25 febbraio2016 - 16 Adar5776 |
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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Elia Richetti e di
Sergio Della Pergola. Nella sezione pilpul una riflessione di Stefano
Jesurum e Daniel Funaro.
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Raphael Ahren @RaphaelAhren
25 febbraio
This morning, Hazem Khairat, the first Egyptian ambassador in in Israel
in three years, is presenting his credentials to @PresidentRuvi
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#PE24BreakingNews |
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Unioni civili, un voto di fiducia
La
maggioranza ha trovato un accordo sul disegno di legge per le unioni
civili. Come raccontano i quotidiani di oggi (Corriere della Sera,
Repubblica, La Stampa fra gli altri), dopo lo stralcio della parte
sulla stepchild adoption e sull'obbligo di fedeltà, il Pd ha siglato un
patto con i centristi di Ncd e il governo ha annunciato la fiducia
sull'ultima versione della legge sulle unioni civili (il voto di
fiducia è previsto per oggi alle 19). “L'ultima, snervante trattativa –
scrive Repubblica ricostruendo il percorso per arrivare all'accordo - è
su dieci parole che però garantiscono un paracadute alle coppie gay
sulle adozioni. Dicono: 'Resta fermo quanto previsto e consentito in
materia di adozioni dalle norme vigenti'”. Senza questa frase, rileva
il quotidiano, le sentenze che sino ad oggi hanno “consentito
l'adozione agli omosessuali del "figlio del partner", sarebbero
saltate”. Sulle colonne del Corriere della Sera, Pierluigi Battista
chiede ora l'impegno della politica perché risolva il delicato punto
delle adozioni: non è possibile affidarsi alla magistratura, scrive
Battista, per risolvere la questione. “Non si sentono - afferma
l'editorialista rivolgendosi ai politici - un po’ male, loro
sempre ad esibire la retorica del cuore traboccante di sentimenti a
tenere i bambini nell’inferno dell’emarginazione e della solitudine
anziché affidarli a chi ne vuole prendere cura, eterosessuale o
omosessuale che sia?”.
Maroni vs moschee. Dopo
la bocciatura della Corte costituzionale della norma regionale sulla
regolamentazione delle moschee in Lombardia, considerata dai giudici
discriminatoria, il governatore Roberto Maroni, intervistato da
Repubblica, afferma di voler affidare la decisione al voto popolare, e
dunque a un referendum. La bocciatura della Corte era stata accolta da
Maroni con un tweet che ha fatto scattare la polemica. “Allah akbar”,
le parole social dal governatore. Il leader della Lega nord Matteo
Salvini ha addirittura scritto “E brava la Corte islamica, complice
dell'invasione” in riferimento alla sentenza (Corriere della Sera). “La
nostra preoccupazione è essere custodi dei diritti fondamentali: il
nucleo e ssenziale della sentenza poggia sull’evitare discriminazioni”,
l'indiretta risposta del presidente della Corte Paolo Grossi.
Milano, i candidati sindaci e le libertà religiose.
“Che cosa succederà ad esso con il bando delle moschee del Comune?” si
chiede il Corriere (nella pagine milanesi) in riferimento al
provvedimento portato avanti da Palazzo Marino sulla realizzazione di
nuove moschee a Milano che, viste le imminenti elezioni, potrebbe
cambiare il proprio tragitto. “ Un bando già c'è quindi andiamo
avanti con quello”, afferma il candidato Pd Giuseppe Sala. Per Stefano
Parisi, candidato del centro destra, la questione non è una priorità ma
vuole incontrare “i rappresentati “della moschea “perché voglio da loro
la garanzia che rispettino la libertà religiosa dei cattolici e degli
ebrei in città”. “Servono moschee piccole, ufficiali, sul territorio
cittadino, che diano tutte le garanzie di provenienze e gestione
trasparenti”, la posizione di Corrado Passera di Italia Unica. Simile
la proposta della Cinque Stelle Patrizia Bedori, che parla di moschee
piccole, “poche distribuite sul territorio, come a Londra, senza
quartieri sotto scacco”.
Regeni, l'Italia vuole la verità.
“No alla verità di comodo sulla morte di Giulio Regeni. Vogliamo tutte
le carte”, è quanto chiede il ministro degli Esteri italiano Paolo
Gentiloni rispetto al caso del ragazzo ucciso in Egitto in circostanze
ancora da chiarire. Dalle pagine dell'Unità, Gentiloni chiede chiarezza
e i nomi dei colpevoli delle torture e dell'assassinio di Regeni.
Israele, fuoco amico.
“Un ufficiale di riserva delle forze di sicurezza israeliane è stato
ucciso per errore durante un tentato accoltellamento da parte di un
palestinese nei pressi dell'insediamento coloniale di Gush Etzion, a
sud di Betlemme, in Cisgiordania”, riporta il Giornale. La vittima
aveva 23 anni.
Elezioni iraniane. Domani
i cittadini che vivono sotto il regime iraniano andranno a votare.
Secondo Repubblica, le urne “rivestono una particolare importanza
perché saranno cruciali nel determinare le sorti del progetto politico
del Presidente Rouhani, un progetto di cambiamento e apertura che, come
ha dimostrato nel 2013 la sua sorprendente elezione al primo turno, è
riuscito a raccogliere l'adesione della maggioranza della popolazione”.
Dall'altra parte tra gli iraniani c'è una “certa delusione per il
ritardo nei miglioramenti promessi” e “un crescente pessimismo sulle
prospettive di cambiamento anche in termini di libertà individuali”. Le
elezioni, inoltre, saranno utili per capire i rapporti di forza tra le
varie componenti del regime.
Daniel Reichel
twitter @dreichelmoked
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