9 Ottobre 2016 - 7 Tishri 5777 |
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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Benedetto Carucci
Viterbi e di David Bidussa. Nella sezione pilpul una riflessione di
Claudio Vercelli.
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Tobia Zevi @tobiazevi
8 ottobre
7 ottobre 1985, sequestro dell'Achille Lauro. Ucciso a bordo Leon
Klinghoffer, disabile, "colpevole" di essere ebreo. Io non dimentico.
Anshel Pfeffer @AnshelPfeffer
9 ottobre
Important point here. Trump elevated by TV and being brought down by real journalists, the type who report and write
WikiLeaks @wikileaks
9 ottobre
Hillary Clinton in private Jewish speech "Saudis have exported more extreme ideology than any other place on earth."
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#PE24BreakingNews
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Aggiornamenti regolari e notizie provenienti dal mondo ebraico, sulla homepage del portale dell'ebraismo italiano www.moked.it oppure seguendo il link diretto http://bit.ly/1uQoBHo
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Germania, caccia al jihadista
GIn
Germania continua la caccia a un sospetto jihadista, ritenuto legato
all'Isis, che secondo le autorità stava pianificando un attacco nel
paese, probabilmente a un aeroporto. A Chemnitz, in Sassonia, nella
casa del sospetto, di origini siriane, è stato rinvenuto
dell'esplosivo. Il Corriere della Sera riporta che l'uomo in fuga
potrebbe far parte di un sistema di infiltrazioni di jihadisti tra i
profughi che fuggono dalla Siria verso l'Europa. “L'operazione in
Sassonia – spiega il quotidiano - ha probabilmente disarticolato un
progetto parte di un disegno più ampio, forse legato all'attacco contro
un aeroporto, un bersaglio che torna spesso nei piani eversivi. Lo
hanno fatto a Bruxelles, volevano ripetere la missione ad Amsterdam e
magari adesso puntavano ad uno scalo della Repubblica federale. Come
per altri Paesi, contano i numeri. Dal territorio tedesco sono partiti
alla volta di Siria-Iraq circa 820 militanti.”
Il caso Fossati. "Che la storia si scriva in base ai documenti è cosa
fin troppo risaputa, ma ai documenti veri e indicati al mondo
scientifico con verità e chiarezza, non a presunti documenti
'ingialliti' sporgenti da cartelle d'archivio, vaghi nella loro
presentazione e mai precisati nella loro fonte e qualità". Così
l'Osservatore Romano, il quotidiano della Santa Sede, in risposta a un
articolo de La Stampa di venerdì scorso in cui, basandosi sul
ritrovamento di una lettera ritrovata di recente da parte della signora
Giulietta Weisz, vicina all'Associazione Italia-Israele di Torino, si
denunciava il rifiuto espresso nell'immediato dopoguerra
dall'arcivescovo del capoluogo piemontese, Maurilio Fossati, a un
assegno del Vaticano che sarebbe stato destinato a un campo di
rifugiati ebrei.
Scrive Sergio Pagano, prefetto dell'Archivio segreto vaticano: "La
ricercatrice Weisz non fornisce mai la fonte archivistica da cui
avrebbe tratto la lettera del cardinale; asserisce però di essersi
recata a verificare il documento anche nell'Archivio segreto vaticano,
dove - forza dei gialli storici - 'ho trovato una cartella sulla
corrispondenza, ma era vuota. È presumibile che qualcuno abbia ritenuto
il documento scomodo'". Una improvvida invenzione, sostiene Pagano,
"perché risulta positivamente a chi scrive che la dottoressa Weisz non
si sia mai recata né all'Archivio segreto vaticano, né all'Archivio
storico della seconda sezione della Segreteria di Stato (già
Congregazione per gli affari Pubblici della Chiesa), ove unicamente
poteva trovarsi documentazione simile. E poi un fondo 'Corrispondenza'
neppure esiste nei due archivi, e del resto sarebbe, archivisticamente,
quasi un mostro".
"Non sarebbe meglio che ciascuno facesse il suo mestiere?" si chiede
invece Anna Foa, ricordando come Fossati molto si spese per venire in
soccorso degli ebrei perseguitati dal nazifascismo. Un'attività
riconosciuta da una storica "vera" come Susan Zuccotti, "non certo
eccessivamente indulgente verso la Chiesa".
