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25 Maggio 2016 - 17 Iyar 5776
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
David
Sciunnach,
rabbino
"I miei sabati osserverete e avrete timore del Mio santuario...” (Vaikrà 26, 2). Uno dei Grandi Maestri Sefarditi della fine del XV° secolo Rabbì Avrahàm Seba, autore del libro Tzror ha-Mor, dice a proposito di questo verso: La Torà ha messo vicini due divieti, il primo “...avrete timore del Mio santuario...”, il secondo “... non vi farete degli idoli ...” (Vaikrà 26,1).
 
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Davide
Assael,
ricercatore
Non molto tempo fa, Obama veniva definito Presidente Tentenna per la sua incapacità di prendere decisioni, soprattutto in politica estera. Cosa dovremmo dire, allora, della nostra Europa? Si erano presi accordi (infami) con la Turchia e a pochissime settimane di distanza si levano già lamentele sulla loro non applicazione. Si era stabilito niente controlli al Brennero e l’Austria, non paga di una strategia elettorale che ha portato l’FPÖ a consensi inimmaginabili, rinvia agenti alla frontiera.
 
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Mattarella: "Demagogie
pericolo per l'Europa"
Da Assiago, rievocando la Grande Guerra, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella mette in guardia l'Europa, ricordando come “fu trascinata (nel conflitto) dal calcolo miope delle classi dirigenti di allora”. Oggi, avverte il Presidente, “C'è il rischio concreto che forze disgregatrici, minacce terroristiche, crisi economiche, flussi migratori, facciano fare pericolosi balzi all'indietro”, ecco perché “governi, classi dirigenti, forze sociali e intellettuali” devono mostrarsi “responsabili, lucidi, lungimiranti, all'altezza del compito epocale che grava sulle loro spalle” (Corriere della Sera e La Stampa). Intanto il predecessore di Mattarella, il Presidente emerito Giorgio Napolitano guarda all'Italia e definisce la Lega Nord di Salvini “espressione di posizioni xenofobe, nazionalistiche e anti-europeiste”. “Ancora straparla? - l'attacco di Salvini in un tweet - Napolitano dovrebbe essere ricoverato, questo vecchio arnese comunista ha già fatto troppi danni” (La Stampa).

Milano. Jewish in the City, oltre l'intolleranza. “Aggressione inaccettabile e vergognosa. Milano è la città della libertà e del dialogo interreligioso e ogni episodio di antisemitismo e di intolleranza religiosa va combattuto con forza”, così il sindaco di Milano Giuliano Pisapia in merito all'aggressione di un giovane ebreo in via Soderini, ricostruita oggi dal Corriere Milano. Repubblica Milano raccoglie alcune testimonianza di chi vive attorno alla scuola ebraica di via Sally Mayer. “Siamo preoccupati per la diffusione di episodi di intolleranza – spiega al Giorno rav Roberto Della Rocca, direttore Area Formazione e Cultura Ucei nonché direttore scientifico di Jewish in the City, il festival di cultura ebraica che aprirà i battenti domenica con eventi sparsi in tutta Milano - ma andiamo avanti con fermezza perché crediamo che anche queste iniziative culturali siano un modo per arginare l'antisemitismo crescente e far crescere una sensibilità diversa”.

L'Ue e i Giusti. Quattro proposte agli europarlamentari: le presenta oggi, al Parlamento Europeo Gabriele Nissim presidente di Gariwo la foresta dei Giusti, come anticipa Avvenire che pubblica una parte del suo intervento. “Le proposte – riepiloga il quotidiano - sono: tutti gli Stati ratifichino l'adesione alla Giornata europea dei Giusti: la Ue voti una mozione in tal senso; si finanzino iniziative culturali e 'Giardini dei Giusti' nelle città europee: si attivi un'agenzia d'informazione e un sito sulle storie dei Giusti.
 
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  davar
PRESIDENZIALI AUSTRIACHE - LE REAZIONI EBRAICHE
"Bene così, ma niente euforia
I segnali sono preoccupanti”

