Se non visualizzi correttamente questo messaggio, fai click qui

1 maggio 2016 - 23 Nissan  5776
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Benedetto
Carucci Viterbi,
rabbino
Libertà, dice Toledot Jaakov Josef, è consapevolezza di ciò che ci manca e dei nostri limiti. In assenza di questa siamo irrimediabilmente ancora schiavi.
 
David Bidussa,
storico sociale
delle idee
Con Il bambino nella neve (Feltrinelli), Wlodek Goldkorn attraverso la storia della sua vita, ci racconta gli ebrei di Polonia dopo la Shoah, quelli che tornati hanno provato a riprendere il filo interrotto con la persecuzione e a pensare che sia possibile e perseguibile la coabitazione politica e umana di gruppi culturalmente diversi. Un mondo che ha come riferimento l’esperienza e la cultura del Bund, un partito politico che comunica ai suoi membri la dignità di pensarsi in un “mondo futuro”, senza ritenere che quel mondo sia tutto per loro, o pensato per loro, ma dove è previsto un posto, forse anche in piedi, anche per loro. Una battaglia degna di essere ancora combattuta e mai abbandonata. Un libro “contro”, buono per molti luoghi: a Katowice e a Varsavia, dove Wlodek è nato e vissuto; qui in Italia, dove oggi vive; in Germania, dove è passato per andarsene rapidamente; ma anche a Gerusalemme dove ha provato a vivere, ma senza successo.
L’Islam italiano e la faida
per l’egemonia nazionale 
Su La Stampa (Giacomo Galeazzi, Ilario Lombardo) ampio approfondimento sulle complessità del mondo islamico italiano, i diversi centri di potere, la lotta per le risorse. “Sui soldi e sul business delle moschee – si legge – si sta combattendo una faida interna alla comunità musulmana per l’egemonia nell’Islam italiano, quella indefinita formula che ora, nel pieno dell’allarme terroristico, tutti rivendicano”. Si segnala in particolare l’appuntamento del 12 maggio quando la Confederazione islamica italiana, espressione della comunità marocchina “benedetta” da re Muhammad VI, lancerà la sua Opa “formalizzando la richiesta per ottenere l’Intesa con lo Stato, un agognato traguardo già fallito dall’Ucoii (Unione delle comunità islamiche italiane) e dalla Coreis, la comunità religiosa che ha in Yahya Pallavicini il suo leader”. Sono questi i tre principali protagonisti di una lotta intestina, viene spiegato, che è anche animata “dagli interessi opposti di governi musulmani che a suon di finanziamenti milionari orientano le scelte politiche e dottrinali delle associazioni e dei gruppi etnici di riferimento che si contendono il controllo dei luoghi di culto”.

“Penso che sia importante combattere questo fenomeno anche in tribunale. Non mi convincono gli argomenti di chi oppone il principio della libertà di opinione e di ricerca. Il negazionismo non è un’opinione, ma una forma particolarmente virulenta ed efficace di propaganda antisemita”. Così la storica Anna Rossi Doria, intervistata da Repubblica (Simonetta Fiori) sul disegno di legge sul negazionismo all’esame del Senato. Sempre Repubblica, ieri, aveva raccolto valutazioni diverse da alcuni storici italiani tra cui Anna Foa, Marcello Flores, Sergio Luzzatto e Miguel Gotor. “Questa legge sul negazionismo è stata un errore anche nei suoi compromessi. C’è già la Legge Mancino: basterebbe applicarla” sostiene Foa.

Iran, elette 18 donne nel nuovo Parlamento. Mentre molti quotidiani esaltano la “vittoria dei moderati”, fa discutere l’esclusione dell’ultima delle elette, la deputata riformista Minoo Khalegi. “Secondo voci diffuse dai media locali, il motivo sarebbe l’accusa diffusa nei suoi confronti di aver stretto la mano a un uomo mentre si trovava in viaggio all’estero o di non essersi coperta il capo con il velo. Ci sarebbero anche le foto, ma la deputata nega” scrive Viviana Mazza sul Corriere.
 