Oggi su La Stampa Weisz replica con queste parole: "Non mi sono
inventata nulla. Le parole del cardinal Fossati, anche quando
riportate, verso gli ebrei reduci dai campi di sterminio nazista, sono
sprezzanti e inaccettabili. Dalla lettura dell'articolo di Sergio
Pagano si evince che nessuno smentisce il contenuto della lettera, a
disposizione di tutti coloro che la volessero leggere presso gli
Archivi della Curia di Torino".
Frasi sessiste, Trump in caduta libera. Persino il suo vice, Mike
Pence, è stato costretto a dissociarsi da quelle parole tanto gravi
quanto volgari: l'ultima bufera su Donald Trump, di cui il Washington
Post ha pubblicato una registrazione in cui insulta e offende le donne,
potrebbe costargli definitivamente la presidenza agli Stati Uniti. Il
candidato repubblicano alla Casa Bianca si è scusato ma come racconta
Repubblica la situazione è tanto grave che “alcuni esponenti
repubblicani sono arrivati a invocare” un “clamoroso colpo di scena: il
ritiro del candidato presidenziale a un mese dal voto”.
Ricordando Babi Yar. La Stampa pubblica il discorso pronunciato dal
filosofo Bernard-Henri Lévy a Kiev il 29 settembre, a nome del
presidente della Repubblica francese, nel 75esimo anniversario del
massacro di Babi Yar, in Ucraina, da parte dei nazisti e di
collaborazionisti locali. "Sappiamo che nessun paese al mondo è mai
riuscito a costruire nulla di solido senza prima aver dissipato le sue
ombre e i suoi fantasmi. E sappiamo - le parole del filosofo - che
questo lavoro scrupoloso e appassionato sulla memoria, quest'opera di
svelamento senza tregua, è stato uno dei principi della nuova Europa,
il suo motore, la sua base e la sua costituzione". Ogni gesto che è
stato quindi fatto in occasione dell'anniversario, tutte le parole che
sono state dette o i nomi che sono stati sussurrati, ha sottolineato
ancora BHL, "sono come un velo di dolore, perdono e redenzione che si
posa sul terreno contaminato dal sangue di tanti innocenti".
Milano, il Pd e la democrazia interna. Secondo il dorso milanese del
Corriere, si stempera la polemica che negli scorsi giorni ha diviso il
Pd milanese intorno al nome di Daniele Nahum, già vicepresidente della
comunità ebraica della città. “La segreteria del partito ha deciso di
togliermi le deleghe di responsabile alla cultura”, aveva denunciato
lui qualche giorno fa. Ieri è però è arrivata la precisazione dello
stesso Nahum: “Voglio ricondurre la cosa nelle dovute proporzioni. La
scelta da parte del segretario metropolitano di togliermi la delega non
è riconducibile ad antisemitismo. Non scherziamo. La questione è
esclusivamente riconducibile a questioni di screzi politici intercorsi
tra me e lui”. Il Giornale, citando Nahum e il caso Ismail, parla di
problemi interni di democrazia al Partito Democratico.
La Micol di Bassani. Cosa caratterizza Micol Finzi-Contini,
protagonista del celebre libro di Giorgio Bassani? A darne un affresco,
soffermandosi in particolare sul significato dell'ironia del
personaggio di Micol, Elisabetta Rasy, di cui il domenicale del Sole 24
Ore pubblica il testo dell'intervento tenuto in occasione di un
convegno organizzato dalla British Library e dall'istituto italiano di
cultura di Londra per il centenario della nascita di Bassani e di una
nuova edizione delle sue Storie ferraresi nei Penguin classics.
Consigli di letture. Sul domenicale del Sole 24 Ore il cardinale
Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio della Cultura,
invita alla lettura di Hajjim di Volozhin e Moshe Greenberg per
riconoscere "alcune sorgenti della fede cristiana" e non scordare "che
Gesù era ebreo".
Nonostante i rigurgiti antisemiti sempre in agguato, scrive il
cardinale, l'attenzione nei confronti del mondo culturale e spirituale
ebraico è vivace. Come esempio viene tra gli altri citata la
pubblicazione della Storia del Talmud di Harry Freedman, a breve
distanza dalla pubblicazione del primo tomo dell'edizione italiana
della traduzione del Talmud babilonese.
Daniel Reichel
twitter @dreichelmoked
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