orizzonti
La Stella di Davide
a Berlino
Sì,
commuove molto l'immagine della bandiera di Israele che illumina la
Porta di Brandeburgo. Commuove perché la Stella di Davide omaggiata a
Berlino è un fatto storico. E perché finalmente si dice, in una
capitale europea, che le vittime degli attentati in Israele sono le
«nostre» vittime, che il camion che ha fatto strage delle soldatesse
israeliane è identico al tir che è piombato sul lungomare di Nizza e
sul mercatino di Berlino alla vigilia di Natale. Che Gerusalemme è come
Parigi, come Berlino, come Bruxelles, come Istanbul, come la chiesa di
Rouen dove hanno sgozzato un parroco. Sembrerebbe ovvio, ma non lo è.
Con il terrorismo islamista in Israele non ci si indigna, perché ancora
si considera l'atto terroristico come una manifestazione di cruento, ma
pur sempre legittimo indipendentismo nazionale. Che invece non c'entra
niente, perché l'obiettivo è di annientare gli ebrei e i «crociati» che
deturpano la terra sacra, così come in Europa si colpiscono gli
infedeli. Coraggiosa la scelta di Berlino. Sarebbe bello se un coraggio
analogo fosse testimoniato anche in Italia, con la bandiera di Israele
proiettata, per esempio, sull'Altare della Patria o in Francia
sull'Eiffel.
Pierluigi Battista, Corriere della Sera
11 gennaio 2017
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