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30 Ottobre 2016 - 28 Tishri 5777
PAGINE EBRAICHE 24
ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Benedetto Carucci Viterbi, rabbino
Unesco. Hu nes koh: è una tale bandiera (al vento).
 
David Bidussa,
storico sociale
delle idee
Le parole del viceministro del governo Netanyahu, Ayoub Kara, a proposito del terremoto come punizione divina all’Italia per il voto dell’Unesco sulla questione di Gerusalemme mi hanno fatto riprendere in mano Allegro, ma non troppo di Carlo M. Cipolla.
“Sempre ed inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione”. “La persona stupida è il tipo di persona più pericoloso che esista”. Sono la prima e la quinta delle cinque leggi fondamentali della stupidità proposte da Carlo M. Cipolla in quel libretto. Semmai ce ne fosse stato bisogno, ancora una volta Carlo M. Cipolla ha colpito nel segno.
Mattarella in Israele
Inizia ufficialmente in queste ore, con la visita allo Yad Vashem di Gerusalemme, il viaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che da qui segue con preoccupazione le notizie sul terremoto che ha nuovamente colpito il Centro Italia.
Ad accompagnare il Capo dello Stato, tra gli altri, la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni. Mattarella terrà nel pomeriggio una lectio magistralis all’Università Ebraica della Capitale e a seguire visiterà la Comunità degli italkim (italiani residenti in Israele). Ma la visita del Presidente della Repubblica si è aperta con uno sfiorato incidente diplomatico tra Italia e Israele: le assurde parole del viceministro israeliano per la Cooperazione regionale Ayoub Kara – che aveva definito l’ultimo terremoto che ha colpito il Centro Italia “una punizione divina” dovuta all’astensione di Roma sulla risoluzione Unesco – hanno infatti generato profondo imbarazzo tra Roma e Gerusalemme. Dalla Capitale israeliana sono arrivate pronte le scuse del governo Netanyahu per le parole di Kara: come raccontano il Corriere e il Fatto Quotidiano, in via del tutto eccezionale, da Israele è arrivato l’intervento di Shabbat (tanto è stata considerata seria la situazione) del portavoce del ministero degli Esteri Emmanuel Nahshon.
 
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  davar
LA VISITA INIZIA CON UN PENSIERO AI TERREMOTATI
Mattarella da Gerusalemme:

"Italia-Israele, legame solido"
Con il pensiero all’Italia e ai terremotati è iniziata nelle scorse ore la visita in Israele del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Costantemente aggiornato sulla situazione, il Capo dello Stato si è recato, come prima tappa del suo viaggio, allo Yad Vashem di Gerusalemme. Accompagnato tra gli altri dalla Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, Mattarella ha scelto di mantenere il silenzio e non rilasciare dichiarazioni nel corso della visita allo Yad Vashem, come segno di rispetto per il luogo simbolo della Memoria ebraica della Shoah.
Il presidente ha invece parlato con il figlio di Shimon Peres, Chemi, quando si è recato sul Monte Herzl per rendere omaggio alla tomba del Premio Nobel per la Pace, scomparso poche settimane fa. “Siamo vicini al popolo italiano in questo momento e alle persone colpite dal terremoto”, la solidarietà espressa da Chemi Peres a Mattarella. “Grazie, seguo con preoccupazione e attenzione la situazione. L’intervento nelle zone colpite è stato pronto ed efficace. Ora bisogna compiere azioni di solidarietà e sostegno”, la risposta del Capo dello Stato, che ha poi richiamato l’importante ruolo di Shimon Peres come esempio di speranza e di impegno per la pace.
Nel corso di questo primo giorno di visita c’è stato anche lo spazio per ribadire l’amicizia tra Italia e Israele e superare definitivamente le polemiche scaturite dalle assurde parole del viceministro alla
Cooperazione regionale Ayoub Kara. Quest’ultimo, riportavano i media israeliani, venerdì aveva fatto dichiarazioni estremamente gravi definendo il terremoto che ha colpito giovedì scorso il Centro Italia “una punizione divina” dovuta all’astensione di Roma sulla vergognosa risoluzione Unesco (il documento in cui si nega il legame tra l’ebraismo e il Monte del Tempio di Gerusalemme). “Nulla può mettere in discussione l’amicizia tra Israele e Italia”, ha affernato Mattarella, dopo aver accolto le scuse del governo israeliano, ribadite oggi nella Foresta delle Nazioni anche dal presidente del Keren Kayemet LeIsrael Daniel Atar.
Intenso, dunque il primo giorno del Presidente Mattarella che si concluderà con la lectio magistralis all’Università Ebraica di Gerusalemme e la visita alla Comunità ebraica degli Italkim (gli italiani d’Israele). Ad aprirlo, come accennato, la visita allo Yad Vashem, dove il Capo dello Stato ha lasciato la sua firma nel libro d’onore: “La Shoah ci interroga costantemente sul Male assoluto, sull’ora delle tenebre, sull’abisso che ha inghiottito, nel cuore dell’Europa, milioni di persone – le sue parole, scritte sul libro del Memoriale – Esse ci chiedono di non dimenticare. Abbiamo il dovere di ricordare. Come ha scritto Primo Levi “Comprendere è impossibile, conoscere è necessario. Per non ripetere”. Il Presidente e la sua delegazione – di cui fanno parte anche Dario Disegni e Simonetta Della Seta, rispettivamente presidente e direttore del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, e l’ex presidente dell’Unione Renzo Gattegna – sono stati guidati nelle diverse sale del Memoriale da Yael Orvieto, direttrice dell’International Institute for Holocaust Research di Yad Vashem.
Nel silenzio della Sala della Rimembranza, Mattarella ha ravvivato la fiamma perpetua, che ricorda i sei milioni di ebrei uccisi dai nazisti durante la Shoah, e ascoltato la solenne preghiera ebraica El Maleh Rahamim. “Questo luogo serve a ricordarci a che livello può arrivare la malvagità umana – ha sottolineato il Presidente alla fine della sua visita – ma anche a restituire dignità a ciascuna delle vittime, bambini, anziani, donne e uomini”. Lo Yad Vashem, ha aggiunto il Capo dello Stato, non è solo un luogo importante per Israele e per il popolo ebraico, "ma per tutto il mondo. Un monito affinché sulla malvagità prevalga sempre il bene”.
Durante la piantumazione dell’ulivo a lui dedicato nella Foresta delle Nazioni dal Keren Kayemeth LeIsraele, Mattarella ha invece voluto mandare un messaggio di speranza all’Italia: “Questo albero, l’ulivo, è un segno di pace e serenità che speriamo arrivi anche verso quei luoghi in Italia tormentati dal terremoto. A loro va il nostro pensiero”, affinché possano ritrovare la tranquillità. Alla cerimonia, hanno presenziato tra gli altri, l’ambasciatore d’Israele in Italia Ofer Sachs, l’ambasciatore d’Italia in Israele Francesco Maria Talò assieme all’addetto culturale dell’ambasciata Elena Loewenthal e il presidente KKL Italia Raffaele Sassun, intervenuto nel corso dell’evento.


