14 aprile 2016 - 6 Nissan 5776 |
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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Elia Richetti e di
Sergio Della Pergola. Nella sezione pilpul una riflessione di Stefano
Jesurum e Daniel Funaro.
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Mattarella difende Schengen
"No ai muri in Europa"
Da
Torino, nel corso del forum italo-tedesco, il presidente della
Repubblica Sergio Mattarella ha lanciato un messaggio all'Europa:
“Abbiamo lavorato settant'anni per abbattere i muri, non lasciamo che
rinascano. Tornare indietro da Schengen sarebbe autolesionismo”.
Parole, riportate dal Corriere della Sera, che arrivano proprio nei
giorni in cui Vienna ha dato il via alla costruzione di una barriera
anti-immigrati sul Brennero, ripristinando di fatto una frontiera tra
Italia e Austria. Per Mattarella queste iniziative sono inefficaci,
serve invece “solidarietà tra Paesi europei” in modo che si lavori
insieme per verificare e ricollocare i migranti che hanno diritto
d'asilo e rimpatriare chi non ce l'ha. Intanto sul fronte
dell'accoglienza, il Viminale annuncia che il flusso degli arrivi dalla
Libia, in riferimento al primo trimestre, è aumentato del 55 per cento
rispetto allo stesso periodo nel 2015. Servono, avvisano le autorità,
15mila posti in più. “I vertici della Direzione immigrazione della
polizia ieri sono volati in Grecia – racconta il Corriere - per
pianificare un'azione comune in vista dei flussi di arrivi che
certamente aumenteranno in vista dell'estate”.
Rav Toaff-Wojtyla, la Storia in un abbraccio.
Una mostra al Museo ebraico di Roma ricorda, a trent'anni esatti
dall'avvenimento, lo storico incontro al Tempio Maggiore della Capitale
tra l'allora rabbino capo della città rav Elio Toaff e papa Wojtyla e
il celebre abbraccio che ne seguì. “Oggi tutto può sembrare quasi
scontato, dopo tre visite di papi in sinagoga – spiega a Paolo Conti
(Corriere Roma) la curatrice della mostra Lia Toaff - Invece, in quel
1986, l’arrivo di Giovanni Paolo II al Tempio Maggiore, l’abbraccio con
mio nonno Elio Toaff, modificarono per sempre i rapporti tra il mondo
ebraico e quello cattolico”. A sottolinearlo anche rav Riccardo Di
Segni, attuale rabbino capo di Roma che quel giorno (13 aprile 1986),
come racconta a Gabriele Isman (Repubblica Roma), era presente in
sinagoga. “Quella visita - le parole di rav Di Segni - cambiò la
percezione dei rapporto tra ebraismo e cristianesimo”.
Caso Regeni. Il
presidente egiziano Fatah al Sisi nega che ad uccidere il giovane
ricercatore italiano Giulio Regeni siano stati i servizi segreti. I
responsabili sarebbero delle “persone malvagie” e accusa i media
egiziani di aver ingigantito il problema, riporta Avvenire. Secondo
Repubblica la arrivare alla verità sul caso Regeni diventa sempre più
difficile a maggior ragione dopo la firma da parte dell'Egitto di nuovi
accordi economici e strategici con l'alleato Saudita e di quella
imminente con la Francia. L'isolamento economico, spiega il quotidiano,
poteva essere un'arma in mano a Roma per costringere il Cairo a portare
la luce sull'omicidio di Regeni. Gli accordi con Parigi e Riad
tranquillizzano invece l'Egitto e ora si attende una risposta
dall'Italia.
L'arte bandita dai nazisti ritorna a Berlino.
“Arte degenerata ma non solo. Per il quinto anno consecutivo la
Komische Oper di Berlino si impegna in un’operazione unica in Europa
per la riscoperta di capolavori musicali del passato”, scrive sul
Foglio Daniel Mosseri, raccontando il programma per la stagione
2016-2017 della realtà berlinese che vedrà la riproposizione di opere
di artisti ebrei che furono bandite dai nazisti. “Immancabile – scrive
Mosseri - la messa in scena di due pezzi rarissimi di “arte
degenerata”, la “Entartete Kunst” vietata dai nazisti perché contraria
all’etica e ai valori ariani. Si tratta in gran parte di opere di
autori ebrei, giunti a Berlino agli inizi del XX secolo dalla Russia e
dalla Mitteleuropa”.
Bologna, l'Ulivo della pace.
A distanza di un anno dalla piantumazione dell'Ulivo della pace, a
Bologna si terrà un nuovo incontro tra ebrei, cristiani e musulmani,
aperto dal concerto della Bologna Youth Chamber Orchestra. A
partecipare all'incontro e dialogare insieme, il rabbino capo della
città Alberto Sermoneta, il coordinatore della comunità islamica
Yassine Lafram e il vescovo Matteo Zuppi (Resto del Carlino Bologna).
Segnalibro, chi è Esther Singer.
Susanna Nirenstein racconta su Repubblica la storia di Esther
Singer, sorella dei celebri scrittori Isaac e Israel. Aveva lo stesso
talento dei fratelli, scrive Nirenstein ma era odiata dai genitori. Ora
in libreria per Bollati Boringhieri esce il suo L'uomo che vendeva
diamanti.
Israele festeggia il direttore Mehta. “Israele è la mia seconda patria,
la mia casa e la mia famiglia adottiva”, così Zubin Mehta spiega ai
giornalisti il suo rapporto con Israele, dove dal 1981 dirige la Israel
Philharmonic Orchestra. Per gli ottant'anni del maestro, in questi
giorni a Tel Aviv sono andati in scena tre concerti come racconta la
Gazzetta del Mezzogiorno.
Daniel Reichel
twitter @dreichelmoked
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