Se non visualizzi correttamente questo messaggio, fai click qui

25 Agosto 2016 - 21 Av 5775
PAGINE EBRAICHE 24
ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav


Elia Richetti,
rabbino
La Torà mette in guardia: “Non desiderare l’argento e l’oro che è su di loro (sulle popolazioni sconfitte) e non prenderlo per te, ché tu non ti trovi in difficoltà con esso”.
Rav ‘Ovadyà Sforno spiega così: a volte succede che tramite l’argento o l’oro preso in bottino (e che potrebbe derivare da oggetti di culto idolatrico) uno abbia successo e si arricchisca; gli sarebbe facile pensare che il suo guadagno gli derivi da quel culto idolatrico, e finirebbe per fare idolatria vera e propria.
 
Leggi

Sergio
Della Pergola,
Università
Ebraica
Di Gerusalemme
La scomparsa in questi giorni in Germania di Ernst Nolte ha suscitato molti commenti. A suo tempo la discussione fra gli storici, da lui innescata, affrontò problematicamente la questione essenziale e legittima se vi siano o meno aspetti della storia che non possono essere storicizzati. Indubbiamente Hitler e il nazismo ci sono stati, e quindi vanno capiti, spiegati e contestualizzati, e per fare questo occorrono strumenti necessariamente simili a quelli usati per comprendere qualunque altro evento della storia. Ma il nazismo, il fascismo, la Shoah, non sono solamente semplici concatenazioni di eventi, sono anche portatori di un valore aggiunto simbolico e interpretativo che trascende i tempi e i modi della storia (almeno per chi ci crede). Nolte, ricordiamolo, sostenne la tesi che la Shoah fosse stata una reazione al gulag sovietico, e che quest’ultimo fosse in definitiva il prodotto di una rivoluzione bolscevica animata da un numero ben più che proporzionale di attivisti ebrei. Il problema dello storico sorge quando comprendere significa giustificare, quando spiegare significa assolvere, quando contestualizzare significa in parte condividere. Nel discorso di e su Nolte i confini fra queste distinzioni spesso si confondono e diventano alquanto osmotici e melmosi. Ci aiuta a raggiungere una conclusione più chiara e definitiva Sergio Romano che, in un suo ricordo di Nolte sul Corriere, esprime il suo apprezzamento per le capacità analitiche dello storico tedesco. Pare che Nolte, allievo del filosofo Martin Heidegger, torbido antisemita, fosse molto compiaciuto del paragone che lo stesso Romano gli aveva proposto con un altro personaggio che, come lui, aveva avuto più successo all’estero che in patria: il teorico rivoluzionario socialista sindacalista francese Georges Sorel, anche lui accanito antisemita. Romano basava la sua analogia Nolte-Sorel su un’osservazione di Benedetto Croce, peraltro autore di pensieri tardivi sul tema degli ebrei rispetto ai quali, superati lo stupore e la prima indignazione, è meglio calare un velo pietoso. Dal “passato che non passa” alla memoria della Shoah come palla al piede per il futuro dell’Europa, ecco svelata in questo breve compemdio della vita e delle opere dello storico tedesco tutta l’inquietante filiera intellettuale del revisionismo, del negazionismo, e dell’ossessione antisemita.
 
Leggi

Solidarietà concreta
Sale a 247 il numero delle vittime del terremoto che ha colpito nella notte tra martedì e mercoledì il Centro Italia, mentre ancora si scava tra le macerie. Migliaia gli sfollati, centinaia i feriti. Una tragedia su cui si concentra l’attenzione non solo della stampa italiana, ma anche di quella internazionale. E che mette in moto, come spesso accade in questi casi, una grande catena di solidarietà e impegno a tutti i livelli.
“L’Italia piange i propri connazionali e mostra al mondo intero le lacrime del dolore ma anche il cuore grande e generoso di un volontariato che fin dalle prime ore si è messo in moto” ha dichiarato il primo ministro Matteo Renzi, prima di partire alla volta dei luoghi colpiti dal sisma.
In evidenza, sui giornali, l’impegno delle istituzioni ebraiche nell’azione di soccorso. In particolare l’attivazione di un punto di raccolta di sangue all’ospedale Fatebenefratelli di Roma predisposto dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane insieme alla Comunità capitolina presso il centro trasfusionale dell’ospedale stesso (Lungotevere de’Cenci 5).
“Emergenza sangue, la città si mobilita” scrive il Messaggero nel dare conto delle diverse iniziative lanciate a Roma. L’attivazione del punto di raccolta è segnalato tra gli altri anche da Avvenire, che parla di “solidarietà concreta” da parte del mondo ebraico.
Mobilitate anche le istituzioni israeliane. Di ieri mattina la telefonata di Netanyahu a Renzi e l’offerta di un sostegno, anche umano, per affrontare l’emergenza. Nel pomeriggio invece, il contatto tra il presidente Rivlin e Mattarella. “I nostri pensieri sono con voi e con il popolo italiano in questo momento molto difficile, mentre siete impegnati ad aiutare i feriti, dare rifugio a coloro che sono senza tetto, e pianificare la ricostruzione” le parole del capo di Stato israeliano. Che ha inoltre affermato: “La preghiamo di trasmettere le nostre sincere condoglianze alle famiglie delle vittime, i nostri migliori auguri di pronta guarigione ai feriti con la speranza che la regione possa presto vivere un futuro migliore”.
 