Sollievo per il pericolo scampato, ma anche un fermo richiamo alla coscienza dei cittadini europei. Rimbocchiamoci tutti le maniche. Lavoriamo insieme per la democrazia, i diritti, il dialogo. Non c’è tempo da perdere.
È il senso delle dichiarazioni di molti leader ebraici europei a poche ore dalla conferma della sconfitta dell’ultradestra al ballottaggio per le elezioni presidenziali austriache.
“Non possiamo che essere felici per il risultato austriaco. Ma sarebbe sbagliato lasciarsi andare all’euforia, pensando al livello di sostegno raggiunto da un estremista come Norbert Hofer" afferma in una nota il presidente del Congresso ebraico europeo Moshe Kantor. “Segnali preoccupanti arrivano non solo dall’Austria, ma anche nel resto d’Europa. È fondamentale che i partiti moderati raccolgano l’allarme e si impegnino in questo senso” ha quindi sottolineato Kantor.
Più ottimista rav Pinhas Goldschmidt, presidente della Conferenza dei rabbini europei, che vede nel risultato austriaco “un chiaro segno del fatto che l’Europa stia iniziando a realizzare che la politica dell’odio e del terrore” non può essere la risposta alle sfide “che il nostro continente è chiamato ad affrontare”.
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informazione  
Formazione giornalisti, a Milano ebrei e islamici assieme al lavoro
Ebrei e islamici assieme per la formazione e l’aggiornamento dei giornalisti italiani, affrontando temi scottanti come il corretto inquadramento e la corretta lettura delle diverse identità dell’Italia plurale, l’etica medica, la strategia della comunicazione.
In una giornata ricchissima nei contenuti e nei diversi spunti a disposizione, che si è svolta a Milano nella prestigiosa Sala del Grechetto di Palazzo Sormani, un primo centinaio di giornalisti italiani ha intrapreso un processo di conoscenza e di maturazione capace di migliorare la qualità e la credibilità delle testate per cui lavorano.
Il seminario “Mondo islamico ed ebraico a confronto: etica, bioetica, terminologia” organizzato dall’Ordine dei giornalisti della Lombardia, introdotto dal Consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti Stefano Jesurum, ha visto la partecipazione di IlhamAllah Chiara Ferrero e Abd as Sabur Turrini, rispettivamente esperta di bioetica e direttore generale della Comunità religiosa islamica (Coreis) per parte islamica, del responsabile dell’area cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane rav Roberto Della Rocca e del medico e Consigliere UCEI Giorgio Mortara. Assieme a loro, per offrire un quadro delle strategie di comunicazione attuate dalle istituzioni dell’ebraismo italiano, il direttore dell’area Comunicazione e della redazione giornalistica dell’Unione, Guido Vitale.
Molti giornalisti hanno così avuto accesso per la prima volta alle complesse problematiche di natura etica e culturale che dovrebbero tuttavia costituire un bagaglio di base irrinunciabile per tutti gli operatori dell’informazione, chiamati a operare in una società italiana dove alle culture di minoranza storicamente radicate si affiancano nuove realtà sociali e religiose da integrare e da valorizzare.
Grande interesse ha suscitato fra l’altro la carrellata offerta per parte ebraica dal rav Della Rocca (ebraismo, religione, popolo, identità indissolubilmente congiunta alla Terra di Israele, missione degli ebrei nel mondo) e dal dottor Mortara (che ha mostrato come l’etica ebraica arricchisca e completi un quadro sempre più complesso di cognizioni di etica medica irrinunciabili in una società evoluta).
“La sfida – ha detto Vitale - che i giornalisti devono raccogliere, tanto nella società in generale quando nel mondo interno alle culture di minoranza, è di volgere in positivo le differenze, di farne un patrimonio di crescita, di ricchezza, di sicurezza e di non lasciarle degenerare in un groviglio di problemi ingovernabili”.
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informazione  
Formazione giornalisti, a Padova
DafDaf filo diretto con i ragazzi

