Roberto
Della Rocca,
rabbino
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Moshè
ha appena terminato la costruzione del Tabernacolo, e, ciò nonostante,
la Torah ci riferisce che “non può” accederci quando vuole (Shemòt, 40;
35). Volere è potere…? Si crede che una forte volontà possa
portare sempre e comunque ai risultati desiderati. In questo mondo il
termine “io posso” viene vissuto come la scommessa di ampliare la
potenza e il potere. Se la Torah dice: “non puoi!” , non significa che
non ho l’opportunità o le capacità. Significa che “non hai il permesso”.
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Dario
Calimani,
anglista
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Il
mio ultimo intervento (‘rappresentanza’) mi ha procurato qualche
messaggio di approvazione, qualche dubbio, qualche dissenso. Nella
norma. Mi son trovato però a riflettere ancora una volta sul senso del
dibattito. Se si tratti di scambiare opinioni fondate sulla logica o se
si debba a tutti i costi prevalere, magari anche a costo di deformarla
la logica, o sfuggirla, portando il discorso su un campo altro da
quello del contendere. Avendo sempre provato un certo fastidio per le
tessere di partito – anche partiti metaforici – coltivo l’idea che si
dibatta per raggiungere, con l’aiuto di uno o più interlocutori, quelle
piccole verità che a noi esseri umani è dato con gran fatica di
raggiungere.
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La svolta del Cremlino:
"Russia via dalla Siria"
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La
Russia ha svolto la sua missione in Siria e ora si ritira. Ad
annunciarlo a sorpresa in diretta tv il presidente Vladimir Putin. “Le
nostre forze armate hanno svolto il compito assegnato” ha dichiarato
Putin, ovvero far tornare in sella il dittatore Assad che prima
dell'arrivo dei russi era in grosse difficoltà. “Con Mosca al fianco, è
ricominciata l'avanzata – scrive il Corriere - e oggi si può dire che
Assad non è più in pericolo e che anzi controlla una parte importante
del Paese”. Un risultato ottenuto con bombardamenti massicci dei russi
sulla Siria, sottolinea il quotidiano. Ora Assad potrà presentarsi a
Ginevra, dove iniziano i negoziati indiretti tra governo siriano e
opposizioni, con una posizione più solida. Ma perché Putin si è
ritirato adesso? A rispondere su Repubblica Aleksandr Golts, esperto di
strategia militare legato all'opposizione liberal russa: “Ha scelto il
momento migliore. Per andare oltre sarebbe stato necessario un
intervento di terra con conseguenze pesantissime. Intanto Mosca ha
ottenuto un riscatto di immagine internazionale e un rafforzamento
dell'alleato Assad. La Russia ha fatto il lavoro sporco per tutti. Se
gli Stati Uniti, vogliono veramente ripulire la Siria dal Califfato
dovranno impegnarsi direttamente invece di stare a guardare”. Stati
Uniti, racconta il Corriere, presi alla sprovvista dalla decisione
Russa con “Obama che subisce un'altra lezione” da Putin.
Merkel indebolita ma la Germania non cambia. Sul Corriere, Sergio
Romano analizza i risultati delle recenti elezioni regionali tedesche,
dove il partito della cancelliera Angela Merkel ha visto ridursi di
molto il suo sostegno elettorale a fronte di un preoccupante exploit
dell'ultradestra xenofoba di Frauke Petry (Sul Corriere, un ritratto
della leader dell'AfD). Romano però ammonisce “Esiste certamente in
Germania una destra radicale, becera, grintosa e marziale, che non ha
mai smesso gli stivali e il gusto per la forza. Ma queste
caratteristiche sono minoritarie, visibili anche altrove e soprattutto
guardate a vista da istituzioni democratiche”.
Populismi minoritari. Da Addis Abeba il presidente italiano Sergio
Mattarella commenta le elezioni in Germania, e l'avanzata
dell'ultradestra, e sottolinea come sia un errore credere che quelle
posizioni “di rifiuto interpretino l'Europa”. Mattarella ha poi chiesto
un impegno dell'Europa e internazionale per aiutare i migranti,
ricordando che “nessun uomo lascerebbe la propria terra se uò viverci
in pace”.
