8 dicembre 2016 - 8 Kislev 5777 |
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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Elia Richetti e di
Sergio Della Pergola. Nella sezione pilpul una riflessione di Stefano
Jesurum, Daniel Funaro, Maria Teresa Milano, Valerio Fiandra e Valentina Di Palma
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Israel Foreign Min. @IsraelMFA 8 dicembre
PM Netanyahu: Israel will not attend an international conference, which will not contribute to achieving peace
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#PE24BreakingNews |
Aggiornamenti regolari e notizie provenienti dal mondo ebraico, sulla homepage del portale dell'ebraismo italiano www.moked.it oppure seguendo il link diretto http://bit.ly/1uQoBHo
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Aleppo, l'ultima battaglia
Le
forze governative siriane, appoggiate dalla Russia, hanno ripreso il
controllo della città vecchia di Aleppo, abbandonata dai ribelli. Circa
l'80 per cento della zona orientale, roccaforte dei miliziani dal 2012,
è stata infatti conquistata dalle milizie del dittatore Bashar al
Assad, che definisce l'oramai imminente riconquista di Aleppo come “un
enorme passo avanti verso la fine” del conflitto. I ribelli hanno
chiesto una tregua di cinque giorni per poter curare i feriti (almeno
500), e Francia, Stati Uniti, Germania, Canada, Gran Bretagna,
Italia hanno lanciato un appello “per l'immediato cessate il fuoco”.
Contrari i russi, secondo cui chi è rimasto in città “è un terrorista”.
A descrivere la situazione siriana, Avvenire, Corriere e La Stampa, tra
gli altri. I quotidiani riportano anche del presunto attacco israeliano
contro un aeroporto militare nei pressi di Damasco: Gerusalemme non ha
confermato la notizia. Si tratterebbe del secondo attacco in sette
giorni: la scorsa settimana, come ricorda Libero, la Siria aveva
dichiarato che jet israeliani avevano attaccato a ovest di Damasco; per
i media arabi l'obiettivo era un convoglio di Hezbollah”.
San Basilio, il razzismo e le falsità sulle case popolari.
Tiene banco sui giornali la storia di San Basilio, quartiere della
periferia romana dove un gruppo di italiani è insorto, a suon di slogan
razzisti, contro una famiglia marocchina che, legittimamente, era stata
indicata per un alloggio nel quartiere e poi ha dovuto rinunciare,
viste le proteste. Ne parla Roberto Saviano in prima pagina su
Repubblica lanciando un appello al sindaco Raggi perché la reazione del
primo cittadino rispetto a quanto accaduto a San Basilio - “una
vergogna per Roma e per i romani”, le parole del sindaco – non rimanga
solo sulla carta. Non si lasci spazio a criminalità e agli estremismi
di destra, la richiesta di Saviano, che ricorda come quest'ultima abbia
cavalcato la protesta al grido di “prima gli italiani”. E intanto su
Avvenire Guido Piran, segretario generale del Sicet, il sindacato
inquilini della Cisl, spiega che il problema delle case popolari non
sono gli immigrati ma gli abusivi: “Se guardiamo agli immigrati
presenti negli alloggi pubblici delle nostre città, - spiega Piran -
non raggiungiamo il 5% del totale”.
Bergoglio e l'amicizia con il mondo ebraico.
A Bergoglio “portatore di una visione sempre attenta ai giovani e allo
sguardo umano di ogni fatto e avvenimento, sia esso globale o locale,
giunga dunque il tradizionale augurio ebraico Ad Meah Veesrim, ovvero
"che tu possa arrivare ai centoventi anni" in salute, gioia e
benedizione”. È l'augurio formulato dalla presidente dell'Unione delle
Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni sulle pagine di Famiglia
Cristiana per il compleanno di papa Bergoglio che cade il prossimo 17
dicembre. “Le relazioni del mondo ebraico con la Chiesa cattolica
vivono un momento particolarmente significativo – sottolinea la
presidente UCEI - Il dialogo tra le due fedi è oggi ispirato a una
sincera amicizia, nella consapevolezza di radici e valori cornuni. Dopo
secoli di diffidenza, segnati anche da tragiche discriminazioni e
persecuzioni, oggi ebraismo e Chiesa cattolica, ebraismo e mondo
cristiano, coltivano un rapporto che anno dopo anno cresce e si rinnova
positivamente, nel rispetto reciproco. Un cammino comune, che affonda
le radici nella Dichiarazione ecumenica Nostra aetate espressa dal
Concilio Vaticano II”.
Arafat ucciso da un palestinese.
Secondo un reportage di Arutz 10, canale televisivo israeliano, sarebbe
stato Mohammed Dahlan, ex leader di Fatah, espulso dai territori per
corruzione, ad aver ucciso Yasser Arafat. Arutz 10 afferma di aver
visionato “un documento redatto da una commissione d'inchiesta sulla
morte di Arafat che conferma in modo assoluto che il deputato del
Consiglio Legislativo palestinese Mohammed Dahlan è stato colui che ha
cambiato una medicina che prendeva Arafat con un'altra tossica”
(Avvenire).
Milano, Chanukkioth in Triennale.
Repubblica presenta oggi la mostra “Lumi di Chanukkah. Tra storia, arte
e design" che inaugura martedì 13 dicembre nelle prestigiose sale di
Triennale design museum di Milano. Un'esposizione basata
sull'importante collezione di channukioth della Comunità ebraica di
Casale Monferrato, che in Triennale porta quaranta dei suoi candelabri
interpretati da artisti italiani e internazionali, ebrei e non. “Ad
aprire il percorso – ricorda Repubblica- tre candelabri antichi
tradizionali che rappresentano un esempio classico su cui artisti e
designer sono intervenuti. Tra questi Elio Carmi e Antonio Recalcati,
che hanno dato vita al progetto di Casale Monferrato, Mimmo Paladino,
Riccardo Dalisi, Arman, Giosetta Fioroni ed Emilio Isgrò”.
Israele e i limiti della maternità surrogata.
Avvenire riporta il caso di un braccio di ferro in un tribunale
israeliano tra lo Stato e una coppia che desidera concepire un bambino
con ovocita di "donatrice" facendolo partorire da madre surrogata,
usando il seme del figlio morto e congelato prima del decesso. Si
tratterebbe del primo caso di questo tipo, spiega il quotidiano, e in
prima istanza i giudici hanno dato ragione alla coppia ma lo Stato sta
preparando l'appello. Quest'ultimo, scrive Avvenire, “si è opposto alla
richiesta degli Shahar (la coppia in questione) spiegando che un'azione
del genere va contro il bene del bambino, perché significherebbe
'pianificare che sia orfano', oltre a renderlo 'un memoriale vivente'
del padre morto”.
Daniel Reichel
twitter @dreichelmoked
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