Leggi

  davar
TERREMOTO - L'INIZIATIVA
Un aiuto concreto alle vittime,

l'Unione promuove la raccolta 
Solidarietà concreta alle popolazioni colpite dal terremoto. Un impegno che l'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane promuove anche attraverso una raccolta fondi, cui ciascuno può contribuire versando un'offerta su un conto corrente speciale attivato per l'occasione.


Questi i dettagli del conto, intestato all'UCEI:

IBAN - IT42B0200805205000103538743
CAUSALE: offerta per emergenza terremoto 240816

Coperte, vestiti, abbigliamento intimo, prodotti per l'igiene, alimenti a lunga scadenza: queste le necessità più strette illustrate dal vice prefetto di Roma in una conversazione con la presidente dell'Unione Noemi Di Segni. L'invito è a recarsi presso i centri raccolta dei diversi municipi capitolini.
Positivi intanto i primi riscontri dal punto per la donazione del sangue attivato ieri dall'Unione e dalla Comunità ebraica di Roma, in collaborazione con l’Associazione Medica Ebraica e il Gruppo Ebraico Donatori. Numerosi i cittadini che hanno risposto positivamente alla chiamata. L'invito è a recarsi (preferibilmente di mattina) al Centro trasfusionale del Fatebenefratelli, Lungotevere de' Cenci 5, Roma e destinare la donazione al “gruppo ebraico donatori 201” .

Numerose le comunità locali mobilitate. A Firenze questa sera, in occasione del Balagan Cafè, è prevista una raccolta di offerte tra il pubblico della rassegna culturale che da quattro anni vede concentrarsi molte centinaia di persone nei giardini della sinagoga.

TERREMOTO - I MEDIA internazionali
Da Israele agli Stati Uniti,

solidarietà ebraica in evidenza
Forte attenzione anche sulla stampa israeliana e internazionale per la mobilitazione degli ebrei italiani. Dalla Jewish Telegraphic Agency (la più reattiva) al Times of Israel, da Haaretz al Jerusalem Post: numerose le testate che, su carta e in rete, mettono in evidenza le iniziative dell'UCEI e di alcune Comunità locali. Ad essere sottolineate anche le parole della presidente dell'Unione Noemi Di Segni, che aveva subito dato la disponibilità "ad attivarci in modo concreto e immediato per affrontare l'attuale stato di emergenza".

TERREMOTO - LE PAROLE DI rivlin
"I nostri pensieri sono con voi"
Forte mobilitazione anche per le istituzioni israeliane. Di ieri mattina la telefonata di Netanyahu a Renzi e l’offerta di un sostegno, anche umano, per affrontare l’emergenza. Nel pomeriggio invece, il contatto tra il presidente Rivlin e Mattarella. “I nostri pensieri sono con voi e con il popolo italiano in questo momento molto difficile, mentre siete impegnati ad aiutare i feriti, dare rifugio a coloro che sono senza tetto, e pianificare la ricostruzione” le parole del capo di Stato israeliano. Che ha inoltre affermato: “La preghiamo di trasmettere le nostre sincere condoglianze alle famiglie delle vittime, i nostri migliori auguri di pronta guarigione ai feriti con la speranza che la regione possa presto vivere un futuro migliore”.


(Nell'immagine l'incontro dello scorso settembre a Roma tra Mattarella e Rivlin)
Leggi

l'intervento dell'imam maaroufi
"L'Università islamica a Lecce?

Parole di odio, progetto fasullo"
Netta presa di posizione dell’imam di Lecce, Saifeddine Maaroufi, che in una conversazione con il delegato per la Puglia della Comunità ebraica napoletana Cosimo Pagliara definisce “fasullo” il progetto dell’Università Islamica nella città salentina che molto ha fatto parlare di sé in questi giorni per i deliri antisemiti e i propositi di annientamento del suo segretario. Ribadendo la propria totale estraneità dal progetto e dai suoi promotori, che nel frattempo hanno annunciato l’intenzione di lasciare Lecce, l’imam ha voluto rivolgere parole di amicizia, vicinanza e collaborazione alla realtà ebraica locale. “A prescindere dalle divergenze, non si può in alcun modo invocare lo ‘sterminio’. È una cosa orribile e inconcepibile” le sue parole. Comune la speranza, espressa sia da Pagliara che da Maaroufi, di un futuro di pace, al riparo da “tutti inostri nemici e i calunniatori”.
Leggi