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la proposta israeliana ai palestinesi
Tsahal, mano tesa sulla sicurezza ma Ramallah rifiuta l'accordo
La
proposta messa sul tavolo dalle autorità israeliane era quella di far
cessare le operazioni di Tsahal (l'esercito d'Israele) nelle città di
Ramallah e Jerico, nella West Bank. L'idea era diretta a “permettere
alle forze di sicurezza palestinesi di esercitare le loro
responsabilità in quelle aree”, ha spiegato il capo di Stato Maggiore
israeliano Gadi Eizenkot (nell'immagine) alla commissione Affari Esteri
e Sicurezza della Knesset. “Ovviamente, senza danneggiare la nostra
capacità di contrastare il terrorismo”, ha rimarcato Eizenkot, secondo
quanto riferito dal quotidiano Haaretz. L'apertura non è stata però
accolta dalla leadership palestinese che ha rimandato al mittente la
proposta di quello che, nelle intenzioni dei vertici di Tsahal, doveva
essere un progetto pilota, da ampliare eventualmente in futuro. Al
rifiuto, l'Autorità palestinese ha accompagnato una controproposta,
chiedendo di far cessare immediatamente tutte le attività svolte dalle
forze di sicurezza israeliane nelle aree sotto il suo controllo. Leggi
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Qui Trani - Lech Lechà
I percorsi del pensiero ebraico
A testa alta, guardando la luna Cibo
per il corpo, cibo per l’anima. La cucina casher è un aspetto
fondamentale della tradizione ebraica, e quest’anno il festival Lech
Lechà, al via ieri e in corso a Trani questa settimana, la porta nel
Meridione con eventi e percorsi enogastronomici per scoprirne le
qualità e anche i sapori. Tra le varie iniziative, ieri è stato
presentato il volume La dieta casher. Storia, regole e benefici
dell’alimentazione ebraica (AA.VV Giuntina), curato dalla giornalista
della redazione UCEI Rossella Tercatin, con un dibattito a cui hanno
partecipato il rabbino capo di Napoli Umberto Piperno, Jacqueline
Fellus, presidente della Commissione UCEI per la casherut e il
co-direttore di Lech Lechà Cosimo Yehudah Pagliara, moderati da
Salvatore Nardò, amministratore di Konsulta Group. E il festival –
realizzato grazie al supporto della Regione Puglia, del Comune di
Trani, dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e della Comunità
ebraica di Napoli, e diretto da Francesco Lotoro, Pagliara e Ottavio Di
Grazia – prosegue oggi con molte nuove iniziative che danno nuovo
vigore all’ebraismo del Sud Italia, con molte occasioni di incontro e
di riflessione sul tema scelto per questa quarta edizione, Komemiut,
che indica il procedere “a testa alta”. Molto attesa la presentazione
questo pomeriggio alla Biblioteca Comunale G. Bovio del libro del rav
Roberto Della Rocca Con lo sguardo alla luna. Percorsi di pensiero
ebraico (Giuntina). Leggi
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qui roma Israel day, le scelte di domani
È
già alla sua sesta edizione l’Israel Day, l’iniziativa nata per offrire
agli studenti e ai giovani italiani una panoramica sulle opportunità
che il paese riserva per il loro futuro. Un’iniziativa nata dalla
collaborazione dell’Agenzia ebraica, con l’Unione delle Comunità
Ebraiche Italiane, il Keren Hayesod, le Comunità di Roma e di Milano e
con Masa, l’organizzazione che mette a disposizione un vasto programma
di borse di studio per chi desidera trascorrere un periodo in Israele.
Dopo una prima tappa milanese svoltasi domenica, ieri pomeriggio alla
scuola ebraica di Roma sono stati i ragazzi della Capitale a poter
andare alla scoperta di una vasta gamma di opportunità, rappresentate
da vari stand e volontari, offerte dalle maggiori università
israeliane. Vasta la rosa di opzioni tra cui poter scegliere, da
programmi di qualche mese, passando per stage fino alla prospettiva
dell’aliyah. Nel salutare gli studenti del liceo accorsi all’Israel
Day, la presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello ha
sottolineato il grande successo dell’iniziativa. Leggi
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qui torino
Archivi, patrimonio di scoperte
L’Archivio
Terracini ha aderito all’iniziativa Ispirati dagli archivi, promossa
fra il 14 e il 19 marzo 2016 dall’Associazione Nazionale Archivistica
Italiana, scegliendo di dare voce ai suoi utenti. A parlare delle
proprie esperienze lavorative e di ricerca tre donne: Rosy Boffa Bosco,
docente di musicologia, Viviana Treves, autrice di ricerche sulla
Comunità Ebraica di Alessandria e Cristina Zuccaro del Centro Studi
Primo Levi. A presentare l’iniziativa, Benedetto De Benedetti,
presidente dell’Archivio, assieme alla direttrice Chiara Pilocane. Gli
obiettivi di questa iniziativa, ha spiegato Pilocane, sono la
diffusione della conoscenza e la salvaguardia del patrimonio
archivistico su cui si fonda la memoria di tutti gli individui che
compongono la società. Questa valorizzazione è possibile tramite
un lavoro sinergico tra archivisti e ricercatori, che interpretano e
trovano collegamenti tra le varie carte, attraverso un lavoro
“archeologico”. Leggi
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Le cause dell’antisemitismo |
Un’indagine
recente condotta su un campione di 6000 ebrei europei ha plasmato la
seguente gerarchia tra le cause dell’antisemitismo: al primo posto,
dunque come elemento più pericoloso e pervasivo, la sinistra
(estrema?); seguono nell’ordine l’Islam, la destra e – a grande
distanza – la Chiesa. Mi pare che abbiamo molto su cui riflettere.
Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas
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