Leggi

  davar
londra - l'ambasciatore israeliano a corbyn 
"Il Labour non neghi il problema e affronti l'antisemitismo interno"
La sinistra laburista, con le esternazioni antisemite di alcuni suoi membri, ha superato il limite. Chi non condanna quelle affermazioni è da condannare a sua volta. È il doppio messaggio che il nuovo ambasciatore d'Israele a Londra Mark Regev ha recapitato ai vertici del partito laburista britannico e in particolare al leader Jeremy Corbyn. Il partito negli ultimi giorni è al centro delle polemiche per una serie di affermazioni antisemite fatte da alcuni esponenti di spicco della sinistra d'Oltremanica.
Intervistato dalla Bbc, l'ambasciatore Regev ha dichiarato che “deve arrivare un inequivocabile messaggio dalla leadership (laburista) che dica che non c'è solidarietà per gli antisemiti. È cruciale che i vertici dichiarino che è inaccettabile. Come si può condividere un programma con qualcuno che è antisemita?”.

(Nell'immagine il leader laburista britannico Jeremy Corbyn. Foto di Getty images)
Leggi

qui roma 
I musei e la didattica della Shoah
Riflettere sulla Memoria come strumento per costruire il futuro della nostra società e sul ruolo dei musei come spazi didattici, di approfondimento e comprensione del passato. Saranno questi alcuni dei punti al centro dell'incontro di domani dal titolo “Quale memoria, per quale società? Il ruolo dei musei nella società contemporanea” (ore 9.30) promosso dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e dal Ministero per i Beni e le Attività culturali e del Turismo. L’evento, che si terrà nel Salone del Consiglio del Mibact, sarà aperto dal ministro Dario Franceschini, e dal presidente dell’UCEI Renzo Gattegna. A seguire la lectio magistralis dell'autorevole storico Georges Bensoussan, direttore editoriale del Mémorial de la Shoah di Parigi, su La Shoah e il mondo contemporaneo. Dopo l'analisi dello storico, sarà il turno dei rappresenti istituzionali del mondo museale e della ricerca di raccontare la propria visione della didattica della Memoria: a intervenire Dario Disegni, presidente della Fondazione Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah (Meis); Roberto Jarach, vicepresidente Fondazione Memoriale della Shoah di Milano; Giorgio Sacerdoti, Presidente della Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea (Cdec), e Mario Venezia, presidente della Fondazione Museo della Shoah di Roma. A chiudere l’appuntamento la tavola rotonda moderata da Annabella Gioia con protagonisti, l’archeologo Salvatore Settis che parlerà di “Musei della Shoah come archeologia della Memoria”; lo storico dell’arte Claudio Strinati che si soffermerà su “La rappresentazione della Shoah nei musei e nei memoriali”; “Linguaggi innovativi per una memoria non rituale” il tema scelto da Leonardo Sangiorgi di Studio Azzurro mentre di “Musei della Shoah e musei Ebraici” parlerà Simone Mortara, dell’Associazione di cultura ebraica Hans Jonas.
Leggi

Usa – Inizia il Jewish American Heritage Month 
Il contributo degli ebrei americani
“Una storia di valori condivisi”

Alla nascita dell’America, i nostri padri fondatori hanno lottato contro la tirannia e dichiarato un insieme di ideali – tra cui la vita, la libertà e la ricerca della felicità – che avrebbero guidato per sempre gli eventi del nostro paese. Da allora per generazioni gli ebrei americani, avendo condiviso la battaglia per la liberà, sono stati uno strumento nel garantire che la nostra nazione restasse fedele ai principi contenuti nei nostri documenti fondanti”. Con questa considerazione il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha dato il via al Jewish American Heritage Month, una ricorrenza annuale indetta dalla Casa Bianca nel 2006 con l’obiettivo di riconoscere e celebrare il contributo degli ebrei americani alla storia e alla società degli Stati Uniti.

