11 Gennaio 2017 - 13 Tevet 5777
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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Elia Richetti e di
Sergio Della Pergola. Nella sezione pilpul una riflessione di Stefano
Jesurum e Daniel Funaro.
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The Jerusalem Post @Jerusalem_Post
11 gennaio
Israeli forces arrest 11 Palestinian suspects in overnight West Bank raids http://dlvr.it/N4v2yJ #BreakingNews.
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#PE24BreakingNews |
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Palermo, lo storico annuncio: "Una sinagoga per la Sicilia"
“Un
evento storico e importante nei rapporti tra Chiesa ed Ebraismo. Una
svolta locale, ancor più significativa perché arriva da un Meridione
che già da tempo offre significative testimonianze di risveglio e di
rinascita”. Queste le parole con cui la Presidente dell’Unione delle
Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni ha commentato la decisione
dell’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, di concedere
in comodato d’uso gratuito un oratorio di proprietà ecclesiastica,
l’Oratorio di S. Maria del Sabato, che sorge nell’area un tempo
occupata dell’antica zona ebraica della “Guzzetta” e della “Meschita”.
Spazio che, in breve tempo, diventerà un luogo di culto e studio per
gli ebrei siciliani. A raccontare la vicenda, un lungo articolo
pubblicato oggi da Repubblica Palermo a firma di Daniele Ienna. “A
Palermo e in Sicilia si avverte la voglia di studiare e di tornare alle
antiche tradizioni ebraiche per secoli perdute, ma forse mai
completamente lasciate. - spiega il vicepresidente dell'Unione Giulio
Disegni - L'Ucei ha varato da anni un progetto Meridione, per cercare
di tenere vivo l'ebraismo nelle regioni del Sud, dove costantemente
organizza raduni, incontri, convegni di studio. È con questo spirito
che è stata appena costituita la sezione di Palermo della Comunità
ebraica di Napoli, ente facente parte dell'Ucei, territorialmente
competente per il Sud Italia”. Sulla possibilità che l'ex oratorio
diventi una sinagoga, rav Pierpaolo Pinhas Punturello spiega che
“Da una prima visita che ho fatto sul luogo e confrontandomi con
autorevoli personalità rabbiniche in Israele, non credo che ci siamo
problemi”.
A Roma e Milano, pietre per la Memoria.
Tra oggi e domani in 6 municipi della Capitale verrano apposte 24
pietre d'inciampo (Stolpersteine), opera dell'artista Gunter Demnig, in
ricordo delle vittime del nazifascismo: ebrei, politici, partigiani.
Con queste ultime pietre a Roma saranno in tutto 260 le Stolpersteine,
“segno del successo dell'idea di ridare dignità e un luogo di memoria a
persone che spesso non hanno nemmeno una tomba”, spiega l'architetto
Adachiara Zevi, curatrice del progetto al Messaggero, che ricorda come
in Italia il progetto si svolge sotto l'Alto Patronato del Presidente
della Repubblica, ed è organizzato dall'associazione Arteinmemoria con
il patrocinio dell'Unione delle comunità ebraiche italiane. E per la
prima volta l'iniziativa delle pietre d'inciampo arriverà anche a
Milano: “Ogni anno e per i prossimi cinque anni ne saranno posate da 12
a 24. - racconta il Corriere della Sera nelle sue pagine milanesi -
Questo è l'obiettivo ambizioso del Comitato per le Pietre d'Inciampo
che si è costituito a Milano e che raccoglie tutte le associazioni
legate alla memoria della Resistenza, delle deportazioni,
dell'antifascismo, di cui è stata nominata presidente Liliana Segre”. E
una pietra sarà posta davanti alla casa di corso Magenta 55 dove Segre,
sopravvissuta alla Shoah, abitò con il padre Alberto, deportato e
ucciso ad Auschwitz.
