Solidarietà concreta

rassegnaSale a 247 il numero delle vittime del terremoto che ha colpito nella notte tra martedì e mercoledì il Centro Italia, mentre ancora si scava tra le macerie. Migliaia gli sfollati, centinaia i feriti. Una tragedia su cui si concentra l’attenzione non solo della stampa italiana, ma anche di quella internazionale. E che mette in moto, come spesso accade in questi casi, una grande catena di solidarietà e impegno a tutti i livelli.
“L’Italia piange i propri connazionali e mostra al mondo intero le lacrime del dolore ma anche il cuore grande e generoso di un volontariato che fin dalle prime ore si è messo in moto” ha dichiarato il primo ministro Matteo Renzi, prima di partire alla volta dei luoghi colpiti dal sisma.
In evidenza, sui giornali, l’impegno delle istituzioni ebraiche nell’azione di soccorso. In particolare l’attivazione di un punto di raccolta di sangue all’ospedale Fatebenefratelli di Roma predisposto dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane insieme alla Comunità capitolina presso il centro trasfusionale dell’ospedale stesso (Lungotevere de’Cenci 5).
“Emergenza sangue, la città si mobilita” scrive il Messaggero nel dare conto delle diverse iniziative lanciate a Roma. L’attivazione del punto di raccolta è segnalato tra gli altri anche da Avvenire, che parla di “solidarietà concreta” da parte del mondo ebraico.
Mobilitate anche le istituzioni israeliane. Di ieri mattina la telefonata di Netanyahu a Renzi e l’offerta di un sostegno, anche umano, per affrontare l’emergenza. Nel pomeriggio invece, il contatto tra il presidente Rivlin e Mattarella. “I nostri pensieri sono con voi e con il popolo italiano in questo momento molto difficile, mentre siete impegnati ad aiutare i feriti, dare rifugio a coloro che sono senza tetto, e pianificare la ricostruzione” le parole del capo di Stato israeliano. Che ha inoltre affermato: “La preghiamo di trasmettere le nostre sincere condoglianze alle famiglie delle vittime, i nostri migliori auguri di pronta guarigione ai feriti con la speranza che la regione possa presto vivere un futuro migliore”.

Avvenire racconta oggi l’ingresso dell’ex consigliere comunale fiorentino Renato Fantoni tra i “Giusti”, gli eroi di Israele e del popolo ebraico per l’impegno profuso durante la persecuzione nazifascista. Una grande figura di intellettuale e politico riscoperta in un suo aspetto inedito. “A dare la notizia del riconoscimento ufficiale decretato a Gerusalemme – scrive il quotidiano della CEI – è il portale dell’Unione delle comunita ebraiche italiane che proprio attraverso il suo mensile Pagine ebraiche nel dicembre 2014 aveva ricostruito la storia di come Fantoni, nei giorni più bui della persecuzione, avesse dato ospitalita in una sua casa a Plan del Mugnone agli amici ebrei Eugenio Artom e Giuliana Treves e al loro maggiordomo Amedeo”.

Fa discutere la decisione di alcuni agenti di polizia che, a Nizza, sono scesi tra i bagnanti e hanno fatto rivestire una donna di religione islamica che, dopo essere uscita dall’acqua, stava distesa sui ciottoli con un velo sui capelli e una tunica turchesi e dei legging neri fino alle caviglie. Una scena immortalata da alcune fotografie, diventate subito virali. “Questi scatti hanno rilanciato una polemica che domina il dibattito politico in Francia da settimane, in seguito alla prima ordinanza anti-burkini del sindaco di Cannes, emessa il 28 luglio. L’idea – scrive il Corriere – è che si debba censurare la censura: se alcune donne musulmane sono costrette a coprirsi e a negare il proprio corpo anche al mare, occorre negare quella negazione”.

In Australia un 29enne francese, musulmano, ha ucciso a coltellate una ragazza inglese e ferito gravemente un amico che cercava di salvarla, gridando secondo i testimoni Allahu Akh-bar, ‘Dio è grande’. L’omicidio è avvenuto in un ostello nello Stato del Queensland. “Improbabile la pista terroristica: il ragazzo sarebbe stato respinto dalla ventenne inglese” riporta il Corriere.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(25 agosto 2016)