16 Dicembre 2016 - 16 Kislev 5777 |
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Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Pierpaolo Pinhas
Punturello e di Gadi Luzzatto Voghera. Nella sezione pilpul una
riflessione di Anna Segre, Francesco Moises Bassano e Ilana Bahbout.
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#PE24BreakingNews
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Aleppo, l'Europa è divisa A
Europa spaccata sulla Siria e sul dramma di Aleppo. Scrive La Stampa:
"Da Bruxelles si è intensificato il pressing per richiedere i corridoi
umanitari: i Ventotto hanno fatto loro la dichiarazione franco-tedesca
dei giorni scorsi. Ma senza ventilare 'misure restrittive' nei
confronti degli alleati di Assad, dunque la Russia".
Il primo ministro italiano Gentiloni ha confermato 'che sono girate'
ipotesi di sanzioni, ma alla fine non se n'è fatto nulla. "L'Italia
resta contraria e anche gli Stati solitamente più 'duri', come i
Baltici, la Polonia, la Gran Bretagna e la Svezia, questa volta non
hanno insistito più di tanto".
Hollande ha invece dichiarato che il Consiglio europeo "ha chiaramente identificato la responsabilità di Russia e Iran".
Sulla
linea dura anche Theresa May, secondo cui "il presidente siriano Bashar
al Assad, l'Iran e la Russia condividono la responsabilità di quelle
che sta succedendo ad Aleppo".
Knesset, è "Gonna gate".
Polemica aperta in Israele per le regole imposte dalla Knesset, il
Parlamento, riguardo al vestiario femminile. Il memorandum diffuso in
ottobre, che impone alcune restrizioni, ha suscitato la reazione di
alcune assistenti parlamentare e di alcuni deputati, sia donne che
uomini, protagonisti nelle scorse ore di una provocatoria protesta.
"La
lite della minigonna" titola Repubblica, che parla anche di 'Gonna
gate'. "Sono - scrive il quotidiano - i centimetri più discussi di
Israele, quelli che separano le ginocchia dall'orlo della gonna.
Qualcuno già parla di scandalo, altri spalancano la camicia in segno di
protesta, il quotidiano Haaretz lancia l'allarme sulla laicità a
rischio e la libertà compromessa, tanto che ora la Knesset batte in
ritirata".
L'insegnamento della Qabbalah. Pietro Citati, sul Corriere, presenta l'ultimo importante studio di Moshe Idel: Il male primordiale nella Qabbalah. Totalità, perfezionamento, perfettibilità, pubblicato da Adelphi.
"Più
di Gershon Scholem - spiega l'illustre firma del Corriere - Moshe Idel
sottolinea l'estrema varietà della Qabbalah. Per essa il principio di
non contraddizione, al quale obbedisce quasi tutto il pensiero
occidentale, non esisteva. I qabbalisti non si preoccupavano affatto di
contraddirsi, nemmeno nello stesso testo e nella stessa pagina: come
dice felicemente Moshe Idel, coltivavano un'estrema fluidità
concettuale".
Un fatto distinguerebbe radicalmente il cristianesimo dall'ebraismo,
scrive ancora Citati. "Nel cristianesimo Dio è perfetto, e ignora
perfino che qualcuno possa parlare, a Suo proposito, di mancanza; e noi
non possiamo avere nessuna influenza su di Lui. Nella Qabbalah, Dio
conosce la mancanza: il peccato di Adamo, il diluvio, la distruzione
del Tempio sono tutti segni di questa tremenda mancanza. Egli non è
onnipotente né perfetto. Va dunque perfezionato, e soltanto gli uomini
possono cancellare le Sue imperfezioni, diffondendo amore nel mondo
celeste".
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
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