Ha avuto un successo superiore alle aspettative, il corso organizzato a Padova dall’Ordine dei giornalisti del Veneto in collaborazione con Messaggero di sant’Antonio Editrice e Messaggero dei Ragazzi: dedicato alla stampa per ragazzi. DafDaf, fra le testate protagoniste del corso, era fra il materiale distribuito a tutti i centoventi partecipanti, che hanno così avuto modo di scoprire il lavoro della redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. La lezione introduttiva della giornalista e scrittrice Beatrice Masini, che è anche traduttrice – fra i suoi lavori più noti tutta la saga di Harry Potter – nonché direttrice della Collana Narrativa di Bompiani, intitolata “Come si scrive nei giornali per ragazzi” ha permesso di scoprire un aspetto meno noto del suo lavoro. Dagli inizi quasi casuali durante gli anni universitari a un’attenzione al linguaggio derivato anche dal lavoro come traduttrice, Masini ha raccontato i percorsi che l’hanno portata ad essere ora uno dei personaggi più conosciuti del mondo dell’editoria per ragazzi. Dopo il suo intervento è stato Cosimo Finzi, amministratore delegato dell’istituto specializzato nelle ricerche sui consumatori AstraRicerche, a dare un quadro a tinte foschissime del rapporto degli italiani con la lettura, un quadro sconfortante che ha mostrato come il rapporto con le pagine stampate non sia né positivo né sereno. A raccogliere l’interesse maggiore però è stata la tavola rotonda che ha chiuso il corso con protagonisti: Stefano Gorla per Il Giornalino, padre Fabio Scarsato responsabile del Messaggero dei Ragazzi, Ada Treves coordinatrice di Dafdaf e il caporedattore di Focus Junior Andrea Minoglio, con la moderazione del giornalista e insegnante Davide Penello.
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qui milano - jewish in the city 
Comunità, 150 anni in un festival
Cresce l'attesa per Jewish in the City #150, il festival milanese di cultura ebraica alla sua terza edizione, tutta dedicata al centocinquantesimo anniversario dalla nascita della Comunità ebraica di Milano. La kermesse torna dunque con nome leggermente variato, uno spostamento stagionale a primavera, dal 29 al 31 maggio, e anche un tema leggermente diverso rispetto ai primi due anni, dedicati ognuno a una festività del calendario ebraico, ma con la stessa volontà di descrivere con successo l’ebraismo “nelle sue varie espressioni”, come ha ricordato il direttore scientifico Roberto Della Rocca. In una tre giorni di spettacoli, lezioni di cucina, film e momenti di confronto, il festival ripercorrerà dunque la storia della Kehillah, ma – il monito degli organizzatori – mantenendo sempre uno sguardo al futuro. Fondamentale per Della Rocca, come ha scritto sul numero attualmente in distribuzione di Italia Ebraica, "offrire uno sguardo di insieme su una tradizione spesso travisata perché mediata dalla conoscenza pregiudiziale di altre ottiche culturali".
Jewish in the City #150 prenderà il via domenica alla Rotonda della Besana con la Tavola di Comunità, aperta a tutti nel grande porticato circolare per degustare piatti kasher. Gli organizzatori hanno scelto di aprire il festival con una giornata di festa, in cui la Comunità apre simbolicamente le sue porte alla città con un momento conviviale, al quale parteciperanno tra gli altri don Pier Francesco Fumagalli, vice prefetto della Biblioteca Ambrosiana, Roberto Maroni, presidente della Regione, Francesca Balzani, vicesindaco del capoluogo lombardo. Nel corso del pranzo interverranno, introdotti da Ferruccio De Bortoli, presidente di Longanesi e della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, Raffaele Besso e Milo Hasbani, co-presidenti della Comunità ebraica, Roberto Jarach, viceresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, e Alfonso Arbib, rabbino capo di Milano.
Numerosi gli appuntamenti della primo giorno del festival, tra cui un momento di riflessione con il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni sulla Comunità e sull'identità ebraica nella Diaspora.
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qui bruxelles
I Giusti e la sfida dei diritti
“I Giusti del nostro tempo contro i fanatismi, per il dialogo e l’accoglienza”. Questo il titolo della conferenza organizzata da Gariwo nella sede del Parlamento Europeo a Bruxelles.
Organizzata in collaborazione con il gruppo Socialisti & Democratici (S&D) e l’Anti Racism and Diversity Intergroup, la conferenza rientra nelle iniziative della Giornata europea dei Giusti, istituita nel 2012 per ricordare le donne e gli uomini protagonisti della difesa dei diritti umani contro tutte le persecuzioni. Numerosi gli interventi previsti per questo pomeriggio (i lavori si apriranno alle 16.30).
Con il presidente di Gariwo Gabriele Nissim (nell’immagine), il vicepresidente del Parlamento Europeo Gianni Pittella, gli eurodeputati Brando Benifei e Cecile Kyenge, il vicepresidente del Memoriale della Shoah di Milano Roberto Jarach, Milena Santerini del Consiglio d’EUropa, il presidente della Ligue des droits de l’homme Francoise Dumont e Alexandre Beddock della Citizen’s platform for Refugee Support di Bruxelles.
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il Consistoire Central Israélite verso il voto
Ebrei francesi, Evelyne sfida Joël
La prima volta di una donna

