29 Luglio 2016 - 23 Tammuz 5776 |
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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri di Pierpaolo Pinhas
Punturello e di Gadi Luzzatto Voghera. Nella sezione pilpul una
riflessione di Anna Segre, Francesco Moises Bassano e Ilana Bahbout.
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PM of Israel @IsraeliPM
28 luglio
Our peace treaty is the foundation of our national vision and vision
for the region and beyond. An anchor of regional stability and security
(((Ron Kampeas))) @kampeas
28 luglio
Philadelphia, PA
.@RepTedDeutch calls @HillaryClinton: the nominee who'll "Always stand
by Israel and the Jewish community and not offend it." #DemsInPhilly
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#PE24BreakingNews
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Da Berlino a Roma, le politiche
della guerra al terrorismo
Arriva
ancora da Berlino l'appello a non cadere nel vortice del populismo e
della xenofobia di fronte alla minaccia del terrorismo. “La paura non
può dettare la politica”, ha dichiarato la cancelliera tedesca Angela
Merkel, ribadendo la scelta di continuare con le politiche
d'accoglienza per i migranti ma parlando per la prima volta, sottolinea
il Corriere della Sera, anche di “guerra” all'Isis (non all'Islam),
dopo gli attacchi terroristici che hanno colpito la Germania. Secondo
Andrea Bonanni di Repubblica, la Merkel ha inviato un doppio messaggio
ai paesi europei, ovvero che “la democrazia si fonda anche sulla
capacità di distinguere: la guerra all'Is non è la guerra all'Islam” e
che è necessario combattere per un'Europa unita e che non si lasci
spaccare da terrorismo e reazioni xenofobe. Intanto sul fronte del
contrasto al terrore, il governo tedesco studia misure che
consentiranno di facilitare le espulsioni, di usare l'esercito in caso
di grandi attacchi, di registrare “preallarmi” in caso di sospetti di
radicalizzazione. In Italia, invece, rimpatriati in Marocco altre due
persone considerate a rischio mentre 39 potenziali jihadisti sono
rinchiusi nelle carceri del Paese, scrive La Stampa. “Seguiamo il
fenomeno con attenzione - osserva il ministro della Giustizia Andrea
Orlando -. Sono numeri contenuti ma non possiamo trascurarli”. In
Francia, invece, dopo il brutale omicidio di un prete a Saint Etienne
du Rouvray, il “Consiglio dei musulmani ha invitato i fedeli ad
'andare a messa in una chiesa domenica per portare solidarietà' ai
cristiani” (La Stampa).
Bergoglio in silenzio ad Auschwitz. In
viaggio in Polonia, in queste ore papa Bergoglio visiterà il lager
simbolo dell'orrore della Shoah. Non ci saranno discorsi formali, ha
avvisato il pontefice, ma una preghiera silenziosa. A differenza dei
suoi due predecessori, non parlerà pubblicamente – racconta Carlo
Marroni sulla prima del Sole 24 Ore - ma saluterà di persona dodici
sopravvissuti al campo e alcuni rappresentanti dei "Giusti tra le
Nazioni" (tra cui una suora). II suo pensiero lo si conoscerà nelle
parole che lascerà scritte nel libro delle testimonianze”. Parlando ai
giornalisti prima del viaggio, ricorda sull'Osservatore Romano il
direttore Giovanni Maria Vian, Bergoglio ha lanciato inoltre un
messaggio sull'attualità, “scacciando il fantasma nefasto della 'guerra
di religione', alimentato ad arte da chi semina odio: 'Tutte le
religioni vogliamo la pace; la guerra la vogliono gli altri, capito?'”.
Hillary e l'America unita.
Hillary Clinton, accettando ieri la nomination democratica per la Casa
Bianca, davanti a migliaia di delegati, è diventata la prima donna a
competere nella per la presidenza degli Stati Uniti (elezioni saranno
nel novembre prossimo). “Siamo più forti insieme”, lo slogan della sua
campagna, ricorda il Corriere riassumendo la Convention democratica in
corso a Filadelfia. Tra gli interventi, quello di Barack Obama, “che ha
presentato Hillary Clinton come la persona più qualificata per la
carica di presidente e per mantenere intatta la sua legacy democratica,
e ha denunciato Trump come un uomo pericoloso e non preparato” e
quello, un po' a sorpresa dell'ex sindaco di New York Michael
Bloomberg, che sostiene Clinton bollando Trump come un imbroglione
(Corriere).
Vivere all'israeliana.
“Il modello 'all’israeliana' evocato dall’editoriale di Paolo Ermini e
di cui spesso si è parlato in questi giorni sui media è da molto tempo
esperienza quotidiana all’interno di ogni comunità ebraica, in
particolare dall’attentato alla sinagoga di Roma del 1982 in cui perse
la vita il piccolo Stefano Gaj Taché, vittima innocente dell’odio
palestinese in una stagione terribilmente complessa e dolorosa”, scrive
Adam Smulevich, giornalista dell'Unione delle Comunità Ebraiche
Italiane, in un editoriale che compare nella prima del Corriere
Fiorentino. “Un patrimonio di buone pratiche e di buon senso, alla
portata di chiunque, che potrebbe rivelarsi prezioso anche per la
collettività toscana, per fronteggiare la minaccia del terrorismo
islamico senza farsi schiacciare da paure e angosce che cominciano a
serpeggiare sempre più insistentemente a tutti i livelli. Sin da
bambini, all’interno di una Comunità ebraica, si cresce con la
consapevolezza che è fondamentale rinunciare a un segmento dei propri
minuti e della propria privacy per il bene comune”.
Roma, Comunità contro gli sfratti.
A Portico d'Ottavia, la comunità ebraica denuncia lo sfratto di tre
nuclei familiari con gravi disagi sociali, riporta il Corriere Roma.
Dopo alcuni momenti di tensione e la trattativa dei vertici comunitari
– in particolare del presidente Ruth Dureghello e il rabbino capo
Riccardo Di Segni – la situazione “si è conclusa con l'intercessione
dell'assessora alle Politiche sociali Laura Baldassane: sgombero
evitato. - scrive Repubblica Roma - O meglio, sospeso: fino al 5
settembre gli inquilini del civico 10 potranno rimanere al loro posto”.
In Emilia, basta alla vendita di cimeli fascisti.
Approvata dall'Aula dell'Emilia-Romagna la risoluzione sull'estensione
del reato di apologia del fascismo anche alla vendita e diffusione di
gadget con immagini del regime. Emanuele Fiano, capogruppo Pd in
commissione Affari costituzionali alla Camera, ha rivendicato come
giusto il divieto e ricordato di aver presentato una proposta di legge
insieme a Walter Verini, capogruppo Pd in commissione Giustizia, che
“introduce il reato di propaganda fascista e nazifascista, sanzionando
comportamenti individuali che inneggiano al nazifascismo” (Il Fatto
Quotidiano e l'Unità).
Spazio alle religioni.
In Triennale a Milano si è tenuto un incontro in cui si sono
confrontati architetti e religiosi sull'importanza degli edifici di
culto. “Il tempio è importantissimo, ma è un mezzo per raggiungere
qualcosa di più alto”, ha sottolineato rav Roberto Della Rocca,
direttore per l'Educazione e la cultura dell'Unione delle comunità
ebraiche italiane, tra i protagonisti dell'incontro (Avvenire Milano).
Daniel Reichel
twitter @dreichelmoked
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