(Nell'immagine l'incontro tra il Testimone Elie Wiesel e il Presidente Usa Barack Obama nel corso delle celebrazioni del Jewish American Heritage Month del 2011)
Leggi

qui reggio calabria
K.it, opportunità per tutti
Caffè, prugne, olio di oliva, foglie di alloro a decorare la sala dell’associazione culturale Radici a Cittanova (Reggio Calabria), dove sono state illustrate agli operatori agro-alimentari e agli addetti ai lavori le opportunità offerte da K.it, il marchio di certificazione nazionale promosso dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Organizzato da Roque Pugliese, l’evento ha visto i saluti, tra gli altri, del sindaco Francesco Sorrentino e del rav Umberto Piperno.
Negli scorsi giorni, a oltre cinque secoli dalla cacciata degli ebrei dalla regione, da segnalare la prima produzione di matzot shemurot (“sorvegliate”) realizzate con grano siciliano. Macinato a pietra, il grano è stato portato in aereo al tempio Shirat haYam di Ostia dove, assieme ai frequentatori del complesso Scolanova Beth Shalom, il rav ha cotto a legna il pane azzimo. 

qui firenze
I linguaggi della diversità
Letture, suoni, colori. I linguaggi della diversità. Questi i temi dell’evento svoltosi ieri sera nel giardino della sinagoga di Firenze, tra gli eventi di apertura della Notte Bianca svoltasi in tutta la città nonostante il significativo maltempo. Programma ridotto e installazioni al chiuso non hanno mancato di interessare un pubblico interessato, tra cui il sindaco Dario Nardella e il direttore artistico dell’Estate fiorentina Tommaso Sacchi.
Da registrare, sempre a Firenze, nel settimo giorno di Pesach, una nuova prova del gruppo di donne che, da qualche anno, canta testi e brani della Tradizione. Per il terzo anno consecutivo è stata la volta di Shir haShirim, il Cantico dei Cantici, levatosi per la prima volta in una sala di preghiera.
Leggi

sorgente di vita
Storia della Brigata Ebraica
25 aprile 2016, festa della Liberazione: ancora una volta, a Roma come a Milano, i simboli e la bandiera della “Brigata ebraica” sono stati  oggetto di contestazioni e provocazioni da parte di gruppi filopalestinesi in chiave anti-israeliana. Ripercorriamo allora, nel servizio di apertura della puntata di Sorgente di vita di domenica 1 maggio, la storia di questo speciale gruppo di soldati, le “Jewish Units” che nell’estate 1943 sbarcano in Sicilia con le truppe angloamericane. Inquadrati nell’VIII  armata britannica, diventeranno la “Brigata ebraica”, unità combattente sotto la bandiera bianco azzurra con la Stella di David, che nel ’48 diventerà il vessillo delo Stato d’Israele.

p.d.s.
Leggi

pilpul
I vuoti della memoria
"E le foibe?” Già, le foibe. La domanda stava lì, formulata in mente altrui ben prima che si avviasse il dibattito e fosse lanciata, con tratto polemico e piglio iconoclastico, contro i relatori. Attendeva infatti solo il momento opportuno per essere espressa con un calcolato grado di teatralità. Quasi a volere dire: sì, sì, tu stai ad argomentare e a ragionare ma io adesso, con un colpo mancino, ti spiazzo. Tante tue parole, arzigogolate, ma poi a vincere, strappando l’applauso, un rimando solo, quello ad una tragedia. Peraltro, non si tratta in sé di una novità. Capita spesso.

Claudio Vercelli
Leggi


Il settimanAle - Judaïque
Piscine judaïque… è mai possibile che venga segnalata la presenza di un mikveh, così platealmente, quasi al centro di Bordeaux? Me lo chiedo dirigendomi a piedi, ancora un po’ assonnato, verso l’università. E in effetti non si tratta di un mikveh, ma di una grande piscina del ventesimo secolo, costruita in prossimità di rue Judaïque, a sua volta chiamata così per la presenza di un cimitero ebraico medievale.

Alessandro Treves, neuroscienziato
Leggi

Politiche di Memoria
Attraversiamo un periodo di grande confusione nelle politiche della Memoria del nostro paese specie attorno al fascismo – tema certamente complesso – e su questo fronte anche l’Unione delle Comunità ebraiche italiane dovrebbe assumere posizioni più meditate e più chiare di quanto non abbia fatto finora. Sono almeno due le questioni in dicussione di recente che richiederebbero maggiori approfondimenti, riflessioni e prese di posizione univoche: la questione della legge, in discussione al Parlamento italiano, che rende il negazionismo reato penale e il progetto di un museo nazionale del fascismo a Predappio.

Simon Levis Sullam, storico
Leggi



moked è il portale dell'ebraismo italiano
Seguici su  FACEBOOK  TWITTER
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it  Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.