Un’assoluta novità, se non una vera rivoluzione, oppure la conferma di un percorso già tracciato. Sono le due alternative di fronte a cui si troverà a scegliere l’ebraismo francese il prossimo 19 giugno quando sarà eletto il prossimo presidente del Consistoire Central Israélite de France, una delle massime istituzioni ebraiche d’Oltralpe. Ad essere potenzialmente rivoluzionaria, la candidatura di Evelyne Gougenheim, 60 anni, già amministratrice del Consistoire di Parigi, che, in caso di elezione, diventerebbe la prima donna a guidare l’ente che riunisce le istituzioni ebraiche locali di Francia. La prima in duecento anni di storia. Gougenheim sfiderà l’attuale presidente Joël Mergui, 58 anni, che si propone per il suo terzo mandato quadriennale e sembra favorito per la riconferma. La candidatura di Gougenheim è ormai ufficiale, e ha trovato una sponda autorevole: a suo favore infatti si è espresso il Gran Rabbino di Francia Haim Korsia, che ha sottolineato come la candidatura di una donna sia conforme allo statuto del Consistoire. Una precisazione nata dalle voci, riportate dalla stampa francese, secondo cui la candidatura di Gougenheim è stata osteggiata da una parte del Concistoro perché non ritenuta conforme alla halakhah.
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qui napoli
Ecosistema, la lezione israeliana
Grande interesse per l’incontro promosso oggi a Napoli dall’Italian Council for a Beautiful Israel, protagonista nelle scorse ore dell’International Conference on Ecosystems and Sustainabulity svoltasi nell’aula magna dell’Università Federico II.
Obiettivo dell’incontro la condivisione di conoscenze ed esperienze sul campo, per affrontare la grande sfida del futuro, proprio come hanno solennemente affermato i capi di Stato e di governo nella Conferenza sul Clima di Parigi in dicembre: “Il cambiamento climatico rappresenta una minaccia urgente e potenzialmente irreversibile per le società umane e per il pianeta”.
Da Parigi, dalle istituzioni e dalla comunità scientifica, è stato ricordato, arriva l’indicazione, forte, per una massima cooperazione di tutti i paesi, con l’obiettivo di accelerare la riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra.
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qui roma
Israele, ricchezza nella diversità
Israele una casa per molte identità, popoli, culture. Un luogo d’eccellenza per il confronto e il dialogo tra diversi. Se ne è discusso in occasione dell’ormai tradizionale Seder di Yom Ha Atzmaut organizzato al Centro Ebraico Il Pitigliani di Roma. Introdotta da Bruno Sed, presidente del Pitigliani, e dal viceambasciatore israeliano Dan Haezrachy, la serata è stata caratterizzata da numerosi momenti di approfondimento sulla realtà dello Stato ebraico. E in particolare sui diversi flussi migratori, dall’Est Europa, dall’Africa, dal mondo arabo, che hanno interessato Israele nella sua giovane storia.
Ad intervenire, tra gli altri, Ziva Fischer, Carmel Luzzatti, Yael Ilmer Giron, Lea Baumann. Molti applausi anche per la performance di un coro di ragazzi evangelici presenti alla serata.
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pilpul
Ticketless - Un click
Venerdì scorso è deceduto a New York, dopo lunga malattia, Charles Roman. A lui si deve la conservazione della più emozionante immagine fotografica della Shoah in Italia che io conosca. La foto, qui accanto riprodotta, fu scattata dalla madre. Charles è il bambino caricato sulle spalle dell’adulto, nella difficile impresa di scavalcare le Alpi, l’indomani dell’8 settembre 1943, al seguito della IV armata italiana che occupava il Sud della Francia. Oggi questa foto viene riprodotta un po’ dovunque, spesso senza citare la fonte. Ricordo la commozione del giorno in cui Charles mi donò questa foto, una decina di anni fa, quando per la prima volta fece ritorno nei luoghi dove fu tenuto nascosto fino alla Liberazione. Charles era affezionato all’Italia, parlava ancora un buon italiano e sia pure da lontano, fino all’ultimo giorno, ha seguito talora sorridendo le nostre scombinate discussioni sulla bontà o la cattiveria degli italiani di fronte alla Shoah. La sua vita avventurosa richiederebbe un libro, Susan Zuccotti gli ha dedicato pagine importanti nei suoi lavori. Il viaggio che Charles sta per intraprendere sia più sereno di quelli che gli sono toccati in vita.

Alberto Cavaglion
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Periscopio - Le minacce a Israele
Davvero un’ottima scelta quella dell’Editrice milanese Proedi (diretta, com’è noto, da Andrea Jarach, grande promotore di cultura e informazione nel nostro Paese) di raccogliere in un unico, ponderoso volume (oltre 600 pagine) gli articoli pubblicati, dal febbraio del 2009 alla fine del 2015, sul sito di Informazione Corretta (diretto, com’è parimenti noto, da Angelo Pezzana, da sempre protagonista irriverente, scomodo e graffiante del nostro dibattito politico e giornalistico), da Ugo Volli, semiologo di fama internazionale, dedicati alle molteplici, controverse tematiche del Medio Oriente (tanto nello specifico contesto di quell’area geografica, quanto nei suoi riflessi nella politica e nell’informazione italiana, europea e nel resto del mondo).

Francesco Lucrezi, storico
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