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 23 SETTEMBRE 2016
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Opinioni a confrontO

Portare l'attenzione sulle cose belle

La scuola è interessante se porta l'attenzione su qualcosa che i ragazzi non pensano nemmeno che esista, e in quello si riconoscono. La scommessa è questa, ossia che uno possa conoscere un po' di più se stesso incontrando per esempio le idee di Platone, non l'ultima moda. Il grande sforzo di noi insegnanti - dovremmo avere la cultura ed essere formati per fare proprio questo - è esattamente quello, di avvicinare i bambini e gli adolescenti alle cose belle e alte della cultura, perché sono quelle che parlano ai ragazzi. La scuola va ricordato che è diacronica, non ha a che fare col nostro tempo, e deve riuscire ad essere uno specchio, utile a chi sta cercando di capire cosa fare di se stesso.

Franco Lorenzoni, maestro

 

regno unito - scuole

L'eccellenza resta ebraica

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“Scuole ebraiche come sinonimo di eccellenza” è un binomio sempre più ricercato, e in Europa anche sempre più comune. Lo dimostrano adesso gli ultimi risultati, diffusi in questi giorni di rientro in classe, del General Certificate of Secondary Education. Si tratta di un test internazionale effttuato nel Regno Unito e nei paesi del Commonwealth che ne condividono il sistema educativo nelle scuole secondarie, i cui studenti si sottopongono a verifiche nazionali in varie materie per due anni, a volte tre, al fine di misurare in modo sufficientemente preciso e scientifico il loro livello e dunque quello dell’istruzione nel paese. In questo contesto, le scuole ebraiche confermano di essersi assestate in un’ondata positiva che va avanti da alcuni anni, con una percentuale di voti alti che supera la media nazionale in Gran Bretagna. Leggi tutto

Solidarietà ai terremotati

Aiuto, anche allo studio

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Insegnando di professione, il loro contributo non poteva prescindere da un impegno tra i banchi di scuola per dare una mano agli studenti più giovani, costretti ad affrontare il nuovo anno in classe più difficile della loro vita.
Ma il loro contributo è andato anche oltre: hanno infatti montato tende, cucinato, pulito, dato una mano a 360 gradi. Senza mai sottrarsi, sempre con il sorriso. Come altre volte in passato, per grandi eventi o per situazioni di emergenza, il gruppo di protezione civile Gilad Shalit di Roma non si è tirato indietro per risolvere piccoli e grandi problemi. Un lavoro quanto mai prezioso nei comuni e nelle frazioni colpite del recente terremoto nel Centro Italia, che il gruppo ha raggiunto nelle scorse settimane.
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dibattito

La scuola e i suoi compiti

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Come ogni anno media e social network hanno trovato l’argomento per iniziare a parlare a scuola. La “lettera del padre che non ha fatto fare i compiti al figlio durante le vacanze”, forse anche contro le sue intenzioni, ha aperto il fuoco in una sorda guerra a bassa intensità tra genitori e insegnanti.
I fatti possono essere riassunti brevemente: in una città della provincia settentrionale un padre scrive una lettera di giustificazione agli insegnati del figlio, che all’inizio della terza media si presenta al rientro in classe senza aver fatto i compiti, di cui ignoriamo completamente entità e quantità.

Enrico Manera per doppiozero.com
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Segnalibro

Elogio della lettura precoce

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L’impatto dei festival culturali sul territorio è da tempo oggetto di studio, soprattutto dal punto di vista della ricaduta economica, ma Pordenonelegge – che ha negli scorsi giorni chiuso la sua diciassettesima edizione – ha presentato i risultati di una ricerca di taglio differente. La Federazione Italiana Medici Pediatri ha coinvolto 11 regioni italiane e un campione di circa quattromila bambini fra 1 e 5 anni, osservando l’igiene del sonno, l’utilizzo delle nuove tecnologie e le abitudini quotidiane – tra cui soprattutto la lettura – e l’identificazione precoce di disturbi del comportamento. Che leggere ai propri figli faccia bene, sempre e ovunque, è noto, ma a Pordenone e dintorni è dimostrata anche una correlazione differente.
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