28 febbraio 2016 - 19 Adar 5776 |
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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Benedetto Carucci
Viterbi e di David Bidussa. Nella sezione pilpul una riflessione di
Claudio Vercelli.
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Ynetnews @ynetnews
28 feb
Rouhani allies win all of Teheran's seats after 90% of votes counted: state TV - http://ift.tt/1n6MFp0
The Jerusalem Post @Jerusalem_Post
28 feb
Expelling terrorists' families to Gaza 'illegal': Attorney General http://dlvr.it/KdWCWR #ArabIsraeliConflict
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#PE24BreakingNews
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Aggiornamenti regolari e notizie provenienti dal mondo ebraico, sulla homepage del portale dell'ebraismo italiano www.moked.it oppure seguendo il link diretto http://bit.ly/1uQoBHo
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Iran, la vittoria ai riformisti
A
Teheran 29 seggi su 30 sono andati ai riformisti di Rouhani. E anche il
resto del paese ha risposto positivamente. Il risultato che si sta
profilando nelle elezioni iraniane parla di una netta approvazione
popolare delle iniziative portate avanti dall'attuale presidente, su
tutte l'accordo nucleare. “II popolo ha dato maggior credibilità e
potere al suo governo eletto. La competizione è finita — il commento di
Rouhani riportato dal Corriere della Sera -. È ora di aprire un nuovo
capitolo nello sviluppo economico dell'Iran, basato sulle capacità
nazionali e sulle opportunità internazionali”. L'attuale leader
Khamenei, spiega il direttore della Stampa Maurizio Molinari, rimane
saldamente al potere ma troverà a fargli da contraltare l'ex presidente
Rafsanjani, tra i leader dell'area dei riformisti e sostenitore di
Rouhani. Rafsanjani è lo stesso uomo che nel 2006 venne accusato dalla
giustizia argentina di essere stato, da presidente, il mandante
dell'attentato di Buenos Aires del 1994 contro il centro ebraico Amia
in cui furono assassinate 85 persone. Se di cambiamento si parla, da
Gerusalemme fanno sapere che la prima riforma portata avanti da Teheran
dovrebbe essere di finirla di finanziare il terrorismo internazionale.
Anche per la minoranza ebraica iraniana non cambierà molto, afferma un
suo rappresentante al Corriere della Sera: “chiunque vada in Parlamento
– afferma - non si occupa delle questioni politiche iraniane. Deve
tutelare gli interessi della comunità”.
Unioni civili. La
Stampa segnala l'intervento del presidente dei rabbini italiani, rav
Giuseppe Momigliano, che sul nostro notiziario quotidiano di venerdì si
era così espresso sul tema delle unioni civili: "Prendiamo atto di
questa legge che, con una certa fatica, si sta facendo strada nel
Parlamento. In quanto cittadini italiani, non possiamo infatti
sottrarci dal compito di leggere e interpretare i segnali che arrivano
dalla società, dalle forze politiche, dalle istituzioni. Quindi massimo
rispetto e massima attenzione alla pluralità di opinioni espresse,
anche all’interno delle nostre Comunità. Però deve essere chiaro un
fatto. E cioè che la linea educativa dell’ebraismo ortodosso si basa
sulla Halakhah, la legge ebraica. E che questa non può essere cambiata
perché forze esterne indicano un percorso diverso".
Bologna, imbrattato il Memoriale. “L’antisemitismo
non c’entra, è un fenomeno diffuso”, spiega il presidente della
Comunità ebraica di Bologna Daniele De Paz in un'intervista pubblicata
sulle pagine bolognesi del Corriere. Il riferimento è alla scritta con
cui è stato imbrattato uno dei muri del Memoriale della Shoah
cittadino, inaugurato lo scorso 27 gennaio. “L’oltraggio al Monumento”
scrive oggi Vittorio Monti sulla prima del Corriere Bologna, è “un
insulto globale alla città”. “Il momento attuale – continua Monti -
mostra convergenti inquietudini: l’assalto alla libertà di pensiero e
di insegnamento incarnata da Angelo Panebianco, gli slogan nostalgia,
lo sfregio ai Martiri delle Foibe, le minacce alla polizia, l’ira
contro le banche”.
Solidarietà a David Guetta.
In evidenza sulle pagine fiorentine di Corriere e Repubblica la
testimonianza d'affetto e vicinanza della redazione UCEI al
radiocronista David Guetta, vittima a Londra di un'aggressione verbale
di matrice antisemita al termine dell'incontro Tottenham-Fiorentina.
Scrive il direttore del Corriere Fiorentino, Paolo Ermini, in un
editoriale: "Qualcuno tenterà di archiviare l’aggressione come la
bravata di un gruppetto di squinternati. Sarebbe un errore assai grave.
Non ci può essere alcuna indulgenza, neppure di fronte a una conclamata
ignoranza". “Ignoranza, rabbia e invidia per gli ebrei. È come la
peste”, il giudizio Sergio Givone, docente dell'Università di Firenze,
intervistato dal Corriere fiorentino riguardo all'episodio antisemita
contro Guetta.
Bassani, il centenario dalla nascita.
Si avvicina l'anniversario dei cento anni dalla nascita dello scrittore
e intellettuale ferrarese Giorgio Bassani (4 marzo 1916) e Salvatore
Nigro sull'inserto domenicale del Sole 24 Ore ricorda le feroci
stroncature del Gruppo 63, a cui Bassani diede molto peso. “I più presi
di mira siamo noi, - scrisse all'epoca - gli scrittori della
generazione di mezzo, noi che siamo usciti dalla Resistenza
conservandone la tensione morale e l’impegno politico. Quelli che ci
attaccano sono le anime belle della letteratura”.
El Al, cambio posto. Renee
Rabinowitz, 81enne sopravvissuta alla Shoah, ha deciso di fare causa
alla compagnia di bandiera israeliana El Al perché invitata a spostarsi
di posto da uno steward durante un viaggio da Newark a Tel Aviv su
richiesta di un ebreo ultraortodosso che le sedeva accanto. “La
società - scrive il Corriere - insiste che qualunque
discriminazione è proibita e replica che l'assistente non ha pressato
Renee perché cambiasse di posto, la scelta sarebbe stata libera”. “Sono
una donna anziana, laureata, ho girato il mondo e un uomo qualsiasi può
decidere che non posso sedermi vicino a lui. E stato mortificante”,
afferma Rabinowitz.
Milano, i candidati e la serata per Israele. “Nell'agenda
di Milano domani è segnato un evento importante: la serata di apertura
della campagna di raccolta 2016 del «Keren Hayesod», il braccio
operativo di raccolta fondi del Movimento sionista e dell'Agenzia
ebraica. Un ente che dà per missione l'aiuto al popolo e allo Stato
israeliano. I tre candidati sindaco Stefano Parisi, Beppe Sala e
Corrado Passera sono annunciati come ospiti della cena di gala in un
albergo di Milano”. (Il Giornale).
Daniel Reichel
twitter @dreichelmoked
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