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15 Novembre 2016 - 14 Cheshvan 5777
PAGINE EBRAICHE 24
ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Roberto
Della Rocca,
rabbino
Molto prima della nascita del popolo ebraico, l’Eterno annuncia ad Abramo la sorte che attende la sua discendenza: “….per quanto a sapere saprai che la tua progenie sarà straniera in un paese non suo…” (Bereshìt, 15; 13 ). Perché questa schiavitù? Quale motivo diede origine a questo primo esilio? Il Talmùd, Nedarìm 32 a, riferisce tre opinioni che imputano ad Abramo la causa della schiavitù in Egitto. In tre circostanze diverse, il primo Patriarca non avrebbe dato prova di fiducia totale e incondizionata nell’Eterno.
 
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Dario
Calimani,
Università di Venezia
La vittoria di Trump ha fatto la felicità di tutti coloro che hanno apprezzato le sue parole in favore di Israele e la promessa di riconoscere in Gerusalemme la capitale dello stato ebraico. La vittoria di Trump ha deluso tutti coloro che non hanno apprezzato i suoi accenti antisemiti con il dito puntato su personalità ebraiche del mondo finanziario e culturale, nella miglior tradizione della propaganda antisemita. Mentre, dunque, c'è chi spera in un rafforzamento del legame fra l'attuale politica di Israele e l'America, c'è chi teme  che l'antisemitismo, e il razzismo tout court, stia trovando negli Stati Uniti un alibi pericoloso in parole che Trump ha pronunciato chiare e forti nei suoi comizi elettorali.

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Italkim, l'errore dell'Aire
L’offensivo inciampo sui nostri concittadini di Gerusalemme sul database dell’Anagrafe degli italiani residenti all’estero, segnalato ieri sul nostro notiziario quotidiano, tiene banco sui giornali.
“Gerusalemme dove sta? Secondo l’indirizzario dell’Aire, l’anagrafe degli italiani residenti all’estero – scrivevamo ieri – si trova ancora nella Palestina del Mandato britannico. Una curiosa questione emersa in seguito ad alcune segnalazioni di esponenti della comunità degli Italkim, i cittadini italiani che abitano in Israele, destinatari di una missiva che ha un sapore antico. Decisamente vintage, nella più benevola delle ipotesi”.
Il post è oggi segnalato su molti quotidiani. E se alcuni spiegano chiaramente la nostra attribuzione della penosa anomalia al database dell’Aire, altri invece lo utilizzano in modo improprio contro il governo e il Comitato per il Sì.
Attacchi strumentali con l’unico scopo di delegittimare il governo Renzi, come rilevano in queste ore diverse voci dell’ebraismo italiano.
 
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  davar
QUI ROMA, QUI FERRARA - il convegno
Bassani, tra cinema e docenza

“Era balbuziente, ma quando parlava di teatro non balbettava mai”.
Gabriele Lavia, il grande attore e regista milanese, questo e altro ricorda degli anni di insegnamento di Giorgio Bassani a Roma, dove fu per lungo tempo docente di storia del teatro all’Accademia nazionale d’arte drammatica ‘Silvio D’Amico’. Tra i suoi allievi, appunto, un giovane Lavia. E tanti altri che avrebbero fatto strada in questo campo, come il triestino Giorgio Pressburger.
Impossibile cogliere Bassani nella sua complessità senza parlare di quello che il cinema e il teatro hanno rappresentato nella sua vita, nei suoi interessi, nella sua carriera. Questo il filo conduttore dell’odierna sessione del grande convegno “bassaniano” che, tra Roma a Ferrara, su iniziativa del Comitato nazionale per le celebrazioni del Centenario della nascita di Bassani con il coinvolgimento tra gli altri del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, vede per un’intera settimana studiosi italiani e internazionali a confronto sullo scrittore e intellettuale ferrarese.
Nella stimolante sessione mattutina, ospitata alla Casa del Cinema di Roma, tra i relatori intervenuti Rodolfo Sacchettini (Bassani e il teatro), Oleksandra Rekut (Bassani sceneggiatore di altri scrittori e la pulsione suicida), Federica Villa (Il gioco del nascondino. Bassani e Pasolini per La donna del fiume di Soldati), Francesca Bartolini (Inventare una controstoria: Bassani e Soldati sceneggiatori de La provinciale), Giacomo Manzoli (La lunga notte del ‘43), Stefania Parigi (Bassani spettatore e critico), Sarah Patricia Hill (Disabilità, silenzio e memoria da Una notte del ‘43 a La lunga notte del ‘43).
L’attenzione da questo pomeriggio si sposterà anche a Ferrara, dove nel pomeriggio si inaugurerà la mostra “Ritorno al Giardino” dell’artista statunitense Eric Finzi. Promossa dal Meis, in collaborazione con l’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara e i Musei Civici di Arte Antica del Comune, l’esposizione raccoglie opere ispirate a Il Giardino dei Finzi Contini e verrà inaugurata alle 18, presso Casa di Ludovico Ariosto, dove sarà illustrata dallo stesso Finzi, insieme al vicesindaco e assessore alla Cultura Massimo Maisto e ai dirigenti degli enti organizzatori.


