24 Luglio 2016 - 18 Tammuz 5776 |
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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Benedetto Carucci
Viterbi e di David Bidussa. Nella sezione pilpul una riflessione di
Claudio Vercelli.
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Daniel Nisman @DannyNis
29 maggio
Israeli military reportedly developing new unit dedicated to
communication with Syrian border towns to enhance medical transfers.
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#PE24BreakingNews
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"Auschwitz, le ferite dell'Europa
e la giusta scelta del silenzio"
Alla
vigilia della sua partenza nella missione che lo condurrà ai campi di
sterminio di Auschwitz-Birkenau, la presidente dell’Unione delle
Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni ha rivolto a papa Bergoglio
un messaggio pubblicato dall'Osservatore Romano (nella sua edizione
datata 23 luglio) e ripreso dai principali quotidiani italiani, tra cui
il Corriere della Sera e La Stampa. Di Segni, ha sottolineato il valore
simbolico della scelta del pontefice di mantenere il silenzio nel corso
della visita al campo di concentramento. “Ho molto apprezzato la sua
scelta di non intervenire con un discorso formale – afferma il
presidente dell'Unione nel suo messaggio pubblicato su Pagine Ebraiche
24 - ma di concentrare l’emozione di questa visita, così significativa,
in un lungo e intenso silenzio. Una forma di preghiera che tuona e che
darà eco, ne sono certa, ai gridi e al dolore dei tanti bambini, mamme,
giovani”.
Merkel e la politica delle porte aperte. I
cittadini di Monaco “hanno saputo sostenere la polizia, hanno aperto le
case a chi non riusciva a tornare nelle proprie abitazioni. E così
hanno mostrato come si può vivere in una società libera e comune. In
questa libertà c’è grande forza”. Le parole del cancelliere Angela
Merkel all'indomani della strage di Monaco, compiuta da un giovane
tedesco di origine iraniana con problemi psichici e senza alcun legame
con il terrorismo islamico. 9 le vittime dell'attentato, i cui nomi
sono ricordati dal Corriere (quasi tutti figli di immigrati). Il
giornale dedica diverse pagine all'argomento, tra cui un'analisi in cui
si parla di un progetto europeo comune guidato dalla Merkel per
riportare in nel Vecchio Continente la sicurezza. Il quotidiano ospita
poi in prima l'editoriale di Aldo Cazzullo, secondo cui, nonostante le
paure di infiltrazioni terroristiche, l'Europa non può rinunciare a
Schengen e non deve farsi irretire dai populisti di fronte: “In queste
circostanze è fin troppo facile per gli estremisti e i populisti
additare il generico nemico islamico senza fare distinzioni, senza
realizzare che tra i primi obiettivi del terrore c’è proprio indurci a
discriminare le minoranze musulmane di casa nostra, per radicalizzarle
e renderle permeabili alla propaganda fondamentalista”.
I grillini e la realtà deformata su Israele.
Intervistato da La Stampa, l'ambasciatore Naor Gilon fa un bilancio dei
suoi quattro anni di mandato, giunti oramai al termine. Tra i temi
trattati, l'antisemitismo in Italia che secondo Gilon, nonostante le
forti dichiarazioni dei governi è ancora presente nel Paese: “come ha
detto l'ex presidente Napolitano, - afferma l'ambasciatore - si tratta
di un tipo nuovo, che si definisce anti-sionismo, contrario alla
politica di Israele, ma in realtà è spesso basato sull'antisemiti-smo”.
Parlando poi di politica interna, Gilon sottolinea l'amicizia del
Premier Renzi con Israele mentre stigmatizza “l'ossessione di D'Alema”
per lo Stato ebraico. Sui Cinque Stelle (reduci dalla recente visita di
Di Maio in Israele) poi spiega che “i grillini deformano la realtà di
quel che avviene a Gaza per pregiudizio e ignoranza”. D'altra parte,
continua l'ambasciatore, “abbiamo esempi in altri Paesi di persone
molto critiche con Israele all'opposizione, che al governo hanno
cambiato idea, come Syriza in Grecia”.
Italia, modello Israele con cittadini vigili.
Secondo il Mattino, a fronte degli attentati terroristici compiuti dai
lupi solitari in Italia “si punta ad adottare il modello-Israele,
cittadini costantemente in allerta, pronti a segnalare la prima valigia
abbandonata o il personaggio sospetto che si aggira in luoghi pubblici,
una sorta di mobilitazione permanente come risposta a una guerra
“invisibile”.
Strage di Daesh a Kabul. Sono
almeno 80 le vittime e 230 i feriti dell'attentato terroristico che
ieri ha colpito Kabul, in Afghanistan. Un kamikaze che indossava il
burqa ha provocato un'esplosione all'interno di una manifestazione di
Hazara sciiti e l'attentato è stato rivendicato dall'Isis. Si tratta
del primo attentato di Daesh a Kabul e, come scrive la Stampa, sembra
che sia la prima mossa del movimento terroristico per aprire un nuovo
fronte del conflitto.
Religioni, libertà e guerra.
Su La Lettura del Corriere Marco Ventura analizza il contesto
internazionale, parlando di un aumento delle guerre di religione nel
mondo e al contempo una diminuzione della libertà religiosa. “Un
rapporto del Parlamento europeo e un altro pubblicato da un gruppo di
deputati britannici – spiega Ventura - mostrano la crisi del progetto
di esportare il modello occidentale, oggi contestato anche dall'interno
Siamo abituati a considerare il rapporto con la trascendenza come un
fatto personale, ma ci travolgono identità collettive spaventate e
aggressive, in cui gli individui annegano”.
Nintendo e il rispetto per Auschwitz.
"Non permettete Pokemon Go sul luogo di Auschwitz e in posti simili. E
irrispettoso sotto ogni aspetto". È l'appello alla "decenza" firmato
dal direttore del museo dell'Olocausto di Auschwitz e dal responsabile
del campo, perché Nintendo tolga la possibilità di giocare, in un luogo
come il campo di concentramento polacco, al gioco diventato fenomeno
virale. Come racconta Leonardo Coen sul Fatto, l'appello è rimasto
inascoltato.
Daniel Reichel
twitter @dreichelmoked
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