Jonathan Sacks,
rabbino
|
La
tragedia dà luogo al pessimismo. Il tempo ciclico porta
all’accettazione. Il tempo lineare genera ottimismo. Il tempo del Patto
dà vita alla speranza. Queste non sono solo emozioni diverse. Sono modi
radicalmente differenti di rapportarsi alla vita e all’universo. Sono
espressi nei diversi tipi di storie che le persone raccontano. Il tempo
ebraico affronta sempre un futuro aperto. L’ultimo capitolo non è stato
ancora scritto. Il Messia non è ancora arrivato. Fino ad allora, la
storia continua – e noi, insieme con Dio, siamo i co-autori del
capitolo successivo.
|
|
Davide
Assael,
ricercatore
|
L’annuncio
di una hard Brexit da parte di Teresa May (non più Maybe), la Cina che
difende il libero mercato al vertice di Davos… Molte sono le notizie
rilevanti della settimana sul piano della politica globale. Ma, su
queste pagine, è impossibile non dire due parole sulla pantomima andata
in scena in Francia. Un vertice sul conflitto israelo-palestinese senza
che nessuno dei contendenti sia presente è anzitutto un’umiliazione per
gli organizzatori, che hanno praticamente organizzato un convegno
accademico con qualche ospite illustre.
|
|
Leggi
|
|
Educare alla Memoria
|
Ultre
cento studenti partiranno oggi per la Polonia per partecipare al
viaggio della Memoria ad Auschwitz, organizzato, come ricorda in un
ampio approfondimento il Corriere della Sera, dal Ministero
dell’Istruzione in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche
Italiane. Ad accompagnare i ragazzi, il ministro dell’Istruzione
Valeria Fedeli assieme alla presidente UCEI Noemi Di Segni. Tra le
altre iniziative ricordate dal Corriere, Run for Mem, la corsa che si
terrà domenica 22 gennaio a Roma: la prima corsa in Europa attraverso i
luoghi della Memoria, organizzata dall’UCEI con il sostegno di Maratona
di Roma e Maccabi Italia. “Due i percorsi, – ricorda la Gazzetta, in un
articolo a firma di Adam Smulevich – uno agonistico da 10 chilometri
(cui è necessario iscriversi – http://ucei.it/runformem/) e uno per
famiglie di tre chilometri e mezzo (partecipazione libera). Alla
partenza dal quartiere ebraico, alle 10 di mattina, ci sarà Shaul
Ladany, che non solo è sopravvissuto all’inferno di Bergen Belsen ma è
anche uno degli atleti israeliani scampati all’attentato palestinese a
Monaco 72”. Della maratona racconta anche il Tempo.
Sempre il Corriere, nell’articolo firmato da Alessia Rastelli, parla
anche del programma milanese per il 27 gennaio, con l’apposizione in
città per la prima volta di sei Pietre d’inciampo: la prima sarà
posizionata domani alle 12 davanti alla casa di Alberto Segre,
deportato ad Auschwitz insieme alla figlia Liliana.
|
|
Leggi
|
|
|
la missione a cracovia miur-ucei In viaggio con i più giovani
per difendere la Memoria viva Ha
preso il via questa mattina il tradizionale Viaggio della Memoria che
il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca organizza
in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane in
vista del Giorno della Memoria.
In queste ore la Presidente UCEI Noemi Di Segni, a Cracovia assieme al
Ministro Valeria Fedeli, sta accompagnando un gruppo di oltre cento tra
insegnanti e studenti provenienti da diverse scuole d’Italia, che
partecipano a una intensa due giorni, alla scoperta dei luoghi che i
ragazzi (tra di essi, gli studenti di una delle classi che hanno vinto
quest’anno il concorso “I giovani ricordano la Shoah”) hanno studiato
sui libri di scuola, e che nel corso del viaggio potranno conoscere e
approfondire attraverso una straordinaria esperienza formativa.
Dopo
la visita al al ghetto nazista di Podgórze e al quartiere ebraico di
Kazimierz, seguirà oggi l’incontro nella Sinagoga Tempel, dove il
Ministro e la Presidente rinnoveranno il Protocollo d’Intesa per la
promozione di percorsi didattici sulla Shoah nelle scuole italiane.
Domani, la visita al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau.
