18 agosto 2016 - 14 Av 5776 |
|
|
Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Elia Richetti e di
Sergio Della Pergola. Nella sezione pilpul una riflessione di Stefano
Jesurum e Daniel Funaro.
|
|
 |
#PE24BreakingNews |
Aggiornamenti regolari e notizie provenienti dal mondo ebraico, sulla homepage del portale dell'ebraismo italiano www.moked.it oppure seguendo il link diretto http://bit.ly/1uQoBHo
Le notizie vengono pubblicate anche su twitter, @paginebraiche, con l'hashtag #PE24BreakingNews.
| |
|
|
La mano russa sul Medio Oriente
si rafforza grazie all'Iran
“La
Russia flette i muscoli di nuovo e l’Iran si presta, perché dipende
militarmente da Mosca e perché continua a essere paranoico verso
l’Occidente. L’Iran e la Russia dicono di combattere l’Isis ma in
realtà bombardano chi vuole rovesciare Assad”. Ad affermarlo Reza Ciro
Pahlavi, figlio dell’ultimo Scià, in un'intervista al Corriere. Secondo
Ugo Tramballi sul Sole 24 la vicinanza Mosca-Teheran è un gioco di
equilibrismi di Putin per guadagnare maggior influenza a livello
mondiale. “Avere utilizzato basi iraniane è irrilevante: è solo parte
di un gioco sottile attorno alla Siria, il cui futuro oggi non conosce
nessuno. Russia e Iran hanno interessi comuni ma non uguali agende
nella regione: incominciando dal riavvicinamento alla Turchia sunnita,
proseguendo per il nucleare iraniano al quale anche Mosca si è sempre
opposta, e finendo con Israele che se non un alleato, è sempre di più
un partner strategico della Russia”.
Modiin Smartcity.
Grazie a un accordo fra Bezeq, la compagnia di telecomunicazione leader
in Israele, e il Modiin, comune a metà strada tra Tel Aviv e
Gerusalemme, è stato avviato un progetto per rendere la città smart:
dai rifiuti ai semafori tutto sarà regolato da un “cervellone
elettronico”, racconta La Stampa.
Ben Gurion inedito.
“Se potessi scegliere tra la pace e i territori conquistati lo scorso
anno [nel ’67], sceglierei la pace. Rinuncerei a quei territori, a
eccezione di Gerusalemme e delle alture del Golan”. A dirlo, uno dei
padri della patria d'Israele, David Ben Gurion in un'intervista filmata
del 1968, ritrovata per caso, e diventata un documentario premiato al
Jerusalem Film Festival di quest'anno.
“Le sei ore di intervista, che Ben Gurion rilasciò al giovane americano
Clinton Bailey, - racconta La Stampa - hanno visto la luce grazie al
regista Yariv Mozer e alla produttrice Yael Perlov: lavoravano
all’archivio Spielberg di Gerusalemme al restauro di un film, quando
per caso hanno scoperto la pellicola. Padre della patria Dal materiale
ritrovato hanno tratto un documentario, Ben Gurion, epilogue, premiato
al Jerusalem Film Festival 2016”.
Conversazione con Aharon Appelfeld.
Nel gennaio 2017 uscirà in Italia per Guanda il suo ultimo libro To the
Edge of Sorrow. Aharon Appelfeld, sopravvissuto alla Shoah e grande
scrittore israeliano di origine rumena, a 84 anni continua a raccontare
i suoi mondi e la sua intimità attraverso la scrittura, come spiega a
Riccardo Mazzeo in un lunga conversazione pubblicata oggi dal
Manifesto. “L'amore che sento per i miei genitori, i nonni e tutti
quelli che avevo attorno durante la mia fanciullezza e che perirono
durante la guerra è diventato una parte di me. - racconta Appelfeld
ricordando i suoi cari assassinati durante la Shoah - Li sento ancora
più vicini adesso rispetto a quando erano in vita. La morte non ci ha
separati. Nei miei libri esploro la loro vita”.
Da Israele all'Italia, arrivano le musiche delle A-wa.
Rolling Stone le ha scelte tra le dieci novità della musica mondiale da
scoprire e la ha consigliate in particolare “a chi ama le Haim, Ofra
Haza, i Balkan Beat Box”. Le Awa, trio di sorelle israeliane che porta
sul palco le sonorità yemenite, domani si esibirà per la per la prima
volta in Italia, a Ariano Irpino, nel programma del Folkfestival (La
Stampa).
Dopo Brexit, ebrei britannici guardano Berlino.
Tanti gli effetti dell'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea e
diversi ancora poco chiari. In questa incertezza, il mondo ebraico
d'Oltremanica ha visto aumentare le richieste di passaporti tedeschi da
parte dei discendenti di chi proprio dalla Germania oltre 70 anni fa
fuggì dalle persecuzioni naziste. “Secondo il Daily Telegraph, sono già
state più di 400 le persone che si sono rivolte alla sede diplomatica
nella capitale britannica e 100 già hanno avviato le procedure per
avere il doppio passaporto, che permetterebbe loro di restare cittadini
dell'Unione europea” (Gazzetta del Mezzogiorno).
La legge sul Auschwitz lager polacco.
Una multa salata se non addirittura tre anni di carcere, la pena
prevista all'interno della proposta di legge presentata dall'esecutivo
della premier nazionalista Beata Szydlko in Polonia per vietare l'uso
della definizioni di lager “polacco” per Auschwitz o campi simili
costruiti nel Paese dai nazisti. “Non sono state le nostre madri, né i
nostri padri, i responsabili dei crimini della Shoah, commessi da
criminali tedeschi e nazisti sul territorio polacco occupato”, la
posizione del ministro della Giustizia Zbignew Ziobro.
L'Inter e gli allenatori. Sulla
panchina della squadra nerazzura è arrivato l'olandese Frank De Boer.
La Gazzetta dello Sport ricorda i precedenti illustri di allenatori
arrivati da oltreconfine per guidare la squadra di Milano, tra cui “il
primo tecnico straniero vincente: Arpad Weisz, campione d'Italia nel
1929-30, figlio di ebrei ungheresi, ucciso nel 1944 ad Auschwitz in una
camera a gas dopo diversi mesi in un campo di lavoro dell'Alta Slesia”.
Daniel Reichel
twitter @dreichelmoked
Leggi
|
|


|


|
Seguici
su
Pagine
Ebraiche 24 e l'Unione Informa sono pubblicazioni edite dall'Unione
delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di
comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle
realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non
sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come
una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione
delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente
disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio
contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it Avete ricevuto questo messaggio
perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se
non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare
un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it indicando nell'oggetto del
messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati -
I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto
l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario
quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 -
direttore responsabile: Guido Vitale. |