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DOPO L'ELEZIONE DEL PRESIDENTE TRUMP
Usa, antirazzisti in allarme
Nelle scorse ore si è parlato molto della nomina di Steven Bannon, ex capo del sito ultraconservatore Breitbart News, a consigliere strategico di Donald Trump. Una nomina, quella decisa dal nuovo presidente Usa, contestata tra gli altri dall’Anti-Defamation League (Adl), organizzazione impegnata nella lotta all’antisemitismo e al razzismo. Secondo l’Adl, Bannon – accusato di essere un “razzista antisemita” anche da esponenti repubblicani – non rispecchia “i valori del pluralismo e della tolleranza” su cui si fondano gli Stati Uniti.
In un’intervista al sito Yahoo News, il direttore dell’Adl Jonathan Greenblatt ha auspicato che Trump dia seguito alla promessa di essere “il presidente di tutti” e si occupi di contrastare quella realtà minoritaria, vicina ai suprematisti bianchi, che però lo ha sostenuto in campagna elettorale (basta vedere l’account twitter di David Duke per farsi un’idea).
D’altra parte lo stesso Greenblatt ha ricordato come la vittoria di Trump sia nata dal desiderio di milioni di elettori di veder cambiare il sistema. “Nella mia famiglia ci sono sostenitori di Donald Trump – ha spiegato il direttore dell’Adl – che sono ebrei e che sono allineati con il suo messaggio di dare una scossa al sistema”
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qui roma - la lezione di sergio della pergola
Sociodemografia dell'ebraismo Dati, tendenze, problemi 
"2016. Socio-demografia dell'ebraismo. Dati, tendenze, problemi". Questo il titolo dell'intervento che vedrà protagonista nel pomeriggio Sergio Della Pergola, ospite del Centro Bibliografico dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane su iniziativa dell'Associazione di Cultura Ebraiche Hans Jonas, che ha organizzato l'evento in coincidenza con la pubblicazione del libro Conversioni all'ebraismo (Bonanno, Catania, 2016) curato e introdotto da Emanuela Trevisan Semi.
Tra i massimi esperti di demografia al mondo, Della Pergola insegna all'Università Ebraica di Gerusalemme e collabora da molti anni con Pagine Ebraiche, l'Unione informa e il portale dell'ebraismo italiano www.moked.it.
Al termine della lezione, che avrà inizio alle 16.30 ed è organizzata con il contributo del Pincus Fund for Jewish education in the Diaspora. sarà possibile per il pubblico intervenire con domande.


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dopo la nostra segnalazione
Italkim, uno sgradevole disguido

"Il Comitato per il sì estraneo"
Dopo la nostra segnalazione relativa allo sgradevole episodio che ha riguardato i cittadini italiani residenti a Gerusalemme, raggiunti da materiale informativo sul prossimo referendum costituzionale con una curiosa dicitura "Palestina" (la segnalazione è oggi citata su diversi quotidiani), sono state numerose le voci di protesta a levarsi per questa curiosa anomalia del database dell'Aire, l'Anagrafe degli italiani residenti all'estero. Nel mondo ebraico e non.
"Un errore materiale, riconducibile direttamente agli elenchi degli italiani all'estero, cui il Comitato è 'assolutamente estraneo'" chiarisce in una nota il Comitato per il sì al referendum attraverso un suo portavoce. "Al più presto - è stato spiegato - la lettera sarà rispedita con l'intestazione corretta".
"Relativamente al caso di Gerusalemme, che ha avuto ampia eco sugli organi di informazione negli ultimi giorni, la Farnesina precisa che negli elenchi elettorali non figura la parola 'Palestina'" si legge invece in una nota del Ministero degli Affari Esteri.