“È
la prima volta che partecipo a un Viaggio della Memoria, sono
emozionata. Penso che rimarremo tutti molto colpiti, nel confrontarci
con questo percorso di sofferenza, nei luoghi fisici dove avvenne lo
sterminio”, ha dichiarato la Fedeli in un primo saluto ai partecipanti.
“Penso
che questa esperienza ci cambierà profondamente, e ci darà forza. Anche
di guardare a cosa avvenne in Italia. Nell’articolo 3 della nostra
costituzione, è utilizzata non a caso la parola ‘razza’, oggi un
termine che non utilizziamo più, preferiamo dire origine, o etnia. Ma
testimoniava tutta la volontà dei padri costituenti di opporsi alla
vergogna delle leggi razziste. Toccheremo con mano la storia, sarà una
grande opportunità per tutti.”
Una emozione condivisa dalla Presidente UCEI, che ha rivolto un primo saluto ai ragazzi;
“Anche io sono commossa ed emozionata di essere qui. Voi ragazzi siete
in attesa di conoscere questi luoghi che avete studiato sui libri di
storia. Ci separano solo due ore di aereo, ma i deportati, come Andra e
Tatiana Bucci, che ringrazio profondamente per essere qui con noi, ci
misero giorni a percorrere quel terribile viaggio. Per giungere in
luoghi che, come vedremo in questi giorni, sono lontanissimi,
culturalmente, geograficamente, mentalmente. Un altro universo, di cui
vi potrete rendere conto toccando con mano quella realtà, per capire a
fondo di cosa si parla. A questo serve questa esperienza formativa, che
credo possa davvero aiutare a crescere.”
Leggi
|
DAL CORRIERE ALLA GAZZETTA DELLO SPORT RunForMem, grande attesa
per la corsa tra Storia e Memoria Ancora
grande interesse nei media per Run For Mem, la corsa tra Storia e
Memoria organizzata dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane con il
supporto di Maratona di Roma e Maccabi Italia e sotto l’egida della
Presidenza del Consiglio dei Ministri. “Lo sport come momento di
aggregazione è un modo per affermare la vita e il dialogo” sottolinea
la Presidente UCEI Noemi Di Segni dando appuntamento a domenica
(partenza prevista per le 10). Testimonial d’eccezione Shaul Ladany,
sopravvissuto sia a Bergen Belsen che all’attentato palestinese di Monaco ’72, e la vincitrice della Maratona di New York del 1998 Franca Fiacconi.
Oggi grande attenzione all’iniziativa, tra le altre, sulle pagine di Corriere della sera e Gazzetta dello sport.
“Il
nostro coinvolgimento in questa Corsa per la Memoria segna un’ulteriore
crescita etica per la nostra realtà, che da sempre presta attenzione a
temi non soltanto squisitamente agonistici ma ai valori che accomunano
i popoli e aiutano le persone a vivere meglio” ci spiega
Enrico Castrucci, presidente della Maratona di Roma. “Questa d’altronde
è sempre stata la nostra mission: diffondere pace, solidarietà, sport
senza confini. Siamo quindi onorati per la richiesta di collaborazione
tecnica che ci è arrivata dall’UCEI nel segno di una Memoria che
unisce. Una Memoria che è fondamentale per costruire un futuro di pace,
armonia e democrazia”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Vittorio Pavoncello, presidente del
Maccabi Italia. L’associazione mondiale, al cui interno la realtà
italiana è tra le componenti più attive e propositive, nasce proprio
nel periodo in cui inizia a diventar chiaro un po’ a tutti che tempi
duri aspetteranno gli ebrei d’Europa. Le Maccabiadi e i diversi
appuntamenti organizzati nel corso dell’anno diventano così
un’opportunità preziosa per fare squadra, affrontare insieme le
difficoltà, tener viva la luce dell’identità ebraica in un’epoca in cui
molti vorrebbero spegnerla. “Il Maccabi – spiega Pavoncello – è da
sempre realtà al vertice nella diffusione e condivisione di valori di
un certo tipo. Lo sport, questo tipo di sport, rappresenta infatti un
veicolo formidabile per trasmettere principi sani ai nostri ragazzi e
guidarli nella crescita. Una crescita all’insegna della consapevolezza”. Leggi
|
la nota della presidente ucei 'Parlamento UE, elezione Tajani motivo d'orgoglio per l'Italia'
La presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni afferma:
“L’assegnazione del ruolo di comando del Parlamento Europeo all’Italia
è motivo di grande orgoglio e soddisfazione per tutto il paese.
