
presentarlo accanto a Ruffini anche il presidente di Amnesty
International Italia Antonio Marchesi e il portavoce Riccardo Noury,
che ha aperto la conferenza con un messaggio di solidarietà alla
famiglia di Giulio Regeni, ricordando la campagna dell’organizzazione
portata avanti con il quotidiano Repubblica per sensibilizzare sulla
necessità di andare a fondo della vicenda della morte del giovane
ricercatore.
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Ticketless
- Ehgiaite |
Racconta
Massimo Mila che, per commentare stupidaggini, sparate retoriche
circolanti sotto il fascismo, Riccardo Bauer avesse iniziato a spiegare
il suo pensiero ai compagni che dividevano con lui la cella nel braccio
politico di Regina Coeli, dicendo “Eh, già!”. Due parolette semplici e
ingenue, “un colpo di spillo, che buca di soppiatto le vesciche della
boria sovrana”. Mi è tornata a mente la malattia, ehgiaite, e connessa
filastrocca milanese (“Eh già, l’è propi inscì”) leggendo le accalorate
reazioni degli storici al progetto di museo del fascismo che dovrebbe
sorgere a Predappio. Confesso di provare simpatia e un pizzico di
compassione per il sindaco di quella piccola comunità che cerca di
uscire da una sgradevole situazione – non è comparabile il suo ruolo
istituzionale, con il più agevole compito di chi guida un luogo del
martirologio nazifascista. Provo soprattutto forte l’istinto di
proteggerlo dalla boria sovrana dei nostri storici ormai tutti sul
piede di battaglia. L’un contro l’altro armati, ciò che rinvierà in
eterno la realizzazione di un qualsiasi progetto condiviso. “Eh già, lè
propi inscì”.
Alberto Cavaglion
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Periscopio
- Impegnarsi a sapere
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Viene
oggi presentato, nei locali della Comunità Ebraica di Napoli (per
iniziativa della stessa Comunità, nonché delle locali Associazioni
Adei-Wizo e Italia-Israele) il libro di rav Roberto Della Rocca Con lo sguardo alla luna. Percorsi di pensiero ebraico (Ed. Giuntina), di cui già si è avuto modi di parlare su queste colonne.
L’ampiezza e l’importanza dei temi trattati – che vanno dalla filosofia
all’astronomia, dall’etica all’esegesi testuale, dalla storia
all’antropologia -, la profondità e l’acutezza dell’analisi e
l’eleganza e la scorrevolezza della scrittura fanno, a mio parere, del
volumetto un lavoro davvero prezioso, che riesce a racchiudere, nello
spazio ristretto di quindici, agili capitoletti, delle vere piccole
perle di saggezza, invitando il lettore ad andare alla radice di
problemi connessi non soltanto all’identità ebraica, ma anche, più in
generale, alla collocazione dell’uomo nel creato, e alle sue
responsabilità verso se stesso, il suo Creatore, i suoi simili, nonché
verso le generazioni passate e quelle avvenire.
Francesco Lucrezi, storico
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