Daniel Reichel
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COMISC&JEWS A LUCCA 
La matita israeliana per Saviano: "La tua storia? È da fumetto"

Il grande disegnatore israeliano Asaf Hanuka e lo scrittore Roberto Saviano stanno lavorando insieme a un graphic novel sulla storia dell’autore italiano, che sarà pubblicato nel 2017. La notizia, che dopo l’anticipazione del giornale dell’ebraismo italiano Pagine Ebraiche era circolata già negli scorsi giorni, ha trovato una nuova conferma negli interventi di Giovanni Russo, responsabile dell’area Comics di Lucca Comics in corso nella città toscana in questi giorni, e del direttore della redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Guido Vitale. Se ne è parlato, dopo l’anteprima pubblicata sul dossier Comics& Jews dedicato al rapporto fra fumetto e cultura ebraica e curato da Ada Treves, durante la presentazione al festival del giornale in distribuzione in questi giorni. Giunto alla sua settima edizione, il dossier è stato presentato nel primo giorno della manifestazione, a ulteriore conferma della collaborazione fra la redazione dell’Unione e il maggiore festival italiano dedicato al fumetto.
Ad accompagnare la redazione ha voluto essere presente anche Emilio Varrà, responsabile di BilBOlBul, ossia dell’altro grande appuntamento dedicato al fumetto che si terrà a Bologna a fine novembre. Una ormai consolidata consuetudine, molto affetto e stima reciproca fra i professionisti del settore, la collaborazione riconosce anche la capacità di Pagine Ebraiche di intuire e presentare al pubblico autori che poche ore dopo avrebbero vinto il più ambito dei premi, il Gran Guinigi. Da Walter Chendi con La porta di Sion nel 2010, migliore storia lunga, a Rutu Modan nel 2013, miglior autore unico, fino ad Asaf Hanuka, lo scorso anno, miglior autore unico.
Quest’anno la giuria, presieduta da Roberto Davide Papini e composta da Guido Martini, Stefano Prodiguerra, Teresa Radice e Fabio Visintin, ha assegnato il premio “Maestro del fumetto” ad Albert Uderzo, mentre come Miglior disegnatore è stato premiato Alexandre Clérisse e il Miglior autore unico 2016 è Igort.
Il dossier Comics&Jews, attualmente in distribuzione con il numero di novembre di Pagine Ebraiche, oltre a dedicare ampio spazio al vincitore dello scorso anno, Asaf Hanuka, ha presentato ai lettori tre dei graphic novel scelti per la “Selezione Gran Guinigi”, che ogni anno è attestato di merito per una rosa di graphic novel considerati di grandissima qualità. Ne riproponiamo qui i contenuti.