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lo shabbaton ucei a palermo
Sud, la riconquista dell'identità 
Per esprimere delle riflessioni in merito a uno Shabbatòn nel Meridione d’Italia è bene lasciar passare qualche giorno per far sedimentare i ricordi e le emozioni. Sì perché, avendone organizzati diversi negli ultimi sei anni, posso dire che in queste occasioni ci si immerge in una realtà ebraica molto diversa da quella a cui è abituato un ebreo che vive in una grande, media, ma anche piccola comunità. Cose che per noi sono scontante, come la presenza di un tempio, di un Sefer Torah, di un maestro pronto a fare una lezione o semplicemente a dare dei suggerimenti su come risolvere i nostri problemi quotidiani, per un ebreo di Palermo, di Reggio Calabria, di San Nicandro Garganico o di Brindisi, rappresentano dei momenti (sempre meno) straordinari da cogliere nella loro interezza con grande intensità.


Gadi Piperno

(Nell’immagine, l’incontro aperto al pubblico organizzato nella cornice dello shabbaton di Palermo e a cui hanno partecipato, tra gli altri, il vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Giulio Disegni e il direttore dell’area Cultura e Formazione dell’Unione rav Roberto Della Rocca)

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Segnalibro
Primo Levi, ritornano le Opere 
È disponibile da oggi in libreria la nuova edizione delle Opere complete di Primo Levi, due volumi di oltre tremila pagine, che saranno accompagnati, il prossimo anno, da un terzo tomo che raccoglierà le interviste. Curate da Marco Belpoliti e pubblicate da Einaudi, così come l’edizione delle Opere uscita più di venti anni fa, le Opere complete contengono pagine prima non accessibili ai lettori, e un apparato di note che contiene molte novità sulla storia dei testi e sul lavoro di scrittura e riscrittura di Levi.

Riproponiamo qui l’intervista a Marco Belpoliti, curatore dei volumi e collaboratore di Pagine Ebraiche realizzata dal Centro Internazionale di Studi Primo Levi di Torino.
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qui roma - il festival
Pitigliani Kolno'a, uno sguardo

sul nuovo cinema di Israele
Torna dal 19 al 24 novembre al Centro Ebraico Il Pitigliani e alla Casa del Cinema di Roma il “Pitigliani Kolno’a Festival – Ebraismo e Israele nel cinema”, che sarà inaugurato il 19 sera al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo.
Il festival è stato presentato questa mattina al Pitigliani da Ariela Piattelli, direttore artistico insieme a Dan Muggia, dal direttore esecutivo Ronnie Fellus, dalla delegata del Mibact Rosanna Girardi, dall’addetto culturale dell’Ambasciata di Israele Eldad Golan e dal presidente del Pitigliani Bruno Sed.
Giunto alla sua undicesima edizione, il festival è a ingresso gratuito fino a esaurimento posti e offre anche quest’anno un’ampia e ricca selezione di film israeliani e a tema ebraico, divisi in diverse sezioni.


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IERI LA CERIMONIA A FIRENZE
Adei Wizo, il premio letterario

a Keret, Gundan-Goshen, Leykin
Sono stati assegnati ieri, nella prestigiosa cornice della Sala d’Arme di Palazzo Vecchio a Firenze, i premi del sedicesimo concorso letterario organizzato dell’Adei Wizo (l’Associazione Donne Ebree d’Italia) intitolato alla memoria di Adelina della Pergola. A vincere sono stati Etgar Keret, con il suo Sette anni di felicità (Feltrinelli), a pari merito con Ayelet Gundan-Goshen, con Una notte soltanto, Markovitch (Giuntina). Per la sezione ragazzi il premio è stato assegnato a Yigal Leykin, con il romanzo Una vita qualunque (Giuntina).
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pilpul
La differenza
"Qual è la differenza tra chi sogna e chi fa? Se hai un sogno e vuoi realizzarlo, devi occuparti dei dettagli, dei tempi, dei costi." Ronald S. Lauder

Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas


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