orizzonti
Art Spiegelman: "I rifugiati oggi come la Shoah"
Quando
risponde al telefono, Art Spiegelman chiede un momento per riflettere,
«altrimenti il mio primo istinto sarebbe rovesciarle addosso una
valanga di insulti, che non potrebbero essere pubblicati sul suo
giornale». Poi l'autore di «Maus» si ricompone, e attacca: «Steve
Bannon, il consigliere di Trump autore dei suoi decreti, è uno
xenofobo, antisemita e misogino, legato ai gruppi neonazisti di Alt
Right. Trump non è abbastanza sofisticato per capirlo, ma tutto questo
è parte di un piano preparato e annunciato pubblicamente da tempo dai
suprematisti bianchi. Non a caso, il decreto sul bando dei musulmani è
stato firmato proprio nel Giorno della Memoria dell'Olocausto».
Sta dicendo che lo hanno fatto apposta?
«Certo, sono antisemiti. Non vi siete accorti che nel comunicato per il
Giorno della Memoria non c'era nemmeno la parola ebreo? Qualcuno lo ha
fatto notare, pensando che si trattasse di una svista, ma la Casa
Bianca ha confermato che non voleva citare di proposito gli ebrei,
ricordando l'Olocausto»
Secondo lei perché?
«Era un segnale lanciato ai gruppi neonazisti di Alt Right, che Trump
ha sempre tollerato al suo fianco. America First è uno slogan razzista
e suprematista».
Paolo Mastrolilli, La Stampa
31 gennaio 2017
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