Si tratta di un ruolo di grande responsabilità e guida in un momento
non semplice per le sorti del nostro continente, atteso da molte sfide
interne ma anche di influenza dell’intero quadro geopolitico
internazionale.
Una sfida quanto mai viva mentre ci avviciniamo al sessantesimo
anniversario dei Trattati di Roma, appuntamento su cui tutti siamo
chiamati a riflettere e a concorrere con impegno per la costruzione di
uno spazio europeo di vita e di sicurezza.
All’onorevole Antonio Tajani tutto l’apprezzamento e l’amicizia degli
ebrei italiani, con l’auspicio di una sempre più stretta collaborazione
futura”.
Clicca qui per leggere l'intervista di Pagine Ebraiche a Tajani
|
QUI MILANO - il cardinale SCOLA IN SINAGOGA L'incontro e la sfida del Dialogo
Al
di là delle parole, serve un dialogo tra le religioni che garantisca
davvero la convivenza sociale e sia argine contro radicalismi,
intolleranza e antisemitismo, anche quando ha il volto dell’odio per
Israele. L’incontro nella sinagoga centrale di Milano tra la Comunità
ebraica e il cardinale Angelo Scola, per la prima volta in visita al
tempio, è stata l’occasione per ribadire l’amicizia reciproca tra le
due realtà – ebrei e cristiani, con la necessità di coinvolgere anche i
musulmani – ma anche per ricordare che al dialogo, in tempi di
fanatismi e minacce terroristiche, devono seguire azioni concrete.
Dalla tevah, rav Alfonso Arbib, rabbino capo di Milano e presidente
dell’Assemblea rabbinica italiana, ha ringraziato più volte il
cardinale Scola per aver promosso lui stesso l’incontro. Leggi
|
nona edizione della biennale alle porte Ostia Antica, l'arte si fa Memoria
Nona
edizione alle porte di Arte in Memoria, la biennale Internazionale di
Arte Contemporanea ideata e curata da Adachiara Zevi e organizzata
dall’Associazione Culturale Arteinmemoria che si terrà dal 22 gennaio
al 18 aprile presso la Sinagoga di Ostia Antica.
A presentare l’iniziativa, alla Casa della Memoria e della Storia di
Roma, oltre alla curatrice anche lo storico Amedeo Osti Guerrazzi e
l’artista Horst Hoheisel, tra i protagonisti di quest’anno, moderati da
Annabella Gioia. Ad essere presentati ai giornalisti anche i cataloghi
della settima e dell’ottava edizione.
Gli artisti invitati ad intervenire quest’anno alla biennale sono Sara
Enrico, che alla scelta di lavorare con alcune pratiche artigianali
legate alla tessitura unisce l’uso di fibre artificiali moderne, in una
costante ricerca di equilibrio tra pittura, artigianato e tecnologia;
Horst Hoheisel, che parteciperà con un lavoro di consolidamento e
restauro di alcune parti della sinagoga registrando le memorie che le
pietre stesse evocano in lui; Ariel Schlesinger con un lavoro che è un
omaggio alle Stolpersteine, le pietre d’inciampo dell’artista Gunter
Demnig che traduce però in rovine attraverso varie manipolazioni; Luca
Vitone, che parteciperà con un lavoro sul valore simbolico delle pietre. Leggi
|
qui roma - spotlight Maestro, le note della speranza È
in programma domani sera alle 20, alla Multisala Paolillo del Comune di
Barletta, l’anteprima nazionale del docufilm “Maestro” dedicato alla
missione del pianista Francesco Lotoro, che da 30 anni si dedica a
cercare, rintracciare, archiviare ed eseguire la musica composta nei
campi di concentramento.
Arriva nelle sale italiane in occasione del Giorno della Memoria il
racconto di una storia vera e straordinaria, che parte dall’Italia e
viaggia per il mondo per portare una testimonianza di semplice, pura,
enorme umanità.
Opera
di Alexandre Valenti, Maestro una co-produzione tra Italia e Francia in
uscita da Lunedì 23 gennaio con l’Istituto Luce-Cinecittà. Protagonista
come detto Francesco Lotoro, 52enne musicista di Barletta che è stato
in grado di costruire un repertorio enorme, un mondo musicale in grado
di rivoluzionare la storia stessa della musicologia, nonostante le
condizioni disumane in cui ha preso forma, creato da donne e uomini,
artisti delle più diverse origini.
