16 Ottobre 2016 - 14 Tishri 5777 |
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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Benedetto Carucci
Viterbi e di David Bidussa. Nella sezione pilpul una riflessione di
Claudio Vercelli.
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Comunità Sant'Egidio
@santegidionews
15 ott
Memoria della deportazione degli ebrei romani del #16ottobre 1943: una radice di umanità contro l'indifferenza
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#PE24BreakingNews
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Unesco, la presidente UCEI:
"L'Italia dia voce alla verità"
Il
testo integrale dell'appello che la presidente dell'Unione delle
Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni ha inviato alle più alte
carico dello Stato dopo il vergognoso voto dell'Unesco che nega
l'ebraicità di alcuni luoghi di Gerusalemme appare stamane sul
quotidiano La Stampa.
"Una decisione scioccante, grave e aberrante, che non ha precedenti
nella storia di questa organizzazione. Un voto che, di fatto, finisce
non solo per negare millenni di storia ebraica nella capitale unica e
indivisibile dello Stato di Israele, ma anche per riscrivere l'intera
vicenda del Cristianesimo, strettamente legata a quei luoghi, a quelle
pietre, a quella eredità" scrive Di Segni rivolgendosi al Presidente
della Repubblica, Sergio Mattarella; ai Presidenti di Senato e Camera,
Pietro Grasso e Laura Boldrini; al Presidente del Consiglio, Matteo
Renzi; alla Rappresentanza permanente italiana presso l'Unesco,
Vincenza Lomonaco. "Al momento del voto - prosegue Di Segni - l'Italia
ha scelto incomprensibilmente di astenersi, gettando un'ombra, con
questa decisione, sulla sua solida amicizia con lo Stato di Israele e
con l'intero popolo ebraico. A nostro modo di intendere questa scelta
rappresenta un'offesa ai valori fondamentali dell'Italia stessa, ai
principi della Costituzione e dell'Europa stessa, chiamata a difendere
con forza ogni tentativo di distorsione, di negazionismo e revisionismo
della storia. Il Muro occidentale di Gerusalemme è stato inaccessibile
agli ebrei fino alla liberazione della città dall'occupazione giordana
nel 1967. Solo da quella data, da quando l'Amministrazione israeliana
ha riunito la città, Gerusalemme è davvero città aperta a tutte le
religioni e il Kotel luogo di raccolta e di preghiera universale".
"Nei prossimi giorni - aggiunge Di Segni - questa risoluzione sarà
sottoposta a un voto definitivo. Chiediamo pertanto alle più alte
istituzioni dello Stato italiano di adoperarsi anche con gli altri
Paesi affinché sia data voce alla verità, alla libertà, esprimendosi
nel senso più risoluto a difesa dei valori che oggi uniscono i popoli,
e recuperare quel tanto che resta della credibilità delle Nazioni
Unite, anche in vista del nuovo corso che va aprendosi".
16 Ottobre, Memoria viva. Molte
le iniziative legate all'anniversario del 16 ottobre '43, giorno della
razzia nazista al Portico d'Ottavia. Una ricorrenza che vedrà oggi la
partecipazione del capo dello Stato Sergio Mattarella, che nel
pomeriggio deporrà una corona davanti alla lapide commemorative,
incontrerà gli ultimi sopravvissuti, visiterà la mostra allestita
presso la sede della Fondazione Museo della Shoah. A quest'ultima è
dedicato un ampio approfondimento su Repubblica. "Carte di archivio,
memorie o testimonianze come quelle riportate in queste pagine. E poi
fotografie, lettere, pagine di diari. Per comprendere ciò che è
accaduto - si legge - continuare a raccontare storie e far sì che
quella giornata lontana non venga rimossa né dimenticata".
Sul Corriere Roma, Paolo Conti firma un editoriale in cui auspica che
questa data venga solennemente proclamata lutto cittadino dal
Campidoglio. "Si dice spesso - scrive - che gli ebrei romani sono
certamente i più sicuri discendenti di chi viveva nella capitale
dell'impero romano. Eppure nessuna maggioranza capitolina ha voluto
votare un ordine del giorno così semplice ma che rappresenterebbe, se
sottratto alla ritualità, un solido cemento per la Memoria collettiva
cittadina. Cosa farà la giunta Raggi? Vedremo".
Mafia-terrorismo islamico: l'asse è solido.
Isis e 'ndrangheta: sarebbe in corso una collaborazione fertile. "Arte
antica in cambio di armi. Affari d'oro in Italia" titola La Stampa. Nel
suo reportage, Domenico Quirico racconta come Gioia Tauro, in Calabria,
che sarebbe la base di smistamento dei reperti saccheggiati dai
terroristi islamici. "Isis e 'ndrangheta, 'ndrangheta e Isis: a ogni
passo la loro traccia visibile, la loro incredibile alleanza" scrive
Quirico.
Arabi e israeliani, un balletto a Ferrara.
Sul Corriere La Lettura un'intervista al coreografo israeliano Hillel
Kogan, presto a Ferrara con "We love arabs". Uno spettacolo, viene
spiegato, "dove ironizza in scena sulle differenze e le inevitabili
somiglianze fra i due popoli".
Sempre il Corriere, recensisce una raccolta di saggi relativi al
pensatore Jacques Maritain (1882-1973) sul tema dell'antisemitismo e
del 'mistero di Israele'.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
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