30 Maggio 2016 - 22 Iyar 5776 |
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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri di Paolo Sciunnach e di
Anna Foa. Nella sezione pilpul una riflessione di Daniela Fubini.
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Paola Saluzzi
@paolasaluzzi
29 mag
E in questa domenica fatta di piccoli gesti familiari, tutto diventa
notte quando pensi a quel #naufragio che non e' e non sara' l'ultimo.
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#PE24BreakingNews
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Migranti, l'appello di Mattarella "Europa, non devi chiuderti"
I
numeri diffusi dalle Nazioni Unite confermano l'entità del dramma: 700
migranti morti nelle acque del Mediterraneo soltanto negli ultimi
giorni. Sono molte le voci a levarsi nella politica italiana ed
europea. Tra cui quella del presidente della Repubblica, Sergio
Mattarella, ospite d'onore al vertice di Sarajevo di un vertice tra i
capi di Stato balcanici. Bisogna essere consapevoli che gli
"atteggiamenti solitari e di chiusura" sono "effimeri e inefficaci". Al
contrario, servono "politiche unitarie e coerenti, azioni coordinate a
livello planetario nel campo della solidarietà e accoglienza". Così
Mattarella, le cui parole sono analizzate tra gli altri dal Corriere
(Marzio Breda).
Il Testimone della Shoah Piero Terracina racconta a Repubblica (Paolo
Di Paolo) il suo 2 giugno: "Ricordo bene l'esultanza alla proclamazione
dei risultati del referendum, il timore che potessero esserci disordini
e il pensiero di come poter eventualmente reagire, che rientrò con la
partenza immediata dell'ormai ex Re Umberto". Non aveva l'età per
votare, Terracina, ma insieme ad amici e a un cugino nei giorni
precedenti era andato ad ascoltare i comizi, "in particolare quelli di
esponenti del Partito repubblicano italiano".
"Se il rafforzamento delle misure di prevenzione è indispensabile,
l’esempio di convivenza e integrazione di questi 150 anni di storia
degli ebrei milanesi è la vera chiave per superare tutti i populismi,
ieri come oggi" scrive Sergio Harari sul Corriere Milano nei giorni in
cui la città e la Comunità ebraica, insieme, si incontrano in occasione
del festival Jewish in the city.
Una folla si è raccolta a Genova, in sinagoga, per festeggiare insieme
alla Comunità ebraica gli ottanta anni del suo luogo di culto.
L'ultima sinagoga ad essere eretta prima delle promulgazioni delle
leggi razziste (la sua inaugurazione avvenne tre anni prima). Otto anni
dopo le retate e le deportazioni nei campi di sterminio. "Date
indelebili nei ricordi della comunità ebraica genovese" scrive oggi il
Secolo XIX.
Su Repubblica un intervento di Alberto Melloni, che si esprime a favore
di una legge sulla libertà religiosa. Scrive lo storico della Chiesa:
"Il pluralismo religioso non può ridursi a un spazio di coabitazione
delle fedi in attesa che il consumismo le secolarizzi e o che
l'integrismo ne rafforzi una. Deve essere un tempo nel quale i
'fidenti'— si fidino di Dio o dell'uomo, purché siano vaccinati
rispetto alla prepotenza dell'io — possano diventare 'con-sorti' e
produrre la 'sostanza morale', direbbe Böckenförde, di cui si nutre la
società libera".
Esce in libreria Le spie del Vaticano
(ed. Mondadori), volume dello storico Mark Riebling in cui, attingendo
a numeroso materiale d'archivio, si sostiene un fermo impegno di Pio
XII e dei vertici della Chiesa per far cadere Hitler. La tesi dello
storico, raccontata da La Stampa (Mirella Serri) è che questa azione
meritoria non scagioni comunque Pacelli per quanto concerne i ben noti
silenzi davanti allo sterminio degli ebrei.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
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