Consistoire Central Israélite al voto
Ebrei francesi, Evelyne sfida Joël
Una candidatura che è già storia

Evelyne-Gougenheim_0_730_371 Un’assoluta novità, se non una vera rivoluzione, oppure la conferma di un percorso già tracciato. Sono le due alternative di fronte a cui si troverà a scegliere l’ebraismo francese il prossimo 19 giugno quando sarà eletto il prossimo presidente del Consistoire Central Israélite de France, una delle massime istituzioni ebraiche d’Oltralpe. Ad essere potenzialmente rivoluzionaria, la candidatura di Evelyne Gougenheim, 60 anni, già amministratrice del Consistoire di Parigi, che, in caso di elezione, diventerebbe la prima donna a guidare l’ente che riunisce le istituzioni ebraiche locali di Francia. La prima in duecento anni di storia. Gougenheim sfiderà l’attuale presidente Joël Mergui, 58 anni, che si propone per il suo terzo mandato quadriennale e sembra favorito per la riconferma. La candidatura di Gougenheim è ormai ufficiale, e ha trovato una sponda autorevole: a suo favore infatti si è espresso il Gran Rabbino di Francia Haim Korsia, che ha sottolineato come la candidatura di una donna sia conforme allo statuto del Consistoire. Una precisazione nata dalle voci, riportate dalla stampa francese, secondo cui la candidatura di Gougenheim è stata osteggiata da una parte del Concistoro perché non ritenuta conforme alla halakhah.
Fondato nel 1808, il Consistoire Central Israélite de France è retto da una doppia autorità, e cioè il Gran Rabbino di Francia, e un presidente, entrambi nominati da un’assemblea generale di trecento grandi elettori. L’istituzione si occupa della gestione di circa cinquecento sinagoghe in tutto il paese e in generale delle pratiche legate al culto – come la casherut, le conversioni, i matrimoni – coordinando a livello nazionale i quindici Concistori regionali, che a loro volta si fanno intermediari delle singole comunità ebraiche.
Economista specializzata in finanza e in diritto del lavoro, Gougenheim è stata direttrice delle risorse umane in una grande impresa para-statale, l’Ugap (Union des Groupements d’Achats Publics) e revisore dei conti del Consistoire Central, per poi entrare a far parte del consiglio d’amministrazione del Consistoire di Parigi. Intervistato in merito alla sua candidatura dal canale israeliano i24 News, il rav Korsia ha sottolineato l’esistenza di “varie donne che sono nell’amministrazione del Consistoire e donne che dirigono Comunità ebraiche in provincia, e procede tutto alla perfezione”. In quanto donna, ha quindi aggiunto la stessa Gougenheim, “penso che interverrò un po’ meno nelle questioni religiose, permettendo così di ricomporre un equilibrio con il ruolo del Gran Rabbino di Francia e dei rabbini in generale, attorno ai quali credo che dovrebbe costruirsi e vivere il Consistoire, e la cui parola è quella che ci si aspetta di sentire in rappresentanza della comunità ebraica”.
L’attuale presidente Joël Mergui guida invece l’istituzione dal 2008 dopo essere stato rieletto nel 2012, ma già nel 2006 era presidente del Consistoire di Parigi. Contro di lui Gougenheim ha affermato di avere “minime” possibilità di vittoria, ma di sperare tuttavia di contribuire ad alzare il “muro del silenzio” calato secondo lei sull’attuale dirigenza, con cui il suo programma elettorale si pone in netta polemica.

f.m. @fmatalonmoked

(25 maggio 2016)