La vita abita a Tel Aviv

"Non posso dirti nulla, mi spiace. Ho ricevuto istruzioni precise dalla casa editrice e anche a te come ai tanti giornalisti che mi hanno chiamato in questi giorni non posso rilasciare neppure un commento su questo progetto”. Così Asaf Hanuka, che nonostante il premio vinto nella scorsa edizione non è quest’anno presente a Lucca Comics, risponde quando Pagine Ebraiche gli chiede di commentare la grande novità appena annunciata: sta lavorando con Roberto Saviano a un nuovo libro, che sarà pubblicato da Bao nel 2017. Resta la promessa di farsi sentire, e di riprendere il discorso appena sarà possibile, e il rammarico per non aver potuto quest’anno ripetere l’esperienza del 2015, quando con Boaz Lavie, e con i responsabili dei due più grandi festival italiani dedicati al fumetto – rispettivamente Giovanni Russo per Lucca e Emilio Varrà per Bologna – e insieme alla redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane aveva presentato la sesta edizione di Comics&Jews.
Non ha facili verità da rivelare, Asaf Hanuka né tanto meno fini documentaristici, ma riesce a far coesistere tutti questi spunti nella medesima opera, che ha una potenza visiva straordinaria. KO a Tel Aviv è arrivato al terzo volume – pubblicato anch’esso da Bao, e anche questa volta le trovate grafiche non sono solo trucchi del mestiere ma hanno un senso profondo che intreccia idee e realizzazione espressiva. Ogni tavola è una storia, sia che si tratti di una singola illustrazione che di una striscia, e si tratta di due tipologie tra loro differenti sia per impostazione, che per concezione che per approccio.


Ada Treves, dossier Comics&Jews
da Pagine Ebraiche, novembre 2016
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QUI ROMA - OGGI LA PRIMA LEZIONE
Collegio Rabbinico Italiano, 

al via un nuovo anno di studi
Folto pubblico questa mattina a Roma per l’inaugurazione del nuovo anno accademico 5777 del Collegio Rabbinico Italiano e del Diploma Universitario Triennale in Studi Ebraici. Ad aprire il nuovo ciclo di incontri una lezione di Talmud del direttore, il rabbino capo di Roma rav Riccardo Di Segni.
“Siamo – osserva il rav – in un momento di grande interesse e fermento per gli studi ebraici. Molta più gente, rispetto al passato, ha colto il fatto che la coscienza dell’ebraismo passa da temi che un tempo venivano trascurati e snobbati”.
Il gruppo di studio che si raccoglie attorno al rabbino capo ha già completato in questi anni due interi trattati del Talmud. Un fatto, osserva rav Di Segni, di grande positività. “Erano molti decenni – sottolinea – che non esistevano gruppi fissi che studiavano Talmud dall’inizio alla fine. Persone di tutti i tipi e di tutte le estrazioni. Un pubblico che gradualmente cambia, allargandosi”.
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qui roma - l'incontro
Presidenziali, l'attesa di Israele
Come cambierà la politica estera americana? Quali saranno i rapporti tra Washington e Gerusalemme? Chi sarà il miglior alleato dello Stato ebraico guardando ai diversi scenari?
Queste alcune domande cui cercherà una risposta l'evento "Elezioni americane" organizzato per questo pomeriggio alle 18.30, al Maxxi- Museo nazionale delle arti del XXI secolo, dal Benè Berith Giovani.
A confrontarsi sul prossimo voto presidenziale, che vede opposti Hillary Clinton e Donald Trump, saranno il direttore de La Stampa Maurizio Molinari, il fondatore de Il Foglio Giuliano Ferrara e il docente universitario Daniele Fiorentino.
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Sorgente di vita
Lo sport che rafforza il dialogo
Novità in queste ultime puntate nell’orario di Sorgente di vita: la programmazione è stata anticipata alle 0.30 circa, sempre su Raidue. Ci auguriamo che questa nuova collocazione inviti un maggior numero di telespettatori a vedere la rubrica.

La puntata di domenica 30 ottobre apre con la vergognosa risoluzione dell’Unesco su Gerusalemme. Segue un servizio sul calcio come strumento di integrazione in Israele.
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pilpul

La demenza e la senescenza
Sarà anche vero che la madre dei cretini è sempre incinta (smentendo il trend socio-demografico che si accompagna all’evoluzione e alla trasformazione in atto in Europa e, soprattutto, in quella mediterranea, dove invece si procrea di meno) ma rimane il fatto che certi cretini possano vantare quasi sempre una genitrice particolarmente proclive a rigenerarsi attraverso la prole. Mille volte si è parlato di “demenza digitale” così come di speech hate, in queste ed anche in altre pagine, in questo come in altri portali e, per non farsi mancare nulla, in oramai numerosissimi libri. Se ne sono occupati sociologici, psicologi, professionisti della comunicazione e quant’altri. Peraltro, nei lunghi corridoi del nostro Parlamento, una proposta di legge sul cyber-bullismo sta facendo il suo transito navetta, in attesa di essere definitivamente licenziata. Tanto per dire quanto lo spostamento di rilevanza del confronto incivile si sia verificato in questi ultimi anni dai luoghi reali alle piazze virtuali. Rafforzando, molto spesso, la già diffusa propensione prevaricatoria.

Claudio Vercelli
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