12 maggio 2016 - 4 Iyar 5776 |
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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Elia Richetti e di
Sergio Della Pergola. Nella sezione pilpul una riflessione di Stefano
Jesurum e Daniel Funaro.
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Israel ישראל @Israel
12 maggio
Welcome to a land that is bound to inspire you - #Israel68 https://www.youtube.com/
Rabbi Sacks @rabbisacks
12 maggio
Israel is the country whose national anthem Hatikva means hope. #Israel is the home of hope. #YomHaAzmaut #Israel68
Emanuele Fiano @emanuelefiano 4 h4 ore fa
L'Italia ha le #Unionicivili. È una bellissima giornata
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#PE24BreakingNews |
Aggiornamenti regolari e notizie provenienti dal mondo ebraico, sulla homepage del portale dell'ebraismo italiano www.moked.it oppure seguendo il link diretto http://bit.ly/1uQoBHo
Le notizie vengono pubblicate anche su twitter, @paginebraiche, con l'hashtag #PE24BreakingNews.
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Italia, il sì alle unioni civili
“Le
unioni civili sono legge. Ieri sera è arrivato il sì definitivo della
Camera con 372 voti a favore e 51 contrari. “Questa è una battaglia
giusta, anche a rischio di perdere consensi”, ha affermato il Primo
ministro Matteo Renzi. “Grazie alle norme transitorie – spiega il
Corriere della Sera - le coppie gay potranno unirsi civilmente e vedere
riconosciuti i loro diritti in poco più di un mese”. Sempre il Corriere
analizza le novità portate dalla legge con diversi approfondimenti dal
titolo Quale svolta per le coppie?: “La (non) scelta sui bimbi di fatto
lascia al giudice ogni responsabilità”; “Niente obbligo di fedeltà”,
“L'obiettivo è evitare le 'guerre' in tribunale”; “Nuove tutele solo
per chi è escluso dal matrimoni”, “Così il cognome diventa
un'affermazione di libertà” i titoli delle sei analisi.
Torino, appuntamento al Salone del Libro.
Si apre oggi la rassegna torinese dedicata ai libri che vedrà tra i
suoi protagonisti, come oramai da tradizione, anche il giornale
dell'ebraismo italiano Pagine Ebraiche, che sarà distribuito alle
migliaia di visitatori del Salone. Come sottolinea Avvenire, oggi alle
13.00 l'incontro “Lingue e linguaggi. Dal Talmud al grande romanzo
ebraico e yiddish”, “che si tiene a Babel - Spazio Internazionale, con
Andrea Bozzi, Veronika Brecelj, Anna Linda Callow, Ada Treves, Ada
Vigliani”. Tra gli appuntamenti, La Stampa ricorda inoltre la
presentazione della traduzione del Talmud in italiano (pubblicato da
Giuntina) domenica alle 15, in Sala Blu: ne parleranno rav Gianfranco
Di Segni, Armando Massarenti, Alberto Melloni e Clelia Piperno.
Israele, la festa di Yom HaAtzmaut e il ricordo per Yom HaZikaron.
Si è aperta ieri la grande festa che celebra la nascita dello Stato di
Israele, che quest'anno compie 68 anni. Per l'occasione, racconta Paolo
Conti sul Corriere, la tv israeliana ha deciso di festeggiare il
68esimo anniversario dell’indipendenza trasmettendo il docufilm Above
and Beyond, diretto da Roberta Grossman e prodotto da Nancy Spielberg”:
“l’avventurosa nascita dell’aviazione israeliana, che nel 1948
letteralmente non esisteva”. Il Foglio invece sottolinea come Israele
nonostante le mille difficoltà risulti uno dei paesi “più felici del
mondo”. Perché? “Secondo Avinoam Bar-Yosef del Jewish People Policy
Institute – riporta il Foglio -la felicità insospettabile di Israele
risiede in dati non considerati dai sondaggi. Per esempio l'idea,
rivelata in alcune indagini proprio dell'organizzazione di Bar-Yosef,
che la nazionalità israeliana è un tratto importante per l'identità di
oltre l'80 per cento dei cittadini, così come lo sono la cultura e la
tradizione ebraiche”. E gli israeliani, prima di festeggiare la nascita
dello Stato, hanno onorato, come ricorda Avvenire, la memoria dei
caduti per la libertà del Paese e le vittime del terrorismo con le
celebrazioni per Yom HaZikaron.
Milano, il caso del leghista di Lealtà Azione.
“Spero non venga eletto, con questa gente non si deve avere rapporti.
La Lega è stata prepotente”, così Stefano Parisi, candidato del
centrodestra, su Stefano Pavesi, “soldato semplice – come lo descrive
Repubblica - pescato nel plotoncino neonazista di "Lealta' Azione" e
arruolato dalla Lega Nord a sostegno di Parisi nella sfida alle
comunali di Milano”. Parisi, anche a Pagine Ebraiche, ha ribadito con
forza il suo impegno contro l'antisemitismo e contro ogni forma di
razzismo.
La Memoria e le volgarità di un presunto comico.
Vuole fare dell'ironia il comico Beppe Grillo, leader del Movimento
Cinque Stelle, sull'affermazione del ministro Boschi secondo cui “Chi
non vota No al referendum costituzionale è come CasaPound”. Ma il suo
editoriale in prima pagina sul Fatto Quotidiano risulta volgare e
offensivo. “Ero lì in bagno, sul water, che mi spremevo le meningi
sulla logica della Boschi”, scrive Grillo, quando “Un interrogativo mi
si è affacciato all'improvviso nella testa: "Ma Hitler la faceva seduto
come me?”. E da qui l'inutile citazione della Shoah, con quella
tendenza del presunto comico - più volte espressa in passato – a
banalizzare la tragedia per meschini fini politici: “Avvertivo su di me
– continua Grillo - lo sguardo accusatorio di milioni di vittime
dell'Olocausto e davanti a queste, in piedi, la Boschi: quasi
tangibile, materiale, lì nel mio bagno, più o meno all'altezza del
bidet”. Il pezzo prosegue con un passaggio sul fatto che dal Movimento
Cinque Stelle sia stato espulso un candidato negazionista e con
un'altra triste battuta del comico legata alla Shoah.
Il fondatore di Human Rights Watch.
Sul Foglio Giulio Meotti racconta del libro di memorie scritto da
Robert Bernstein, fondatore di Human Rights Watch. “Nel libro
Bernstein – scrive Meotti - accusa apertamente l'organizzazione che ha
fondato, Human Rights Watch, e altre ong dei diritti umani, di essere
un cavallo di troia dell'islamismo e dei regimi autoritari. Scrive
Bernstein che "c'è pressione in queste organizzazioni a ricevere
l'attenzione dei media" e questo porta a individuare il capro
espiatorio più prelibato. "Ogni guerra in cui Israele è coinvolto
riceve più attenzione dalle organizzazioni dei diritti umani rispetto
agli orribili conflitti nella Repubblica democratica del Congo e in
Sudan", scrive Bernstein.
Marchini e il Mussolini urbanista.
Sul Corriere della Sera Roma riporta le parole del candidato di
centrodestra a Roma Alfio Marchini durante la presentazione dei
candidati della lista Storace: “Era il 1968, mio nonno viene invitato
alla facoltà di Architettura a Valle Giulia. Ha chiesto, alla fine
della lezione, chi è il più grande urbanista in questa città? Ha
risposto Benito Mussolini”.
Daniel Reichel
twitter @dreichelmoked
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