Leggi
|
TERZA EDIZIONE DELLE STOLPERSTEINE Torino, nuovi segni del ricordo Ancora una “Pietra d’inciampo” a Torino, posta ieri in memoria del musicologo Leone Sinigaglia.
Torino ospita per il terzo anno tale iniziativa che prevede la posa di
18 pietre, arrivando così ad un totale di 85 pietre sul territorio.
Molte le autorità presenti alla posa in ricordo di Sinigaglia, una posa
che contiene un’anomalia: di solito le pietre d’inciampo vengono poste
in prossimità dell’abitazione delle vittime, in questo caso però i
parenti di Leone, in particolare il nipote Giorgio Sinigaglia, si è
prodigato, tramite il Museo Diffuso che gestisce l’iniziativa, di porre
la pietra davanti all’ingresso del Conservatorio Giuseppe Verdi, dove
Leone ha studiato, composto e insegnato nel periodo più florido della
propria vita. Leggi
|
Ticketless - Nottole di Memoria
|
Troppo
facile protestare. Quando la legge sul Giorno della Memoria stava per
essere votata, fui tra i pochi a denunciare i rischi della
celebrazione, ma adesso che la legge c’è, poiché mi procuro da vivere
come dipendente pubblico, penso che le leggi dello Stato quando ci sono
vadano rispettate. Certo non sempre abbiamo “chi ponga mano a ella”, ma
predicare il boicottaggio mi sembra inopportuno. Dico così perché
proprio in questi ultimi due anni, mentre impazzava il tiro al
bersaglio contro il 27 gennaio, il cielo stellato si riempiva di
“nottole della Memoria”. Hegel, come si sa, sosteneva che la filosofia
sia simile alla “Nottola di Minerva” (una specie di civetta, uccello
sacro alla dea della Sapienza) che inizia il suo volo al crepuscolo,
quando il sole è già tramontato. Quello che Hegel diceva della
filosofia noi possiamo dire della Memoria della Shoah, che forse inizia
a compiere il suo cammino quando sembra avviarsi al suo declino.
Alberto Cavaglion
Leggi
|
|
Periscopio - Eccomi
|
In
giorni in cui si fa un gran parlare dell’atteggiamento degli Stati
Uniti nei confronti di Israele, dei cambiamenti che verranno con la
presidenza di Trump, delle posizioni in materia degli ebrei americani
e, in generale, del loro sentimento di appartenenza e solidarietà nei
confronti dello Stato ebraico, di grande interesse può risultare la
lettura del nuovo, imponente romanzo di Jonathan Safran Foer, Here I
am, pubblicato in Italia col titolo Eccomi (l’espressione che avrebbe
usato Abramo di fonte alla richiesta del Signore di offrire in
sacrificio suo figlio), uno dei cui principali temi è proprio quello
dell’identità ebraica, e del differente modo in cui essa può essere
percepita in Israele e nella diaspora.
Francesco Lucrezi
Leggi
|
|
Spazio nella Memoria
|
La
celebrazione dell’arrivo degli Ebrei di Libia in Italia può essere
l’occasione per ripensare l’intera storia dell’Ebraismo italiano nel
dopoguerra e dei cambiamenti culturali e demografici cui è andato
incontro lungo l’arco si sette decenni. Negli arrivi in Italia non ci
sono stati infatti solo gli ebrei di origine libica. Ci sono gli arrivi
dalle altre comunità ebraiche del Mediterraneo, che si sono
letteralmente spopolate, e che hanno contribuito a far rinascere le
comunità di Roma, Livorno, Genova, Milano. Arrivi che non hanno trovato
ancora uno spazio adeguato nella memoria e nella autorappresentazione
collettiva dell’ebraismo italiano.
David Meghnagi, Università Roma Tre
|
La luna
|
Un
venerdì sera Rabbì Kalonimos Klemish Shapira tornò dal Beit ha-midrash,
la casa di studio, colmo di tristezza. Perché era triste? Egli aveva
avvertito che, intorno alla tavola imbandita dello Shabbat, le parole
che aveva rivolto a quelli che erano riuniti intorno a lui non avevano
avuto alcuna influenza: la tristezza che l’aveva assalito gli impediva
di dormire.
Sira Fatucci
Leggi
|
|
|
|