29 novembre 2016 - 28 Cheshvan 5777 |

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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Roberto Della
Rocca e di Dario Calimani. Nella sezione pilpul una riflessione di
Tobia Zevi e Mario Avagliano.
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Amit Zarouk @portavoceIsrael
28 nov
Italia-Israele, "una miniera inesplorata di opportunità" http://www.agi.it/ @AmbSachs @IsraelinItaly
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#PE24BreakingNews |
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Attacco al campus americano
La pista porta verso l'Isis
“Sono
stufo di vedere i musulmani sotto attacco e torturati”. Così sfogava la
sua rabbia sui social Abdul Razak Ali Artan, il 18enne somalo che ieri
ha attaccato il campus dell'Università Columbus, in Ohio. Il giovane
assalitore ha usato la sua auto come arma, investendo diversi pedoni e
ferendone undici. Poi è uscito dall'auto con un coltello da cucina in
mano per aggredirne altri ma è stato fermato da un poliziotto,
intervenuto sulla scena. L'agente ha aperto il fuoco uccidendo
l'attentatore. Negli Stati Uniti, le autorità sono ancora caute, spiega
il Corriere, nel definire l'attacco come terrorismo ma, sottolinea
sempre il quotidiano, la pista sembra essere quella: poche ore prima
dell'azione di Artan, l'Isis aveva diffuso un video in cui
incitava nuovamente i musulmani a colpire l'Occidente con
attacchi spontanei. Diventare quindi “lupi solitari”, utilizzando come
armi coltelli e auto. Una modalità che Israele purtroppo ben conosce,
spiega il Corriere, con il terrorismo palestinese che nel recente
passato ha preso proprio questa forma di terrorismo fai-da-te (negli
ultimi giorni, come hanno raccontato le cronache quotidiane, arrivando
a diventare incendiario con roghi appiccati in tutta Israele).
Israele in fiamme, dov'è la voce di chi difende l'ambiente?
In una lettera a La Stampa Alberto Sonnino, cofondatore di The Italian
Council for a Beautiful Israel, associazione ambientalista
israelo-italiana, denuncia il silenzio delle organizzazioni
ambientaliste italiane di fronte agli incendi dolosi appiccati in
Israele per mano palestinese. “Quello che ci stupisce – scrive Sonnino
- è che le organizzazioni italiane che dovrebbero tutelare l'ambiente
non abbiano alzato la propria voce di condanna, lasciandoci pensare che
se è Israele a essere colpita, i valori e gli ideali ecologisti possono
essere trascurati”. Nelle stesse ore in cui Israele combatteva le
fiamme, sottolinea il Foglio, la Francia decideva di portare avanti
l'etichettatura dei prodotti provenienti dagli insediamenti in
Cisgiordania. “C'è da rammaricarsi - ha commentato il portavoce del
ministero degli Esteri israeliano, Emmanuel Nahshon - che proprio la
Francia adotti provvedimenti del genere che potrebbero essere
interpretati come un sostegno agli elementi radicali e al movimento per
il boicottaggio di Israele”
Russia, la Memoria sfregiata.
L'intento doveva essere ricordare la Shoah, ispirandosi a La vita è
bella di Benigni. “Ma il risultato – scrivono il Corriere e Repubblica
- ha scatenato le polemiche della rete (ma non solo) quando Tatiana
Navka (foto), ex campionessa olimpica di pattinaggio e moglie del
portavoce di Putin, è apparsa in tv insieme al suo compagno di pattini
vestendo i panni di due prigionieri di un campo di concentramento. La
performance è stata trasmessa nel corso dello show del sabato Era
Glaciale”. Sorrisi e gesti dei pattinatori sono sembrati solo un
insulto alla Memoria della Shoah e non certo un modo di ricordare la
tragedia.
Aleppo nelle mani di Assad.
In due giorni i ribelli siriani hanno perso quasi la metà dei quartieri
di Aleppo Est che per quattro anni avevano difeso con successo contro
le forze del dittatore siriano Bashar al-Assad. “Ancora nell'estate del
2015 – spiega La Stampa - erano loro sul punto di conquistare la parte
occidentale della città, la più grande e ricca della Siria prima della
guerra civile. L'intervento russo ha rovesciato le sorti della
battaglia”.
Raggi e il mancato invito vaticano per la fine del Giubileo.
Tra i 400 ospiti del Palazzo Apostolico convocati ieri da papa
Bergoglio a chiusura del Giubileo, c'erano tutti tranne lei: Virginia
Raggi, scrive Repubblica. “La sua presenza non era prevista”, la
precisazione a sera della sala stampa vaticana. “Raggi non è stata
invitata o non è venuta? - si chiede il quotidiano - Un dilemma in
entrambi i casi spiegabile con i presunti malumori del Vaticano, che in
più occasioni avrebbe lamentato la latitanza della sindaca sia nella
fase organizzativa, avendo lei disertato tutti i tavoli di lavoro
interistituzionale, sia in alcune cerimonie giubilare, in primis la
canonizzazione di madre Teresa in piazza San Pietro”.
Daniel Reichel
twitter @dreichelmoked
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