A scuola contro il complottismo

rassegna“Dalle scie chimiche alla setta degli illuminati fino al complotto sionista. Le teorie cospirazioniste sono sempre esistite ma il social network e internet ne hanno permesso la proliferazione, raggiungendo soprattutto i più giovani. Tanto che in Francia uno studente su cinque crede alle macchinazioni complottiste. Un dato, racconta Repubblica, che ha fatto preoccupare il ministero dell’Istruzione transalpino che ha deciso di contrastare il fenomeno mettendo in cantiere “corsi di autodifesa intellettuale” per gli studenti delle scuole. A fare da apripista un liceo della banlieu parigina dove già da cinque anni Sophie Mazet, docente di inglese, ha avviato un progetto antibufale. “È una battaglia culturale che non si risolve con una legge” spiega Rudy Reichstadt fondatore del sito Conspiracy Watch, ma ricostruendo la fiducia con i media e con le istituzioni. “Se alcune teorie sono fondamentalmente benigne, e ormai polverose, – ricorda Vittorio Zucconi – ben più maligno è il continuo ritorno del negazionismo sulla Shoah, che vede nella “esagerazione dell’Olocausto, o addirittura nella sua deliberata organizzazione, il mezzo usato dal diabolico Ebreo per realizzare il “complotto” sionista”.

Milano, l’ultimo omaggio al Professore. Ultimo saluto a Milano per il grande intellettuale e romanziere italiano Umberto Eco. A rendere omaggio al professore, scomparso venerdì scorso, migliaia di persone nel corso dei funerali laici tenutisi al Castello Sforzesco di Milano. “Addio Eco, ci hai riempito d’orgoglio”, titola La Stampa mentre Repubblica, nelle sue pagine milanesi, sceglie di aprire con le parole del sindaco Giuliano Pisapia: “Grazie Professore hai mostrato la grandezza di questa città”. E per questo, riporta il Corriere di Milano, il Comune ha deciso di intitolare una via ad Eco.

Intercettazioni Usa sull’ex premier italiano. Il governo italiano ha convocato l’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia per chiedere chiarimenti riguardo ai file pubblicati da Repubblica ed Espresso in collaborazione con Wikileaks e dai quali risulta che le conversazioni tra l’ex premier Silvio Berlusconi con capi di Stato come Angela Merkel, Nicolas Sarkozy e Benjamin Netanyahu sono state intercettate dai servizi americani. “Lo dico da anni che c’è stato un complotto internazionale”, avrebbe commentato l’ex premier in privato, riporta il Corriere della Sera, che tra le reazioni della politica italiana registra quella del deputato Emanuele Fiano: “Fa bene il governo a pretendere chiarimenti: la vicenda è delicata, occorre cautela ma anche fermezza nella tutela della nostra sovranità”. Dalle intercettazioni, scrive Libero, risulta tra le altre cose l’intenzione nel 2010 di Berlusconi da fare da tramite tra Gerusalemme e Washington in un momento di particolare tensione tra i due governi. Repubblica, invece, racconta chi c’è dietro il sistema di spionaggio messo in piedi dagli Usa, ovvero un agenzia interna al Nsa.

Salvini cerca voti nelle periferie romane. Il leader della Lega Nord Matteo Salvini vuole attirare a sé “quella vasta area elettorale che non sopporta Rom e immigrati”, scrive La Stampa. Per questo Salvini si era smarcato dall’appoggiare la candidatura di Bertolaso per il centrodestra a Roma, dopo che l’ex capo della protezione civile aveva dichiarato “non ho mai votato Berlusconi, ho fatto la campagna elettorale per Rutelli e i Rom sono una categoria vessata”. E ora il leader leghista vuole guadagnarsi gli elettori della periferia romana per mettere in piedi un partito nazionale stile Le Pen in Francia.

“No al divieto sulle moschee”. La Corte Costituzionale ha bocciato una legge della Regione Lombardia che voleva impedire la costruzione di una moschea. “Alcune parti della legge voluta dal presidente leghista Maroni – scrive La Stampa – confliggono con la libertà di culto sancita dalla Costituzione”. E mentre in Parlamento la questione unioni civili infiamma il dibattito, la Consulta si troverà oggi ha valutare un ricorso che riguarda la possibilità di un’adozione da parte di una coppia omosessuale.

Roma, Gitai al Maxi. Sul Corriere Roma, il calendario delle iniziative del Maxi che sarà aperto – l’11 marzo – dalla mostra legata al film di Amos Gitai sull’assassinio, il 4 novembre del 1995 a Tel Aviv, del primo ministro israeliano Itzhak Rabin per mano di un estremista ebreo. “Verranno esposte cinque proiezioni vid eo, tra cu i estratti d el film, foto e documenti che ne ra ccontano la realizzazione”.

I burini di Baron Cohen. Saranno “i chav, i giovani il cui modo di vestire, parlare e comportarsi viene considerato sinonimo di scarsa istruzione, basso reddito e appartenenza alle classi più basse,” i protagonisti, spiega Repubblica, del nuovo irriverente film di Sacha Baron Cohen, Grimsby.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked

(24 febbraio 2016)