10 Gennaio 2017 - 12 Tevet 5777 |

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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Roberto Della
Rocca e di Dario Calimani. Nella sezione pilpul una riflessione di
Tobia Zevi e Mario Avagliano.
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Benjamin Netanyahu @netanyahu
9 gennaio
The flag of Israel on the Brandenburg Gate in Berlin. Thanks, Germany,
for standing with us in our common struggle against terrorism.
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#PE24BreakingNews |
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A Roma arriva "Run for Mem"
La maratona per la Memoria
Prima
anticipazione sul Corriere della Sera per un'iniziativa nuova legata
alla Memoria e che sta riscuotendo grande attenzione: la corsa non
competitiva “Run For Mem / Corsa per la Memoria verso il Futuro”
organizzata per il prossimo 22 gennaio dall’Unione delle Comunità
Ebraiche Italiane, sotto l’egida della Presidenza del Consiglio dei
ministri e in collaborazione con l’Associazione Maccabi Italia e la
Maratona di Roma. “Vogliamo consegnare un messaggio, soprattutto alle
nuove generazioni. Cioè che dopo una caduta, anche la più tragica e
dolorosa, occorre alzarsi e riprendere a correre valorizzando la vita.
- racconta la presidente dell'Unione Noemi Di Segni al giornalista del
Corriere della Sera Paolo Conti - E, insieme, un altro messaggio,
destinato a chi invece corre ogni giorno senza fermarsi: mai
tralasciare la Memoria, indispensabile strumento per affrontare il
futuro. Le iscrizioni sono aperte a tutti, stanno già arrivando molte e
significative adesioni: una grande festa democratica, un appuntamento
immancabile per tutti i cittadini che hanno a cuore il presente ma
soprattutto il futuro”. Il quotidiano sottolinea come a volere
l'iniziativa sia stata proprio la presidente UCEI Di Segni, ricordando
come il progetto abbia riscosso adesioni sia in ambito ebraico (tra cui
vengono segnalate il World Jewish Congress, Ambasciata d'Israele in
Italia, la Comunità ebraica di Roma, Federazione associazioni
Italia-Israele, The Jewish Agency for Israel) sia delle istituzioni
sportive e civili come “il Coni, le Acli, la Comunità di Sant'Egidio,
la Polizia e i Carabinieri ma anche “la Coreis, la Comunità religiosa
islamica italiana, che sarà presente con una propria delegazione”.
Previste due corse, una sportiva da 10 chilometri e una stracittadina
di soli 3,5 chilometri. Il percorso, spiega il Corriere, toccherà molti
luoghi legati alla Memoria non solo ebraica. Si parte da piazza 16
ottobre 1943, dunque la deportazione nazista degli ebrei romani, via
degli Zingari, in ricordo della persecuzione nazista dei Sinti e dei
Rom, via Tasso, carcere e luogo di tortura delle SS, Regina Coeli, dove
vennero radunati gli ebrei romani il 16 ottobre 1943.
Zygmunt Bauman (1925- 2017).
Ricostruzioni della sua vita e dei suoi studi, interviste, interventi
passati: tutti i quotidiani di oggi riportano con evidenza la notizia
della morte di Zygmunt Bauman, il filosofo e sociologo polacco morto
ieri all'età di 91 anni. Nato a Poznan (Polonia) il 19 novembre 1925,
Bauman – noto del mondo per la sua teoria della società liquida - negli
anni Sessanta, fu costretto a lasciare la cattedra dell'Università di
Varsavia in seguito a un'epurazione antisemita promossa dal regime
comunista e si trasferì a Tel Aviv. Chiamato nel 1972 dall'Università
di Leeds, in Inghilterra, vi ha insegnò sociologia fino al 1990. “Con
l'idea della liquidità ha rappresentato l'essenza del mondo: la sua
rapidità, permeabilità e mutevolezza”, scrive Carlo Bordoni sul
Corriere. “Non l'ho mai sentito pronunciare la formula della "società
liquida" alla quale deve la sua enorme notorietà e anche la sua
banalizzazione. - scrive invece Ezio Mauro su Repubblica - Anche quando
nella discussione quella teoria sembrava la giusta, inevitabile
conclusione di un ragionamento, ecco che Bauman scartava, apriva
un'altra strada, aggiungeva qualcosa, andava oltre”. Se la Stampa
ricorda anche uno delle sue ultime denunce sull'emergenza migranti - “I
profughi – sosteneva il sociologo – ci ricordano ciò che vorremmo
scordare” - il Corriere, in un articolo di Donatella Di Cesare, spiega
come Bauman, parlando di Shoah, fu tra i primi a vedere “lucidamente il
nesso tra orrore e modernità”.
Roma, la Memoria si fa immagine.
Si apre oggi nella Capitale, alla Casa della Memoria e della Storia, la
mostra “Sopravvissuti: ritratti, memorie, voci”, dedicata agli scatti
del fotografo Simone Grosso ai sopravvissuti della Shoah.
Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale, e
dall'Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti (Aned), con
il patrocinio dell'Unione Comunità Ebraiche Italiane (Ucei),
l'esposizione presenta una selezione di fotografie scattate in
occasione del XII congresso dell'Aned, come racconta in un ampio
articolo Paolo Brogi sul Corriere Roma.
Berlino ricorda le vittime di Gerusalemme.
In segno di solidarietà per l'attentato terroristico palestinese di
domenica scorsa a Gerusalemme - in cui sono stati uccisi quattro
giovani israeliani -, la Porta di Brandeburgo, a Berlino, è stata
illuminata ieri con i colori della bandiera israeliana. “Grazie
Germania di starci a fianco in questa comune battaglia contro il
terrorismo”, ha scritto su Twitter il premier israeliano Benjamin
Netanyahu (Corriere). Rispetto all'attentato, secondo La Stampa, “il
palestinese che domenica ha fatto strage di militari a Gerusalemme
aveva progettato l'attacco da almeno un anno. Ma non è sicuro se fosse
un sostenitore dell'Isis. II governo israeliano ha imboccato subito la
pista della Stato islamico, le autorità palestinesi frenano, e negano
che i seguaci del Califfo Abu Bar al-Baghdadi si siano impiantati in
Cisgiordania”. Il governo di Gerusalemme è però preoccupato per
possibili infiltrazioni dell'Isis, a maggior ragione quando al confine
sud, nel Sinai, il miliziani islamisti sono tornati all'attacco,
colpendo i militari egiziani.
Il caso Netanyahu.
Il premier israeliano sta vivendo un momento personale complicato da
gestire, visto il caso in cui è stato coinvolto e di cui in queste ore
parlano i media israeliani. Secondo le accuse – e la diffusione di un
audio - iI premier sarebbe stato disposto a ridimensionare il
giornale a lui vicino Israel Hayom in favore di Yedioth Ahronoth, da
anni critico nei suoi confronti, per ottenere una copertura più
positiva da quest'ultimo (Corriere).
Ricordando Guido Lopez.
Si intitola "Il vizio della carta bianca" la mostra curata da Anna Lisa
Cavazzuti che al Laboratorio Formentini porta da domani 44 lettere per
svelare l'altra meta di Guido Lopez ( 1904-2010), racconta oggi
Repubblica Milano. Giornalista e scrittore nato e morto a Milano e che
di Milano, nelle vesti di storico e autore, ha fatto il proprio
orizzonte narrativo, è stato anche un faro culturale nel fermento del
dopoguerra, quando da capo ufficio stampa Mondadori, carica ricoperta
fino al '57, entra in confidenza con pressoché tutti i grandi dell'epoca.
Daniel Reichel
twitter @dreichelmoked
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