Foto vestito da Ss, degradato il capo dei vigili. “Sarà
degradato a semplice agente il comandante della polizia locale di
Biassono, Giorgio Piacentini, che il giorno dell'Epifania aveva
indossato una divisa delle Ss postando una sua immagine vestito da
gerarca nazista sulla home page del profilo Facebook”. A riportarlo il
Corriere della Sera Milano, che spiega come il provvedimento sia stato
deciso dal sindaco, Luciano Casiraghi insieme al segretario comunale,
Francesco Miatello. Il provvedimento, spiega però il quotidiano, ha
suscitato i malumori dell'opposizione, che ha chiesto il licenziamento
di Piacentini, annunciando battaglia in consiglio comunale e chiedendo
con insistenza una seduta Consiliare aperta a tutti i cittadini.
L'Isis e l'attacco a Gerusalemme.
Su Repubblica, compare oggi una lettera dell'ambasciatore d'Israele in
Italia Ofer Sachs di protesta contro un articolo pubblicato dal
quotidiano in merito al tragico attentato terroristico di Gerusalemme,
compiuto domenica scorsa da un palestinese.
“Caro Direttore, ho letto con delusione l'articolo di Renzo Guolo
pubblicato lunedì sul suo quotidiano. - scrive Sachs - L'autore insiste
a mettere in correlazione questioni politiche che sono oggetto di
contenzioso fra Israele e i Palestinesi. Critica il legame delineato
dal primo ministro Netanyahu fra l'attentatore palestinese di
Gerusalemme e l'Isis. Ma è evidente a qualsiasi persona avveduta
che l'utilizzo di camion come mezzi per compiere attentati di massa non
viene fuori dal nulla, e che l'attentatore ha bensì tratto ispirazione
dai simili attentati compiuti a Berlino e a Nizza”.
“Gerusalemme e le nostre vittime”.
Berlino ha deciso di mandare un segno di solidarietà a Israele dopo
l'attentato di domenica, proiettando sulla Porta di Brandeburgo la
bandiera israeliana. “Commuove perché la Stella di Davide omaggiata a
Berlino è un fatto storico. - sottolinea sul Corriere Pierluigi
Battista - E perché finalmente si dice, in una capitale europea, che le
vittime degli attentati in Israele sono le 'nostre' vittime, che il
camion che ha fatto strage delle soldatesse israeliane è identico al
tir che è piombato sul lungomare di Nizza e sul mercatino di Berlino
alla vigilia di Natale. Che Gerusalemme è come Parigi, come Berlino,
come Bruxelles, come Istanbul”.
Il nuovo ambasciatore Usa in Italia.
Sarà Lew Eisenberg, già tesoriere del Partito repubblicano, il prossimo
ambasciatore americano in Italia. A riferirlo, un articolo de La
Stampa, che spiega come la nomina non sia ancora ufficiale, “ma lui ha
già ricevuto la lettera di incarico dal presidente eletto Trump, e a
meno di sorprese durante il processo di conferma nei prossimi mesi
arriverà a Via Veneto”. Eisenberg, racconta il quotidiano, è nato in
Illinois nel 1942 da una famiglia ebraica, ma durante gli studi di
economia alla Cornell University si era trasferito a New York, dove dal
1966 al 1989 aveva lavorato per Goldman Sachs, diventando partner e
capo della Equity Division. Considerato un esponente del partito
moderato del partito repubblicano, aveva inizialmente fatto parte di un
gruppo aperto alle posizioni “pro choice” sull'aborto e sulla
legalizzazione dei matrimoni gay.
La storia del campo di Borgo San Dalmazzo.
Settecento ebrei di tutta Europa, dalla Francia al Piemonte dopo l'8
settembre '43, anziché la salvezza trovarono i treni per il Lager dal
campo di Borgo San Dalmazzo, in Piemonte. Una storia a lungo
sconosciuta su cui, sottolinea La Stampa, l'attenzione degli storici si
riaccese diversi anni dopo la guerra - ad esempio con i lavori di
Alberto Cavaglion negli Anni 80 – e dove fu poi innalzato un memoriale.
Le vite di quegli ebrei deportati sono oggi al centro dello studio,
raccontato dal quotidiano torinese, di due ricercatrici legate
all'Istituto Storico della Resistenza cuneese, Adriana Muncinelli e
Elena Fallo (Oltre il nome, Storia degli ebrei stranieri deportati dal
campo di Borgo san Dalmazzo, ed. Le Chateau di Aosta).
Daniel Reichel
twitter @dreichelmoked
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