jciak
Philip Roth, il grande indignato
Mentre sull’appena uscito romanzo di Jonathan Safran Foer si versano fiumi d’inchiostro, è tempo di dedicare un pensiero reverente al grande Philip Roth. Evocato, a torto o ragione, come uno dei padri letterari di Foer, il patriarca della letteratura ebraico americana torna infatti di scena sul grande schermo confermandosi, se mai ce ne fosse bisogno, uno straordinario creatore di mondi.
In attesa dell’uscita a novembre di American Pastoral di e con Ewan McGregor, l’occasione di assaporare ancora una volta il suo tocco inconfondibile è Indignation, tratto dall’omonimo ultimo romanzo di Roth dell’esordiente Julian Schamus, nel duplice impegnativo ruolo di sceneggiatore e regista. Da poco sugli schermi statunitensi, il film riesce anche se non eccelle nella difficile impresa di tenere insieme libro e immagini, proiettandoci nell’America degli anni Cinquanta, in un piccolo college conservatore dove uno studente ebreo è costretto a fare i conti con diffidenze e ostilità inaspettate.
Leggi

  pilpul
Setirot - Giustizia e felicità
Burkini ma non solo. Si dice che i social network, ebraici e no ovviamente, facciano venir fuori i nostri istinti peggiori, l’aggressività latente, la supponenza, l’arroganza. Leggo rabbia, cupezza, frustrazione, esasperato senso di giustizia – dove ognuno di noi ritiene di essere “la giustizia” –, sostanzialmente “infelicità”. E mi viene in mente una frase scritta da rav Harold S. Kushner in un libro di molti anni fa (Nessuno ci chiede di essere perfetti, nemmeno Dio, Neri Pozza editore): «… Un’ostinata ricerca di giustizia ci isola dagli altri; la ricerca della felicità ci consente di superare i nostri difetti e di entrare in contatto con gli altri. E per quanto possa sembrare strano, forse la felicità è un valore più autenticamente religioso del senso di giustizia…».

Stefano Jesurum, giornalista

In ascolto - Walking in Memphis
Anni fa un’amica mi aveva dato un buon consiglio: quando parti per un viaggio, prepara una playlist su chiavetta, scegliendo con cura le canzoni che vuoi “legare” alla tua vacanza perché anche molto tempo dopo, nel riascoltare quei brani, riaffioreranno le immagini e le emozioni del viaggio. Le canzoni funzionano come le madeleines di Proust, non è una novità, ma è comunque stata una sorpresa per me quando due giorni fa, partendo un po’ di corsa per un trekking in Francia, ho ripreso una vecchia playlist, preparata quindici anni fa per un viaggio in Sudafrica. Ho inserito la chiavetta in macchina, in un paesaggio completamente differente, per ascoltarla con due figlie che allora non c’erano ancora.

Maria Teresa Milano
Leggi

Time out - Trovare la forza
Come trovare la forza per parlare di fronte alle immagini terribili del terremoto? Come provare a pensare che sarebbe bastato il rispetto delle regole antisismiche a salvare molte vite umane mentre ancora si cercano i corpi sotto le macerie? Forse è impossibile, ma prima o poi andrà fatto per davvero, perché interi comuni rasi al suolo e troppi morti è un peso che le nostre coscienze non possono accettare.

Daniel Funaro

Nessuna giustificazione
Niente esercizio di lettura in pubblico, questa settimana. Me ne scuso con chi (?) se lo aspetta.
Sto leggendo libri di genere differente: una biografia, tre romanzi, un saggio. Non ho voglia di scriverne. A cercarle troverei delle giustificazioni, ma sarebbero false.


Valerio Fiandra

Noi e il burkini
All’improvviso, capisco: ecco come è stato il viaggio che ha portato il popolo d’Israele fuori dall’Egitto. Intanto, Am Israel è partito in tutta fretta non solo per evitare che il Faraone ci ripensasse, ma anche e soprattutto per un’altra ragione.
Quanto avrebbe dovuto aspettare Moshe il nostro maestro, se alle donne fosse stato concesso il tempo di preparare: fettuccine, lasagne e halva; mettere in valigia vestiti, giochi dei bambini, medicinali, teli da mare, creme solari, doposole, braccioli, salvagenti e materassini… perché vero è che il viaggio doveva essere breve e nel deserto, ma non si sa mai, avessero trovato un’oasi in cui fare il bagno…


Sara Valentina Di Palma
Leggi



moked è il portale dell'ebraismo italiano
Seguici su  FACEBOOK  TWITTER
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it  Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.